La biografia di Domenico Augimeri

 

Domenico Augimeri nacque a Palmi il 23 febbraio 1834 dal matrimonio di Don Teofilo e Donna Aurora Migliorini. Da questa unione nacquero sei figli: Carlo, Vincenzo, Teodoro, Domenico (il pittore), Caterina (che si fece suora) e Marianna.

La famiglia abitava nel palazzo a tre piani che gli Augimeri  possedevano vicino alla Villa Comunale di Palmi. In seguito al terremoto del 1908, due piani dell'edificio crollarono; rimasero il pianterreno e il primo piano che esistono ancora oggi. Di questo illustre antenato sappiamo poco e solo attraverso le parole di mio padre che era orgoglioso di questo parente pittore e dei quadri (pochi, purtroppo) in possesso della nostra famiglia. Si sa che fin da bambino dimostrò vocazione per l'arte e la pittura.

I primi studi li compì a Firenze; poi si trasferì a Napoli dove frequentò l'Accademia delle 'Belle Arti diretta da Domenico Morelli che lo considerò uno dei suoi più celebri discepoli e che gli fu amico. Tornato a Palmi, lavorò soprattutto in Calabria dove si trova la maggior parte delle sue opere, essendo di natura modesta (raramente firmava le sue opere) si appartò dalia vita e dal movimento artistico per  cui, pur essendo un grande artista, rimase nell'ombra.   Dotato di un notevole talento ritrattista, era molto richiesto dalle famiglie nobili o di antiche origini di Palmi e di altre città calabresi che gli davano l'incarico di eseguire i ritratti dei familiari, (qualche ritratto il pittore lo eseguì a memoria   basandosi sulle impressioni avute nel conoscere il personaggio (come quello del Senatore del Regno, Comm, Giuseppe Rossi).  Uno dei primi quadri, "La famiglia Augimeri", dipinto quando ancora frequentava la scuola di Morelli, è un quadro importante, definito dal  Frangipane "un documento di indubbio interesse    per il gusto, l'arte, il costume del medio ottocento calabrese."
Numerosi anche i quadri a soggetto religioso come: "La sacra famiglia" che si trova nel Duomo di Catanzaro, il "San Giuseppe con bambino" (Concattedrale San Nicola di Palmi), la "TrasfigurazÌone"(Duomo di Cittanova), "Testa di Cristo " (proprietà privata) ed altri. Interessanti pure i quadri   che documentano la società calabrese di quell'epoca come “L’ emigrante” o “Lo sfratto”.
Domenico Augimeri fu pure attratto dall’arte della caricatura. I suoi ritratti satirici hanno come bersaglio alcuni concittadini e contemporanei. I personaggi presi di mira fuoriescono da un collo di bottiglia dove è incollata un'etichetta che reca il nome per lo più di un vegetale (senso di patata, di cipolla, di carota e così via).  Tutti hanno in testa una bombetta, molti hanno la barba e baffi e occhialini tondi. L’album che contiene queste caricature si chiude con un disegno dal titolo: " il pittore inseguito dai personaggi palmesi ritratti" in cui l'artista è inseguito da una folla, armata di bastoni e ombrelli, che cerca di avventarsi su di lui per  vendicarsi dell'offesa di essere stati presi in giro.

Il pittore morì l'otto febbraio del  1911 nel silenzio della sua casa che guarda il bel mare Terreno, il  Bosforo della nostra Italia, dove aveva lavorato in silenzio come lavorano i veri  amanti dell'arte. Morì quando l’opera sua era compiuta, quando il suo cammino era finito, il  suo scopo raggiunto.

Elsa Augimeri De Franco