Corriere delle Alpi, prima pagina di oggi
9/9 : “ Il Papa vuole dei cattolici diversi”
scrive Ferdinando Camon”. Chi non è
d’accordo - mi vien da dire - alzi la
mano, peccato che il Papa non abbia potuto o
voluto dire, al posto di “diversi”, “voglio
cattolici puliti ed onesti”. Infatti, se si
pone mente al fatto che oltre il 10% del
nostro parlamento ha avuto a che fare con la
giustizia e che, molti parlamentari, anche
all’apice, si sono messi in politica proprio
per sfuggire alla giustizia, Capo del
Governo compreso (come diceva spesso anche
il povero Indro Montanelli), allora si
capisce perché le cose non funzionano.
Insomma, trattasi di una vergogna di cui
l’Italia è squallido esempio istituzionale
agli occhi del mondo intero.
“Transeat”
ciò che è stato detto ieri, con riferimento
alla Repubblica di Salò, trattandosi di
tristi questioni politiche, ma ciò che non è
assolutamente tollerabile è che si continui
ad ingannare il popolo italiano, come fa il
Ministro Tremonti che, l’altro ieri in TV,
ha detto praticamente che l’Italia ne
uscirà come un fiore all’occhiello, meglio
di tutti gli altri partner europei… quale
splendida barzelletta, a mio avviso !
Spero che
l’opposizione, guidata da Walter Veltroni,
incominci a capire che, con questa
maggioranza, non si può usare il
“faire-play” sin qui praticato perché, se è
ben vero che sparlare del berlusconismo fa
il gioco dell’avversario (come si sente dire
in giro, pur senza capirne io personalmente
le ragioni), mi par anche vero che usare
toni troppo da “bon ton” con l’entourage
berlusconiano sia ancor più fallimentare:
infatti, questa gente, confonde l’educazione
dialettica con debolezza politica, se è ben
vero che le critiche, secondo la
maggioranza, hanno sempre questa
“debolezza” come unico oggetto nei confronti
dell’opposizione. Non per niente, l’Italia
dei Valori, di Antonio Di Pietro, con
dialettiche più incisive e diverse continua
a salire, quanto a consensi: ieri sera, in
TV, mi pare su Antenna Tre, parlavano
addirittura dell’ 8%
Vorrei
concludere con un pensiero. Non sarebbe
corretto chiamare in causa un illustre
politico, deceduto qualche anno fa, dopo
vari anni di agonia: Beniamino Andreatta,
Ministro delle Finanze, ma credo che gli
farebbe piacere essere ricordato. Voglio
ripetere le sue testuali parole, dettemi da
lui in Sala Muccin, al Centro Diocesano di
Belluno, presente il segretario regionale
dell’allora PPI, Bruno Oboe, (e voglio dire
ciò giurando su mia madre, sotto ogni
responsabilità civile e penale): “ Se
vanno su quelli lì è finita…per noi e per il
Paese”
Mi pare che
più allo sbando di così non si possa essere:
si gioca all’appiattimento di ogni principio
morale, come ha cercato di far capire Papa
Ratzinger, in Sardegna, l’altro ieri. Ma si
sta anche e soprattutto sfruttando la
rassegnazione del popolo italiano che non ha
più fiato per reagire ma che, quasi
sicuramente, stretto dai morsi della fame,
in autunno forse si sveglierà: vuoi con il
referendum voluto da Di Pietro contro il
lodo Alfano o con semplici riempimenti delle
piazze voluti da Veltroni !
ARNALDO DE PORTI -
9 settembre 2008
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