Nell’immaginario collettivo il Niger è presente
purtroppo solo per la sua povertà assoluta, eppure,
come anche in altri casi di questo immenso e
meraviglioso continente, ha delle ricchezze in
materie prime notevoli. In anni di dominazione
coloniale (francese) hanno sfruttato quanto era
possibile sfruttare, poi i nigerini sono stati
lasciati al loro destino, in mano a classi dirigenti
corrotte ed occidentalizzate, e, come spesso accade,
altri anni di una lunga e sanguinosa guerra civile
hanno fatto il resto, in verità residuale. Pensate
che in questo paese vivevano ca. 80.000 struzzi,
oggi, dopo la guerra, non ne esiste più uno!!!! Ora
si vive in pace, tranne una piccola zona verso Nord,
e le popolazioni tuareg, quelle dei mitici uomini
blu, conducono la loro esistenza stentata nell’arido
scenario del Tenerè, parte ancora dediti al
nomadismo e qualcuno stanziato sulle splendide
montagne dell’altipiano dell’Air, dove la presenza
di acqua garantisce un livello di vita più
dignitoso, la pratica di un’agricoltura primordiale
ma generosa, un artigianato modesto nei materiali ma
bellissimo per creatività: è da queste montagne che
provengono le croci ed anelli tuareg, simboli
tribali, molto usati da quanti amano la etnich art.
Ho
cercato di catturare quanto più possibile di questo
straordinario paese, l’occhio di Nikon si è posato
sulle genti meravigliose nella loro dignità e sui
loro colori tradizionali, sulle ampie distese di
sabbia delle dune di Arakao, sull’allucinante, per
certi versi, piattone del Tenerè che risale verso
l’Algeria e verso la Libia, sulle incredibili saline
di Bilma e Fachi e sulle “romantiche” ma durissime
carovane del sale, che percorrono 600 km di deserto
per caricare e altrettanti per il ritorno ad Agadez,
e ancora sulle incisioni rupestri e sui temibili
ancora oggi tuareg Tebu, sull’entusiasmante valle
dei dinosauri a Gadoufaouà con reperti risalenti ad
oltre 100 milione di anni fa, un tuffo nelle nostre
origini.
Questo è un breve incipit su quanto ho cercato di
dare con le foto, spero di esserci riuscito e con
ancora dentro di me le emozioni di quel viaggio Vi
auguro buona visione
Filippo Furia - luglio 2010 |