RAFFAELE RICCHIUTI, SINDACO DI FERRANDINA

 

 

Alcuni mesi fa Raffaele Ricchiuti, ex direttore Comit e Capoarea Intesa, ci ha inviato parecchio materiale su Ferrandina, ridente cittadina in Provincia di Matera, che iniziamo ora ad elaborare parlando del suo  monumento più significativo, il Castello di Uggiano, il cui impianto originario viene fatto risalire all'alto Medio Evo.
Piazza Scala - dicembre 2009

 

               
 

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Il profilo di Raffaele Ricchiuti

Il Sindaco in carica è Raffaele Domenico RICCHIUTI, eletto il 27 e 28 maggio 2007.
Nato il 25/03/1948 da antica famiglia ferrandinese (suo nonno Raffaele Direttore del Dazio Comunale, suo padre Michele Comandante dei Vigili Urbani, sua mamma Loreta Santeramo una delle più apprezzate sarte cittadine).
Residente a Ferrandina. Coniugato con Felicia Carone con due figli, Loretta e Michele.
1966 Diploma di Maturità Classica a Potenza e 1971 Laurea in Giurisprudenza a Bari.
1974 Assunto presso la Banca Commerciale Italiana di Brescia, poi Funzionario a Padova, Direttore a Verona, Lecce, Roma Eur, Caserta (con qualifica di Dirigente), poi Capo Area di Banca Intesa a Napoli e Provincia.
2004/2006 Dirigente in staff al Direttore Generale della Banca della Campania (Gruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna).
01/07/2006 Pensionamento per anzianità.
08/08/2006 Nominato dal Governatore della Banca d’Italia quale componente del Comitato di Sorveglianza della Banca della Tuscia in Amministrazione Straordinaria – Montalto di Castro (Viterbo).

Dal sito del Comune di Ferrandina (visualizza)

 

 

IL CASTELLO DI UGGIANO

 

 

Il Castello di Uggiano sorge sul dorso di una collina, situata a circa 5 km a Nord-Ovest dell'abitato di Ferrandina, a 479 m. sul livello del mare.
Il Castello è raggiungibile, da Ferrandina, percorrendo la provinciale per Salandra per circa due chilometri sino al dosso della contrada Serra; lì si innesta una strada interpoderale asfaltata che si arresta, dopo altri tre chilometri, all'altezza della masseria Lisanti posta alle falde della collina di Uggiano. L'ultimo tratto di cammino da compiersi per giungere al Castello è esclusivamente pedonale e poco agevole. Per la propria posizione geografica e per la sua altitudine, la collina domina una vasta estensione di territorio: dalla sua sommità è visibile il percorso viario che da Craco e Montalbano giunge allo Jonio spingendosi fino ai monti calabri. Pertanto, Uggiano ha sicuramente assunto valore strategico già a partire dai primi insediamenti.

Le origini del Castello non sono ben documentate. Il primo insediamento, probabilmente, nacque come “pago” di Metaponto e come presidio alla grossa arteria viaria e commerciale che, seguendo il percorso del torrente Vella, si dirigeva verso l’interno. Dopo la distruzione di Metaponto (II sec. a.C.), e con l'avvento di Roma, Uggiano subì un notevole ridimensionamento cui conseguì un forte depauperamento della zona.
Per notare un certo risveglio bisognerà aspettare il dominio dei Bizantini, come dimostrano le monete dell’epoca, rinvenute presso Uggiano, risalenti per lo più al VII e VIII secolo dopo Cristo.
Con l’arrivo dei
Normanni il Castello assume un ruolo ancora più determinante; infatti la prima notizia storica documentata  Uggiano risale al 1023 - 1029, anni in cui due mussulmani, certi Rajka e Saffari, assediarono il Castello e lo espugnarono. Altro riferimento è quello del 1058, anno in cui Roberto il Guiscardo riconquistò il Castello.
Al dominio normanno subentra quello degli
Svevi con Enrico VI figlio del Barbarossa.
Sotto gli
Angioini l’università di Uggiano raggiunge il massimo splendore. Negli anni 1276-1277 risulta che Uggiano contava una popolazione di 400 fuochi (famiglie) rappresentando così una delle più grandi università della Basilicata. Secondo alcuni studiosi , questo non deve far pensare che Intorno al castello vi fosse un insediamento di tale rilevanza, ma che Uggiano fosse il nome dell’attuale Ferrandina nella sua attuale posizione e che il Castello assolvesse prevalentemente funzioni difensive e di presidio della zona (Uggiano nomine Ferrandine).

Il Castello era cinto da mura alte dai 7 ai 12 metri, il cui spessore variava da un minimo di mt. 1,50 ad un massimo di mt. 3,00. Ciascun vertice della poligonale terminava in una torre quadrata di dimensioni variabili sempre aperte verso l'interno. Le torri si sviluppavano su due piani fuori terra (rispetto al livello dei cortili interni del Castello) realizzati mediante solai costituiti da quattro pietre

 

Presentiamo ora un'elaborazione grafica sulla posizione del Castello e sui particolari che lo compongono dell'Architetto Michele Iacovazzi (le immagini sono tratte dal sito del Comune di Ferrandina (www.comune.ferrandina.mt.it). Cliccare sulle sottostanti miniature per ingrandirle

 

Ringraziamo sentitamente il Comune di Ferrandina
in persona del suo Sindaco Raffaele Ricchiuti