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PER GLI EX COMIT: UN SALUTO DA CAMBRIDGE DA PARTE DI MONICA & MAURIZIO |
Da Cambridge Monica e Maurizio (ex Comit) salutano gli amici
italiani
Cambridge 23 novembre 2009
Cari Amici,
siete oramai in tanti che vi alternate a rinnovarci il vs. ricordo per noi e
a tenerci al corrente di quanto ci accomuna che mi e ci sarebbe impossibile
rispondere a tutti singolarmente. Quindi, non avetevene a male , e
permetteteci di risolvere con questa tutti i sospesi che abbiamo con vari di
voi.
Il trasferimento in Inghilterra come tutti i mutamenti non e’ stato sempre
facile da digerire e le differenze in meglio ed in peggio rispetto
all’Italia appaiono evidenti man mano che la nostra permanenza si allunga.
Forse per indole pellegrina o forse per il training che negli anni mamma
Banca ci ha fatto, diciamo subito che ci troviamo bene e che più che
l’Italia ci mancano i contatti italiani, l’affabilità italiana (per questo
,forse , i piemontesi sono più
simili agli inglesi...) e l’estrosità italiana. Grazie al cielo, ci siete
sempre voi tutti come valvola di scarico ! Nel quartiere in cui abitiamo
stiamo incominciando a farci conoscere e qualche “conoscenza” la stiamo
facendo : purtroppo però le persone sono prevalentemente o studenti
(moltissimi stranieri con spagnoli e francesi in testa) o lavoratori (dal
vestire, direi prevalentemente impiegati di medio/alto livello) per cui per
buona parte della giornata, le abitazioni rimangono vuote e , quindi, le
possibilità di attivare una “conoscenza “ che possa fare “il salto di
qualità” in amicizia sono poche. Inoltre, la nostra età (non lo spirito) con
i correlati interessi crea un’ulteriore barriera:insomma, siamo alla
ricerca delle persone giuste!
Noi abitiamo in un bilocale completamente arredato in un quartiere
abbastanza centrale e nuovo di Cambridge. La mobilia come l’arredo sono
recenti e molto ben tenuti per cui ci siamo sentiti subito a casa nostra,
anche se alcune cose ci hanno fatto subito comprendere che non lo eravamo.
La prima e’ stata la “moquette” che , sebbene pulitissima e “color grigio
chiaro”, ci ha avvolto ed accolto in ogni stanza : solo in cucina non
l’abbiamo!
La seconda e’ il sistema di allarmi di cui e’ dotata la casa. Principalmente
quello anti incendio , direi all’ordine del giorno a sentire e a vedere
quante volte i Vigili del Fuoco percorrono la città in lungo ed in largo a
sirene spiegate (tra l’altro, il loro sibilo non e’ deciso ed imperativo
come il nostro, ma molto piu’ angosciante e ad impulsi continui con
variazione anche d’intensità di suono).
Noi lo abbiamo sperimentato subito durante una delle nostre prime cene fatte
in casa: l’anti incendio è partito subito in quanto M. aveva tostato del
pane ed aveva messo a bollire del minestrone senza attivare la ventola della
cappa. Lo shock e’ stato tale che ora cuciniamo con tutto aperto, comprese
le finestre o ci adattiamo a sventolare a turno intorno al rilevatore posto
sulla parete superiore della cucina. Quando e’ partito , non sapevamo
davvero nè cosa fosse, nè perchè era partito, nè, infine, come spegnere
l’attivazione.
In nostro soccorso e’ sceso abbastanza subito un indiano che ci ha spiegato
i trucchi per farlo zittire immediatamente : ha attaccato a sventolare come
un forsennato con un quadernone intorno alla spia e nel giro di poco si e’
disattivato.
La città di Cambridge (poco piu’ di 110m abitanti) è deliziosa: davvero
accogliente e affascinante. Permeata di storia e di cultura (non avete idea
di quante iniziative di questo genere ogni College sforna di sera in sera,
di mese in mese tanto piu’ che quest’anno l’Università festeggia gli 800
anni ), Cambridge è piena di parchi e di verde pur essendo a livello di
traffico piuttosto congestionata nelle solite ore di punta: purtroppo, la
storia, i palazzi, l’impostazione originaria delle strade non lasciano molto
spazio ad aprire nuove vie di scorrimento. Per questo il comune sta
incentivando al massimo l’uso dei mezzi pubblici e scoraggiando altrettanto
al massimo, l’utilizzo della vettura privata. Qui i vigili urbani o gli
agenti del traffico sono fitti quanto l’erba nei prati per cui alla minima
inflazione fioccano multe salate ( d’importo inferiore di quelle in uso a
Londra, dove un divieto di sosta e’ sanzionato con almeno 100 sterline di
multa, ma sempre pesanti per qualunque tasca) o addirittura le ganasce con
rimozione dell’autovettura. Nel suo insieme, Cambridge è un vero gioiellino
e la vedo più simile ad una Parma sia come negozi, sia come distinzione dei
residenti sia infine, come moderata internazionalità.
Noi abitiamo a meno di 20’ a piedi dal centro e tutto sommato in una
posizione accettabile anche per gli spostamenti che , al 90% a piedi, M. fa
per raggiungere le sue varie scuole.
Certo sono spostamenti che impegnano il fisico e la resistenza ma che tutto
sommato si affrontano con piacere alla mattina, almeno finchè il clima ce lo
permette. Ed il tempo purtroppo si sta avviando al peggio anche qui: dopo
giornate e giornate di sole, sono arrivate anche le prime giornate di vera
pioggia, ma almeno la temperatura ancora sembra accettabile. E’ arrivata
anche la prima influenza familiare ed abbiamo dovuto combattere con un
Servizio Nazionale Medico e con la burocrazia italiana. L’uno che prevede
che nei primi 7 giorni non si effettuano visite domiciliari se non in casi
gravi e l’altra che invece richiede fin dal 1° giorno di assenza il rilascio
di una certificazione.
In questo clima ci stiamo preparando o meglio avviando al periodo natalizio.
Tutto in città ve lo fa ricordare ad iniziare dalle luminarie che sono state
accese domenica prossima, agli alberi di natale che già sono stati collocati
nei punti più caratteristici della città. Certo la crisi si palpa anche qui:
moltissimi i negozi chiusi o i locali vuoti. I telegiornali sottolineano a
piu’ riprese che le grosse catene di negozi, i supermarkets ed un po’ tutto
il commercio attendono con ansia le spese natalizie per riportare in
positivo i loro bilanci. Aggregazioni, fusioni e chiusure hanno creato molti
disoccupati – come in Italia ed in Europa – con la sola differenza che anche
le Banche non navigano in buone acque per finanziamenti dati non con le
debite garanzie. Appelli sull’utilizzo appropriato di carte di credito, di
debito nonchè l’utilizzo dilagante di un istituto bancario (il monte di
pegno) che pareva morto, testimoniano che i problemi ci sono anche qui.
Figuratevi che si puo’ accedere al monte di pegno, anche per posta inviando
i “valori” ad una centrale che li valuterà e vi farà ricevere il denaro
contante a casa. Ma per la nostra esperienza, ci sembra che la vita costi
leggermente di meno che da noi. Ovviamente non parlo delle tasse comunali
(davvero un’enormità) o delle “utilities”(luce, gas, acqua) ma del vestiario
e del mangiare.
Ma non bisogna trascurare che per scelte finanziarie e politiche, oramai
Euro e sterlina hanno raggiunto quasi la parità per cui un confronto risulta
più immediato.
Dopo questa carrellata generale, mi avvio alla chiusura anche per non
annoiarvi con dettagli che non vi potrebbero interessare.
Max, nostro figlio, tra un volo e l’altro, tra Milano e Taipei, continua a
curare i preparativi per il suo matrimonio. M. sente molto la lontananza del
ragazzo anche perchè ,per contratto, non può rientrare a casa prima di 6
mesi e cosi’, stiamo organizzando una trasferta del figlio a Cambridge per
Natale.
Il matrimonio sarà una data importante per la nostra famiglia perchè
finalmente, ”acquisiremo” ufficialmente una figlia e mia moglie si sentirà
meno....sola! E meno assediata dalla mentalità maschile!
Tra oggi e Natale , si frappone molto meno di una decina di giorni da una
nuova “discesa “in Italia per un controllo a casa, ma soprattutto per
completare le incombenze fiscali e burocratiche di fine anno.
Vorrei a questo punto fare a tutti gli auguri per le prossime festività, ma
forse, possiamo sembrare un po’ fuori tempo. Spero e speriamo di ricevere da
voi tutti tante e mail che ci permettano anzi che ci sollecitino a tener
vivo il rapporto di stima e di amicizia che ci lega, e quindi, a trovare il
tempo per ricambiare almeno gli auguri.
Ovviamente, il nostro indirizzo e mail per chi lo ha rimane validissimo e
presidiato ma se lo desiderate ci potete contattare tramite l’amico Izeta o
tramite questo sito.
Siamo ai saluti. Speriamo di avervi tenuto compagnia con piacere come noi
abbiamo avuto piacere nello scrivervi: nella nostra memoria e nella nostra
testa, ci siete tutti,uno per uno ed ognuno con i propri comuni ricordi.
Un abbraccio da Cambridge da parte di Monica & Maurizio.