GINO BRAMIERI AI TEMPI IN CUI ERA COMMESSO IN D.C.

 

 

 

Si dice che la Comit, oltre ad  aver  “sfornato”  validissimi personaggi tanto da essere stata considerata, senza dubbio alcuno, la prima banca in Italia che ha insegnato a tutte le altre il lavoro con l’estero (e questo, data la mia età, lo posso sicuramente confermare avendo lavorato per molti anni proprio all’estero-merci di Mamma-Comit,  ai tempi delle cosiddette “lire multilaterali e dei clearing accentrati e non), abbia anche prodotto i migliori comici d’Italia.

Io la racconto così come l’hanno raccontata a me, con riserva di verifica da parte di chi avrà la bontà di leggermi.

Mi è stato detto, appena fui assunto a Milano negli anni 50-60,  che il popolare Gino Bramieri facesse parte dei commessi del nostro Istituto. Da tener presente che i commessi della Direzione Centrale erano una casta che si differenziava da tutte le altre, e per l’abbigliamento elegante e per il… timore reverenziale che incutevano i commessi anche presso gli stessi funzionari delle varie sedi… molto verosimilmente perchè loro erano vicini al sole…

Ebbene, un giorno successe  - come era consuetudine – che un Direttore Centrale chiedesse che un commesso gli portasse una macchina da scrivere (allora i PC ce li sognavamo),  macchina da scrivere che non si attagliava certo come sopramobile in una scrivania di un dirigente, per cui era necessario portarla e riportarla di volta in volta a seconda delle necessità, specie quando il dirigente doveva scrivere qualcosa di “riservato”.

L’incarico questa volta venne dato a Gino Bramieri, il quale, immagino con qualche battuta non proprio adamantina, si mise ad attraversare i lunghi tappeti rossi della Direzione Centrale. Ad un certo momento succede che, tradito da un tappeto con qualche inopportuno risvolto, inciampasse rovinando a terra con la macchina da scrivere…

Ebbene, si dice che il celebre comico, dopo soli otto mesi di lavoro,  abbia maturato proprio in questa circostanza l’idea di dare le dimissioni dall’Istituto mediante…conversione alla comicità. Tra l’altro riuscendoci alla perfezione, come hanno dimostrato gli eventi.  Il fatto che Bramieri abbia scritto un libro a titolo “Bancari, vil razza dannata”, potrebbe esserne poi  conferma della sua permanenza presso il nostro mondo bancario. 

Ho sentito anche, ma sarebbe opportuno accertarlo, che anche altri comici come Walter Chiari e Pozzetto abbiano soggiornato presso Mamma-Comit per poi prendere altri lidi…

C’è qualche informazione in più da parte di qualche collega un po’….attempato come me ? E che magari si sia pentito nel “durante”, come si direbbe in Borsa,   di non essersi convertito ?

Ma questa ovviamente è una battuta...

 

 

ARNALDO DE PORTI - ottobre 2009