Che la raccolta differenziata sia necessaria, oltre che un fatto etico, ad evitare che il pianeta diventi un deposito variegato di immondizie, non ci piove. Ma quando essa lambisce disturbando persino i confini razionali  del cervello umano, allora dobbiamo fermarci per una riflessione.

Oggi, a Belluno, esiste una sorta di “vocabolario”, consegnato dal Comune,  chiamato Riciclabolario – ossia l’ A B C dei rifiuti”     che  gli utenti  sono costretti a consultare ogniqualvolta devono buttare le immondizie, con la stessa frequenza con cui leggono i titoli dei quotidiani ogni giorno.... (scusate l’accostamento-forzatura dialettico, ma comunque eloquente).

Anche  Feltre non  si scosta da questo abecedario caratterizzante il tipo di immondizia, tanto che – ed ora sono in molti – stanno perdendo la testa anche per la paura di essere multati.  La  “siora Maria”, per esempio, donna di Chiesa, ha imparato, se non proprio a bestemmiare,  ma a dire parolacce che finora non avevo mai sentito uscire dalla sua bocca, tutte regolarmente indirizzate all’ideatore di  cotanta iniziativa, specie quella della chiavetta…

Ma udite udite, udite… una cosa che forse pochi avranno avuto occasione di leggere o di sapere.  Quando buttate una scatola di fette biscottate, ci sono tre rifiuti da differenziare.

Primo: l’incarto esterno va sulla plastica. Secondo:   il cartoncino ondulato va sulla carta.  Terzo: l’incarto interno con etichetta va in indifferenziata, come  è indicato anche nelle stesse scatole delle fette, di cui a documento allegato..

Se poi dovete buttare una scatoletta vuota di pillole medicinali. Il blister (contenitore delle pillole) va nel secco se è di carta, nella plastica se è di plastica, mentre la scatola va nella carta…

Ci rendiamo conto sì o no che stiamo un po’ andando via di testa ? E poi ci indigniamo, seppur giustamente, se dei vandali, perché di vandali si tratta, scassano il cassonetto con la chiavetta , come scrive il Gazzettino di oggi 7/5 pag. IX del feltrino ?

Arnaldo De Porti