Per i nostri lettori ex-Comit
Con vivo piacere diamo spazio ad un comunicato di Carlo Cerri, ex
Segretario della più importante ed antica organizzazione dei Pensionati
della Banca Commerciale Italiana: l'UNP Comit.
Sintetizzando ecco i precedenti della vicenda:
- la realizzazione di cospicue plusvalenze rivenienti dalla vendita in blocco del notevole patrimonio immobiliare del Fondo Pensioni Comit aprivano un diverbio sulla ripartizione tra gli aventi diritto con l'Anpecomit, altra associazione che raggruppa, in aggiunta ai Pensionati, altre categorie di personale (Esodati, Attivi, Dimissionari da Intesa Sanpaolo) e con altri Pensionati non facenti parte dei due enti
- il tutto portava purtroppo ad una frattura fra ex colleghi che sfociava in una serie di cause legali
- da ultimo un reclamo dell'Agenzia delle Entrate per 115/mln. di
imposte dovuto contribuiva a surriscaldare l'atmosfera
Pur senza esserne legittimati (Piazza Scala è un sito di puro divertimento dedicato ai dipendenti e pensionati degli Istituti di credito) applaudiamo all'iniziativa di Cerri ed invitiamo i Consigli Direttivi delle due controparti più significative (UNP Comit e Anpecomit) a trovare un punto d'accordo nell'interesse di tutti al fine di trovare una soluzione ad una contesa che si trascina da troppo tempo e che non è concepibile riguardando ex colleghi.
Piazza Scala - dicembre 2009
21 dicembre 2009
COMUNICATO
Il collega Cerri, già Segretario della nostra Unione, ci chiede di
circolarizzare il seguente suo comunicato:
"" Ormai da mesi sto sostenendo la opportunità, per l'UNP e per i "vecchi"
pensionati, di rendersi disponibili ad una transazione che possa concludere,
in tempi ragionevolmente brevi, la ripartizione del patrimonio residuo del
Fondo Comit.
E’ ovvio che:
Transazione significa che tutti devono essere disposti a rinunciare a parte
dei propri diritti o pretese.
Disponibilità non significa che si debba per forza accettare le proposte
delle controparti, ma solo verificare e valutare una possibile intesa
destinata a superare l’attuale stato di cose.
La mia tesi non è stata sinora accettata dal Direttivo dell’Unione per
l'opposizione tenace di alcuni dei suoi membri.
Appare evidente, dopo le sentenze del 22 Ottobre scorso, che i tempi per una
conclusione "legale", già tutt'altro che brevi, rischiano di diventare "
biblici".
Arrivare ad una “transazione” è una cosa certamente molto difficile, ma
diventa impossibile se si rifiuta un incontro. L'alternativa per la
maggioranza di noi "vecchi" pensionati è lasciare agli eredi il residuo.
Rinnovo perciò, con forza, l'invito al Direttivo dell'UNP di dichiarare
ufficialmente la sua disponibilità ad un incontro con tutte le possibili
controparti sotto l’egida dei liquidatori del Fondo Comit unici
interlocutori che dispongono della necessaria documentazione.
Desidero rendere noto a tutti i colleghi pensionati, soci e non soci della
UNP, tale mia ferma convinzione, perchè ritengo doveroso che ognuno, da
questo momento, si assuma le sue personali responsabilità.
CARLO CERRI ""