ogni riferimento ad eventi attuali (non) è puramente casuale.....
Cari amici, ci siamo. In questi giorni gli uffici dei Partiti
politici me li immagino in grande agitazione, quasi in fase di...
«chiusura», con ore straordinarie a non finire.
Specialmente l'Ufficio Sviluppo deve avere il suo da fare per
condurre una accanita campagna avente il
fine di incrementare la «raccolta» dei voti nel non facile intento
di vincere la... concorrenza, mentre il
Centro Contabile sta
certamente allenando i suoi più geniali ragionieri al cimento che li
attende ad elezioni avvenute: quello di riuscire — comunque vada — a
dimostrare in cifre l’entità immane della vittoria conseguita.
Voi, o bancari che siete gli specialisti del super-rendimento e
della tenace lotta contro l’arretrato incalzante, potete misurare in
tutta la sua gravosità lo sforzo che cesta ai «propagandisti
esterni» dei partiti il battere instancabilmente la piazza
illustrando alla... Clientela (sovente, ahimè, tanto distratta)
tutti i vantaggi connessi all’attuazione del loro programma
approntato e studiato dalla Direzione Centrale del loro Partito.
Coloro di voi che si ritengono vittime delle pratiche, della
procedura d’urgenza e del capufficio, hanno una splendida occasione
per ravvedersi pensando, ad esempio, che sovente i suddetti
propagandisti, dopo una giornata di duro lavoro, ancora si
sobbarcano il compito di insaccare montagne di circolari, moduli e
stampati vari nelle cassette di sicurezza (macché, postali!) della
gente comune, magari nella mia, o nella vostra.
Ditemi voi se non è poi umanamente scusabile, a conti fatti, che
essi abbiano a sfogare tensione, ansia e stanchezza gratificando gli
avversari dei meno lusinghieri epiteti verbali, in siffatto modo da
avvalorare il sospetto che in ogni partito esista un segreto
«ufficio Titoli».
Ma la figura più patetica dell’operazione «elezioni» è. lasciatemelo
dire, quella del candidato, povero, inerme omino in ansiosa attesa
di sospirata promozione: non ci ricorda forse qualcuno di nostra
conoscenza, non riconosciamo forse nelle sue le pene che
attanagliano i provati cuori di tanti bancari nell’approssimarsi di
fine marzo?
Suvvia, dunque, siamo buoni e non diamo credito alle insinuazioni
maligne, soprattutto a quella secondo la quale in questo delicato
periodo sarebbe per tutti agevole ottenere dai candidati elettorali
«facilitazioni» di qualsiasi genere; e se quand’anche in taluno caso
questa insinuazione trovasse la sua conferma nei fatti, non
scordiamoci che tali nostri poveri fratelli hanno pur sempre
l’attenuante del
«rischio» che corrono, che è poi quello di non veder garantita una «
posizione » che consenta loro di addivenire alla partecipazione agli
utili!
BURLANDO - 1958
N.d.R.: ringraziamo il collega Cesare Fasolato di Genova che ci ha trasmesso l'originale della rivista edita nel 1958 dal Circolo Ricreativo della Banca Commerciale Italiana di Genova da cui abbiamo tratto il pezzo del collega Burlando.
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