Come tutti sanno, le vicende del Fondocomit sono molto complesse e di difficile ricostruzione, in particolare quanto è successo negli ultimi quindici anni, caratterizzati da un vorticoso succedersi di avvenimenti: molti nostri lettori ci hanno richiesto in più occasioni una storia completa che riassuma le vicissitudini dell'Ente.
Siamo ora lieti di accontentarli: un collega ci ha fatto pervenire un documento stilato da Unisin (FALCRI/SILCEA) che è esaustivo per questo scopo. La nota sindacale partendo dal 1905 (data di nascita del Fondo come piano pensionistico a “contribuzione fissa”) arriva sino ai nostri giorni.
Riferiamo infine che nel documento sindacale si legge: "come esplicitato anche in premessa, abbiamo voluto offrire a tutti i nostri iscritti uno strumento utile per meglio capire e valutare le vicende del Fondo Pensioni Comit. Scrivono  con particolare riferimento sia alla fase liquidativa sia al recupero fiscale a fronte dell’omessa deduzione della franchigia determinata dal 4% dei contributi versati al Fondo Pensioni dall'assunzione fino al 31.12.1994, questioni queste di non agevole comprensione, purtroppo anche per la difficoltà di interpretazione delle norme giuridiche. Desideriamo infine aprire un dibattito con i tanti nostri colleghi attivi, esodati e pensionati interessati per avere un loro parere in merito a tutto quanto sopra e, soprattutto, condividere con loro la nostra linea di azione, creando in tal modo, uno spazio di riferimento per tutti i colleghi, il tutto con l’obiettivo dichiarato di salvaguardare i loro diritti e le loro aspettative. A tale scopo, li invitiamo ad intervenire sui temi di cui sopra inviando i loro commenti e/o le osservazioni all’indirizzo mail: info@falcrintesa.it".
Per mero spirito di servizio, da parte nostra abbiamo predisposto un modulo - che riporta al nostro sito e a Unisin - per conoscere le vostre idee a 360 gradi (pensionati ante 98, pensionati 98/99, zainettati, esodati, attivi in pensione e in servizio), che pubblicheremo in forma anonima sul sito (escludendo, per quanto ovvio, dalla pubblicazione quelle che a nostro insindacabile giudizio conterranno espressioni irriguardose nei confronti di terz o volgari). Dato l'argomento e l'interesse manifestato sarebbe opportuna una vostra corposa adesione a questa nostra nuova iniziativa.
Piazza Scala - aprile 2015

 

Ecco il corposo documento (formato pdf) riguardante il FONDO PENSIONI COMIT
ed elaborato da UNISIN ove vengano trattate diffusamente le tematiche della
'liquidazione del Fondo' e della 'fiscalità degli zainetti': cliccate sull'icona per aprirlo.
 

 

 

I commenti dei nostri lettori

 
  • 19/04/2015 - da D.S.: Trovo il lavoro di Unisin molto ben fatto ed esaustivo. Personalmente apprezzo gli sforzi di addivenire ad un accordo che finalmente chiuda la vicenda. Tuttavia trovo che ignorare in toto coloro i quali per un motivo o un altro non sono parte dei 1400 ricorrenti (io invece ci sono) non possa essere un atteggiamento accettabile. A questo punto, dopo aver subito il taglio del fondo, le vicende della cassa sanitaria, ora il vuoto reddituale, non mi vergogno di assumere una posizione magari intransigente e poco comprensibile nei confronti di coloro i quali, anche sapendo o intuendo quanto sarebbe capitato al nostro fondo pensione, lasciarono inaspettatamente la banca tra il 97 e il 99. Chi ha la memoria buona ricorda... In ogni caso concordo con l'asserita ricerca di un accordo sull'art. 27 o meglio qualcosa di simile all'accordo UNP/Anpecomit. Credo quindi che un dialogo sia possibile con l'Associazione piuttosto che contattando singolarmente i suoi associati. Ma purtroppo a questo punto non abbiamo nemmeno certezze sulla posizione, in merito, del fondo e dei liquidatori, per cui secondo me i vari gruppi e i sindacati dovrebbero incontrarsi in nome della storia comune, mettere da parte le competizioni o le ripicche personali, e mettere giù un'ipotesi condivisa, che preveda qualcosa anche per i "caduti dal pero", che erano dipendenti Comit anche loro, non dimentichiamolo.. Ogni altro tentativo, a mio avviso, è velleitario.
  • 21/04/2015 - da A.C.: Basterebbe distribuire ancora almeno un 30% del residuo per placare un pò gli animi. Per il resto dobbiamo essere ottimisti o pessimisti?
  • 27/04/2015 - da A.Z.: Dopo tutte le vicende giudiziarie,sarebbe ora di trovare un accordo, ma non solo tra le parti opposte Fondo/Assoc ma in particolare sulla vicenda Agenzia delle Entrate, la quale potrebbe (anzi probabilmente) ci porterà via circa 180mil euro, quindi se Beni Stabili facesse la sua parte,come previsto, qualcosa in più ci resterebbe in saccoccia.
 

 

 

 

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Piazza Scala - aprile 2015