Questo da altra fonte, scarsissima in questa calda mattina laziale da tutti al mare.
“Senza paura, a volto scoperto, hanno aggredito i volontari della comunità bengalese e dell’associazione Dhuumcatu che si trovavano a Villa Gordiani, parco nel quadrante est della capitale ottenuto dalla comunità per i festeggiamenti dopo un tira e molla con il Comune. Hanno distrutto un furgone e tre stand, hanno picchiato un ragazzo di 23 anni, in Italia con lo status di richiedente asilo politico. Il giovane è finito al policlinico Casilino con una spalla lussata. Sul posto sono subito arrivati gli agenti della scientifica che avrebbero portato via anche alcuni dei bastoni usati dagli aggressori. A denunciare il raid Carlo Moccaldi, direttore della rivista Mosaici e giornalista di Metropoli. «Quando sono arrivato sul posto, poco dopo il blitz, i ragazzi bengalesi erano ancora terrorizzati. Gridavano: “non è possibile che sia successo. Aiutateci, abbiamo paura”. Intorno scene di devastazione».
Era l’11 gennaio 2008, questo è il video girato a Roma, San Giovanni, durante la Manifestazione della comunità bengalese per rivendicare il diritto al permesso di soggiorno: il portavoce dell’associazione Dhuumcatu.
Tutto passa anche che il Carroccio della Lega propone e impone un disegno di legge al Senato, l’obbligo dell’insegnamento dei dialetti nelle scuole, a difesa della “nostra” tradizione culturale. Non sarà certo la sola febbre suina a mettere in isolamento gli studenti italiani, oggi romani. Dichiara Stefania Parenti, vicaria del convitto Nazionale: «Sembra una caccia all’untore ora, mentre siamo partiti con la piena consapevolezza dei genitori, c’erano state tre riunioni e lì non ci sono stati motivi di contagio, abbiamo anche usato le mascherine in aeroporto. Solo che il clima era rigido, oltre all’aria condizionata forte presente in molti ambienti. Dunque siamo tornati tutti un po’ raffreddati».Il contagio, con chi è diverso, va evitato…Li chiamano da un pezzo bulli, per me solo replicanti di Azioni giovanili ben note, fasciste e razziste. La Sicurezza per i nostri bravi ragazzi, a Casa Nostra, guarda cosa fà fare…
Anche questa è musica,
viene dal Bangladesh…
Doriana Goracci - 23
maggio 2009
C’era un invito e rimane
da parte
dell’Associazione
Dhuumcatu.
“Dinanzi all’
impossibilità di
celebrare, per ragioni
di sicurezza, il
Capodanno Bangla 1416
presso il Parco di
Centocelle, le comunità
Sud asiatiche Vi
invitano a partecipare
con loro ai
festeggiamenti che si
svolgeranno da
sabato 23 a domenica 31
maggio presso il
Parco di Villa Gordiani,
Via Prenestina 341.
La cerimonia di
inaugurazione avrà luogo
domenica 24 maggio alle
ore 20.
Il Capodanno
Bangla, quest’anno in
modo particolare, si
presenta come un’
occasione unica per far
conoscere e condividere
la ricchezza della
cultura sud asiatica
alla società italiana,
nonché un momento di
riflessione e
discussione sui temi
dell’ immigrazione: sono
infatti in programma
alcune giornate di
dibattito, il 27 maggio
sarà dedicato al
razzismo e il 31 maggio,
in chiusura, la festa
ospiterà l’incontro
regionale delle
associazioni dei
migranti del Lazio”.