Dott. Marco De Giosa
Coordinatore del Servizio 118 della Regione
Puglia
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Il
Servizio 118, varato ad aprile 2002 nella ASL di
Bari e portato a regime nell’intera Regione
Puglia nel marzo 2003, ha ampiamente dimostrato, in
questi anni, la sua efficacia in termini di
salvaguardia della vita umana. Le cinque Centrali Operative provinciali
ricevono ogni anno, in media, oltre 600.000
chiamate e coordinano, globalmente, oltre
190.000 interventi di soccorso.
Ma non è nei numeri la vera forza del “nostro” 118:
anche se nato in ritardo rispetto agli omologhi
servizi delle altre regioni, ha dimostrato sin
dall’inizio di possedere requisiti che lo pongono,
qualitativamente, nelle prime posizioni di una
ipotetica graduatoria nazionale basata
sull’efficienza. Primo
punto di forza:
a differenza di altre regioni, nelle quali il
servizio di emergenza territoriale è stato portato a
regime in oltre un decennio (vedi l’Emilia Romagna,
sebbene sia stata sempre considerata l‘antesignana
nel settore), in Puglia è stato attivato in meno
di undici mesi su tutto il territorio regionale.
Inoltre funziona tuttora con un’unica regia
regionale, utilizzando centrali operative fornite
tutte della stessa tecnologia, dello stesso software
applicativo e con personale di centrale formato
uniformemente.
Ciò permette che le centrali si “parlino” tra loro e
che in caso di necessità, vedi maxiemergenze, una di
esse possa “vicariare” l’altra. Il personale medico
e paramedico addetto ai mezzi di soccorso sparsi sul
territorio ha usufruito, analogamente, di una
formazione omogenea ed utilizza attrezzature
omogenee. Secondo
punto di forza:
ogni mezzo 118 è stato dotato, sin dall’inizio,
di defibrillatore semiautomatico ed ogni
equipaggio, compreso quello definito “victor”
(ovvero rappresentato esclusivamente da due
soccorritori), è stato messo nelle condizioni di
utilizzarlo correttamente, realizzando così un vero
piano di defibrillazione precoce
esteso a tutto l’ambito regionale! Nel 2004, grazie ad una partnership
pubblico-privato, che ha visto l’azienda
farmaceutica PFIZER collaborare con la Regione
Puglia, è
stato attivato un progetto, oggi gestito unicamente
dalla Regione, che ha consentito di dotare tutti i
180 mezzi di soccorso e tutti i Punti di Primo
Intervento territoriali di una apparecchiatura che
consente di registrare un tracciato
elettrocardiografico, di trasmetterlo mediante il
telefonino di servizio ad una centrale cardiologica
operativa h24 e, quindi, di ricevere in tempo reale
una refertazione cardiologica.
Sino ad oggi sono stati refertati oltre 190.000
elettrocardiogrammi, che hanno permesso di
individuare ben 35.000 patologie cardiache gravi,
tra le quali oltre 3.800 infarti acuti del
miocardio!
Ma non ci si è fermati a questo: la possibilità di
individuare l’infarto del miocardio sin dal suo
insorgere ha suggerito l’opportunità di avviare,
in tempi brevissimi, il paziente con tale patologia
al trattamento più idoneo, bypassando le stazioni
intermedie (servizi di Pronto Soccorso non
dotati di consulenza cardiologica, Unità Coronariche
non munite di sala di emodinamica) che provocavano
involontariamente ritardi evitabili. Da oltre un
anno, infatti, è attiva in Puglia una “rete” per
il trattamento dell’infarto che permette di portare
il paziente infartuato dal suo domicilio
direttamente alla sala di emodinamica, attivata, via
Centrale 118, per eseguire un’angioplastica
d’urgenza!
E’ necessario sottolineare che perché la rete possa
essere attivata è necessario chiamare il 118
e non farsi accompagnare laddove si crede (spesso
erroneamente) di potersi giovare, magari, della
presenza di un amico medico!
Non è trascurabile, infine, lo stimolo apportato
dal 118 all’attivazione di una nuova coscienza del
soccorso nella gente comune. La Legge 120 del
2001, infatti, ha consentito l’uso del
defibrillatore da parte del personale laico (ovvero
personale non sanitario) adeguatamente formato.
Pertanto oggi sono sempre più numerose le persone
che si rivolgono al nostro Centro di Formazione
**
per richiederci un Corso di BLSD
*, consapevoli
che nell’arresto cardiaco un astante formato in BLSD
e munito di defibrillatore semiautomatico possa
essere più efficace di una intera Unità Coronarica!
La necessità di avere un proprio personale che, pur
non sanitario, sia formato per gestire un’emergenza,
si fa sempre più sentire in aziende, centri
sportivi, scuole, centri sociali, circoli, farmacie
e ambulatori. D’altronde è in discussione in
Parlamento la modifica della citata Legge 120/2001
che, se approvata, imporrà la presenza di un
defibrillatore semiautomatico in tutte queste sedi!
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*
BLSD: Basic
Life Support Defibrillation, Supporto di base alle
funzioni vitali con defibrillazione.
**
Centro di Formazione per l’Emergenza della
ASL-BA presso il Servizio di Pronto Soccorso
dell’Ospedale di Triggiano. (tel. 080.4626297 / 080.4626298 - fax
080.4626401)