In questi giorni la stampa, anche per merito mio, ha
sollevato la penosa questione secondo la quale a pagamento si è visitati
subito in ospedale mentre, con la ricetta del medico curante, si può
attendere anche 5-6-8 mesi…come ho avuto modo di constatare personalmente.
Ovviamente su questo, tutti, ripeto tutti, condividono il mio pensiero
mentre, a chi fa comodo, alias la classe medica interessata alle visite
“intra-moenia” , detto discorso trarrebbe forza da una sorta di
giustificazione…populista che farebbe breccia soprattutto presso le classi
deboli.
Sia ben chiaro che quanto sto dicendo (per la qualcosa alcuni medici si sono
isentiti ed offesi mandandomi mail) non significa sottovalutare la classe
medica che, a mio avviso, gode nel nostro paese il vanto di altissima
professionalità, ma intenderei sollevare una questione di principio che, nel
caso di specie, connota in Italia una scandalosa diseguaglianza fra i
cittadini che, anche in base alla Costituzione, hanno diritto tutti di
essere curati subito e bene. Insomma, con questa opzione incivile, succede
che, chi non ha la possibilità di disporre subito di un qualche euro, deve
attendere mesi e fors’anche morire. Questo è il succo, non certo di natura
populistica ! Il medico di base non può seguire il sintomo, giorno per
giorno, e prescrive l’urgenza - ahimè - spesso quando è già tardi !
Io proporrei questo. Togliere le visite “intra-moenia” che tra l’altro
utilizzano le strutture dell’ospedale e lasciare ai medici che lo vogliono
la possibilità di visitare in strutture proprie, con mezzi propri,
utilizzando il tempo che utilizzerebbero in libera professione all’interno
dell’ospedale allo scopo di…..restringere i tempi di attesa delle
prescrizioni del medico di base che possono andare dai 5-6-8 mesi.
Andrebbe anche aggiunto, stante il fatto che l’ospedale si giustifica
dicendo che sta al medico di base e pronto soccorso stabilire l’urgenza, che
se un paziente chiede una visita, ciò non sta a significare che lo fa per
“passare un po’ di tempo come andar a bere una birra…” ma perché la
sintomatologia che avverte gli potrebbe scatenare una vera patologia, magari
incurabile, nel tempo dei 5-6-8 mesi che gli rimangono in attesa della
visita attraverso la ricetta del medico di base. Non va sottaciuto che certe
persone umili e corrette non si azzardano a chiedere l’urgenza per non
sminuire l’anamnesi del medico curante. E tacciono e si ammalano poi
seriamente. Altro che prevenzione, come suggerisce il Servizio Sanitario
Nazionale o l’organizzazione mondiale della sanità.
Insomma, e questa volta mi taccio io, aspettare 5-6-8 mesi per essere
visitati non è solo uno scandalo, ma è anche un delitto in dispregio alla
stessa Costituzione. (art. 32).
ARNALDO DE PORTI - 16 giugno 2014
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Piazza Scala - giugno 2014