Siamo lieti di presentarvi il libro L'AMORE INCOMPIUTO (ottobre 2009,
Gabrielli Editori) di Giorgio Nobis. Per tutti gli ex Comit l'autore è
sicuramente un nome ben
conosciuto: dopo aver diretto numerose Filiali della Banca Commerciale
Italiana, ha ricoperto l'incarico di Amministratore
Delegato della Banca di
Legnano, partecipazione di spicco della Comit. Ha concluso la sua carriera
in Comit come Condirettore Centrale. Dopo 40 anni di servizio ha scelto la
pensione, rifiutando altri incarichi
nell'Istituto di credito. Ora vive a Verona e sdi dedica
a tempo pieno a quanto più gli è sempre piaciuto: infatti ha arricchito la propria
vita con studi di storia, di archeologia e di storia delle religioni,
impegnandosi altresì con successo nella musica e nella pittura.
Il tema
esposto in questo suo libro è frutto di pazienti letture e appassionate
ricerche in un arco di cinquant'anni. Egli ha anche prodotto alcuni saggi,
pubblicati su internet nel sito scientifico-filosofico
BIOSFERA - NOOSFERA. Preannunciamo sin
d'ora che potrete vedere sulle pagine di piazza Scala altre puntate dedicate
alle sue opere.
Chi desidera acquistare L'AMORE INCOMPIUTO può farlo on line, tramite il
sito
GABRIELLI EDITORI nel cui
catalogo il volume è presente.
N.B.: Giorgio destina in beneficenza i suoi proventi delle vendite.
Piazza Scala - dicembre 2009
PER CONTATTARE GIORGIO NOBIS CLICCA QUI!
Clicca sull'immagine della copertina per ingrandirla
Recensione del sito BIOSFERA-NOOSFERA
La lettura e
riflessione del Vangelo, come da molti anni si usa fare in piccoli gruppi,
avvicinano a tal punto le persone a Gesù che le divisioni fra cattolici,
protestanti ed ortodossi tendono a sparire, poiché solo la fede in Lui
riesce ad unirli come se fossero una cosa sola. Non appena la ragione (non
l’essere) si appropria di concezioni dottrinali e teologiche diverse e
inconciliabili, i cristiani si dividono, perché non sono più orientati nei
loro comportamenti
dall’amore ma dalle rispettive ideologie.
Ecco la ragione sostanziale del titolo di questo libro di Giorgio Nobis,
“L’amore incompiuto”.
L’Autore (già noto ai lettori di questo sito), si fa strada nelle complesse
sovrastrutture dottrinali per raggiungere l’essenza del messaggio di Gesù
attraverso le dirette testimonianze evangeliche di duemila anni fa. Le sue
decennali ricerche storiche sono state unicamente motivate
dall’anelito di liberare la propria fede dal peso razionalmente
insostenibile di credenze e dogmi imposti da gerarchie ecclesiastiche quasi
sempre non concordi al loro interno o addirittura in lotta per la brama di
maggior potere. Come lui, molti cristiani avvertono la pena interiore del
dubbio e si pongono le stesse sue domande, mai soddisfatte dalle
‘indiscutibili’ risposte di tipo catechistico. Giorgio Nobis non è per
nostra fortuna un esegeta o un teologo di professione e tuttavia ciò non gli
ha impedito di svolgere un’accurata indagine di tipo storico giovandosi
anche delle sue conoscenze linguistiche, in particolare del tedesco. I suoi
studi hanno tenacemente mirato a reperire i presunti fondamenti di certe
‘verità’ cristiane, che sono state sancite durante i secoli mediante
numerosi dogmi, e a memorizzare in un carteggio i risultati acquisiti.
Questi non sarebbero mai stati pubblicati se non ci fosse stata l’insistenza di una persona a lui
molto cara, cui il libro è dedicato.
Nell’Introduzione sono presentati alcuni temi generali di ordine spirituale
e filosofico, poi seguiti, nella prima parte, da una panoramica sulle grandi
religioni e sulla formazione storica del Cristianesimo. Sono quindi discusse
nella seconda parte le questioni dogmatiche delle chiese cristiane, mentre i
principali movimenti eretici sono descritti nella terza parte. Nella quarta
parte, che costituisce il cuore e l’agognata ‘meta’ del suo percorso
storico-spirituale, sono messi in luce gli insegnamenti di Gesù, così come
ci sono stati trasmessi dai Vangeli.
Questo libro è singolare e personale, ma la voce del suo Autore non è
isolata, perché sono ormai tanti i cristiani che cercano di superare le
artificiose barriere dottrinali che li tengono divisi. In questo senso, il
movimento ecumenico è senz’altro assai più ampio (e gioioso!) alla base che
al vertice, dove ragioni ideologiche ed interessi concreti continuano a
disattendere il comandamento di Gesù all’unità.
Giorgio Nobis potrebbe ben dire con Teilhard de Chardin: «Mi batto a fondo
per salvare la mia fede, mantenendo l’oggetto del mio credo (il
Cristianesimo) degno della mia fede».
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