Diario
del risparmio - di
Massimo Fracaro
I CONTI "ASSICURATI" E
IL RIMBORSO CONGIUNTO
dal Corriere della Sera
dell'11 ottobre 2008
Gli ultimi scossoni delle
Borse hanno di nuovo creato preoccupazione
tra i risparmiatori sul grado di protezione
dei soldi depositati in banca o investiti
tramite un istituto di credito. Quanto sono
sicuri i nostri conti correnti? È una delle
domande più gettonate nel Forum I nostri
soldi» di Corriere.it. Sono garantiti
dallo Stato? chiede ad esempio Maria
Vittoria.
I depositi e i conti correnti sono protetti
dal Fondo di tutela dei depositi. Un
organismo interbancario che, in caso di
ipotetico fallimento di un istituto di
credito, risarcisce i depositanti fino a un
massimo di 103.291,38 euro (l'equivalente di
200 milioni di lire). Dalla settimana
scorsa, però, opera anche una sorta di
garanzia statale. Nel caso, infatti, in cui
il Fondo non fosse in grado di risarcire
tutti i risparmiatori — perché ad esempio
sono fallite più banche, o gli altri
istituti non sono in grado di assicurare le
somme necessarie per far fronte ai
risarcimenti — interverrà direttamente lo
Stato che rimborserà chi è rimasto scoperto
sempre entro 103.000 euro. La garanzia copre
conti correnti, depositi, anche in valuta
straniera, e gli assegni circolari, come
chiede Gavino.
Se sul conto corrente ci sono più di 103.000
euro, perché è stato rimborsato un Bot, come
nel caso di Massimiliano, 0 perché si sta
per acquistare casa, come deve fare
Giuseppe, per prudenza è opportuno ripartire
il saldo su più banche. Magari utilizzando
qualche deposito online per contenere le
commissioni e pagare meno tasse (34 euro
l'anno di imposta di bollo su ogni
rapporto).
Se il conto è cointestato ognuno dei
risparmiatori sarà coperto fino a 103.000
euro: il massimale in pratica diventa di
206.000 euro. Roberto e Giulia, quindi,
possono stare tranquilli. Se un investitore
ha più conti nella stessa banca—come Marco
—sarà garantito sulla somma totale
depositata, sempre entro il tetto di 103.000
euro. Se, invece, si è così sfortunati
da avere conti in due banche, ed entrambe
falliscono, si avrà diritto alla copertura
su tutti e due i rapporti (fino a 103.000
euro l'uno).
Ma entro quanto si sarà rimborsati chiede
Angelo? I primi 20.000 euro arriveranno
entro tre mesi, il resto successivamente.
Al Fondo aderiscono anche le banche che
operano prevalentemente via Internet
offrendo depositi ad alta remunerazione. I
conti online, quindi, come chiesto da
numerosi risparmiatori, hanno lo stesso
grado di tutela di quelli tradizionali. Per
accertarsene basta controllare il sito della
banca o andare all'indirizzo
www.fitd.it.
La copertura del Fondo, come chiede Felice,
non riguarda gli investimenti che un
risparmiatore ha fatto attraverso la sua
banca: ad esempio l'acquisto di titoli di
Stato o di azioni. Ma si può stare
tranquilli. I titoli presenti nel dossier
sono di proprietà del cliente, la banca ne è
solo custode. In caso di fallimento del
custode non si rischia nulla. E con i dovuti
tempi tecnici questi titoli potranno essere
trasferiti in un altro istituto.
La garanzia di depositi, libretti e Buoni
postali è invece la preoccupazione di
Salvatore. Le Poste non aderiscono al Fondo,
ma dato che sono al 100% una società
pubblica — 65% di proprietà del Tesoro, 35%
della Cassa depositi e prestiti — su questi
prodotti tradizionali opera di fatto una
garanzia statale. Non è così per altri
strumenti come le obbligazioni strutturate e
le index linked molto vendute allo sportello
che presentano, quindi, un grado di rischio
più elevato. Chi ha investito su questi
prodotti — come ha fatto Giovanni — deve
consultare il sito www.poste.it per
controllarne la quotazione.
Infine Penelope non deve cercare nel sito
del Fondo se vi partecipa la sua cassa
rurale. Le banche di credito cooperativo non
aderiscono, ma hanno un proprio organismo di
garanzia che protegge i conti fino a
103.000 euro. E questo fondo copre anche le
obbligazioni emesse dalla stessa banca per
altri 103.000 euro. |