Giovanni Lorè

GIOVANNI LORÈ, nato nel 1941 a La Spezia, è figura di rilievo nell'ambito di importanti manifestazioni culturali e certami letterari, nei quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti di pubblico e di critica.
Presente in molte e qualificate antologie, compare anche nel volume di saggistica letteraria Solchi di scritture di Giorgio Luti e Rodolfo Tommasi (Ed. Helicon) dove è definito "poeta delle espressioni raschianti" e "una delle voci più nuove ed interessanti nell'ambito della scrittura poetica italiana contemporanea". Citato anche nel Dizionario della nuova letteratura italiana (Helicon, 2009). Ali di pietra (ibid., 2007 ) è la raccolta poetica che precede Nebbie.
Dirigente Comit (ora integrata in Intesa Sanpaolo) ha concluso la propria carriera come Direttore del Gruppo La Spezia.

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Piazza Scala - agosto 2009


Le feste religiose in Liguria

La credenza dell'Assunzione al cielo della Madonna, tre giorni dopo la morte, si basa su una consolidata tradizione della Chiesa Cattolica e su scritti apocrifi deiL'Assunzione della Madonna in cielo in una delle numerose raffigurazioni pittoriche. Il Santuario di Santa Maria di Sovioresecoli III e IV. Non trova fondamento nelle Sacre Scritture. L'Assunzione fu proclamata dogma di fede nel 1950 dal Papa Pio XII.

Da allora la festa ha avuto enorme diffusione e innumerevoli sono le parrocchie intitolate all'Assunta. Nella giornata di ferragosto numerose sono le processioni..

In Liguria, dove la città di Genova è consacrata a Maria, processioni notturne suggestive si svolgono già alla vigilia: a Mendatica la popolazione si reca al chiarore delle fiaccole al santuario della Madonna dei Colombi. A Baiardo si commemora il tragico terremoto del secolo scorso recandosi alla chiesa di San Nicolò alla luce delle antiche lucerne ad olio e torce di corteccia resinosa.

Nelle Cinque Terre la meta tradizionale è Santa Maria di Soviore, il più antico santuario mariano della regione, dove si conserva un'immagine in legno della Madonna, di probabile fattura nordica del secolo XV, che regge sulle ginocchia il Cristo Morto. Nel tardo pomeriggio del 14 i bambini di Riomaggiore, in veste di romei, con mantello e cappello nero, tonaca bianca, bastone e conchiglia, partono dall'oratorio di Santa Croce e salgono al santuario seguiti dalla popolazione. Caratteristica della festa, che prosegue poi l'indomani, è il lungo inno di duecento strofe eseguito dai bambini in onore della Madonna.

Imponenti sfilate di confraternite si tengono a: Voltri, Masone, Ronco Scrivia, Bardineto, Dolceacqua ecc.

La "michetta" di DolceacquaA Dolceacqua l'afflato religioso della festa della Madonna Assunta è insidiato dalla “michetta”, protagonista profana del ferragosto locale.

La leggenda vuole che la michetta, una sorta di doppia brioche, sia nata in epoca medievale a seguito di una vicenda di soprusi perpetrati dal castellano verso i suoi sudditi.

Una giovane sposa si era opposta all'abuso dello jus primae noctis imposto dal nobile, all'epoca Imperiale Doria, ed aveva rifiutato di giacere con lui la prima notte di nozze. Per questo motivo era stata messa in carcere e lasciata morire.

La fine della poveretta scatenò la reazione immediata del popolo: il Doria venne fatto prigioniero e costretto a rinunciare all'odiosa vessazione. Da quel giorno le giovani spose presero ad offrire, al posto della loro verginità, quel simbolico dolcetto.

La festa di Dolceacqua conserva tuttora lo svolgimento d'un tempo. Nella notte tra il 15 e il 16 agosto un'allegra comitiva di giovani compie il giro del paese, sostando sotto le finestre delle ragazze, per chiedere a gran voce la “michetta”. La risposta è generalmente positiva: le finestre al richiamo si aprono e le fanciulle calano dai balconi cesti ricolmi del tipico dolcetto che vengono svuotati in due bigonce caricate su un mulo. L'offerta un tempo aveva valore di pegno d'amore, oggi è soltanto una rielaborazione storica.

 

Giovanni Lorè
Agosto 2009 

 

Fonte: Il cerchio del tempo di Paolo Giardelli – Ed. Sagep