FILIPPO FURIA:  A SPASSO PER IL SAHARA    

Filippo Furia è nato a Napoli il 23 luglio 1946.
Laureato in Giurisprudenza all'Università di Napoli nel 1970, è stato assunto dalla Banca Commerciale Italiana presso la quale ha percorso tutti i gradini di carriera sino a diventare Dirigente.
E' in pensione dal 2008: la sua passione sono i viaggi. Infatti si può dire che non vi sia parte del mondo a lui sconosciuta.
Lo ringraziamo per aver accettato di condividere i suoi scatti fotografici con tutti i nostri lettori.

 

Nell’immaginario collettivo il Niger è presente purtroppo solo per la sua povertà assoluta, eppure, come anche in altri casi di questo immenso e meraviglioso continente, ha delle ricchezze in materie prime notevoli. In anni di dominazione coloniale (francese) hanno sfruttato quanto era possibile sfruttare, poi i nigerini sono stati lasciati al loro destino, in mano a classi dirigenti corrotte ed occidentalizzate, e, come spesso accade, altri anni di una lunga e sanguinosa guerra civile hanno fatto il resto, in verità residuale. Pensate che in questo paese vivevano ca. 80.000 struzzi, oggi, dopo la guerra, non ne esiste più uno!!!! Ora si vive in pace, tranne una piccola zona verso Nord, e le popolazioni tuareg, quelle dei mitici uomini blu, conducono la loro esistenza stentata nell’arido scenario del Tenerè, parte ancora dediti al nomadismo e qualcuno stanziato sulle splendide montagne dell’altipiano dell’Air, dove la presenza di acqua garantisce un livello di vita più dignitoso, la pratica di un’agricoltura primordiale ma generosa, un artigianato modesto nei materiali ma bellissimo per creatività: è da queste montagne che provengono le croci ed anelli tuareg, simboli tribali, molto usati da quanti amano la etnich art.

Ho cercato di catturare quanto più possibile di questo straordinario paese, l’occhio di Nikon si è posato sulle genti meravigliose nella loro dignità e sui loro colori tradizionali, sulle ampie distese di sabbia delle dune di Arakao, sull’allucinante, per certi versi, piattone del Tenerè che risale verso l’Algeria e verso la Libia, sulle incredibili saline di Bilma e Fachi e sulle “romantiche” ma durissime carovane del sale, che percorrono 600 km di deserto per caricare e altrettanti per il ritorno ad Agadez, e ancora sulle incisioni rupestri e sui temibili ancora oggi tuareg Tebu, sull’entusiasmante valle dei dinosauri a Gadoufaouà con reperti risalenti ad oltre 100 milione di anni fa, un tuffo nelle nostre origini.

Questo è un breve incipit su quanto ho cercato di dare con le foto, spero di esserci riuscito e con ancora dentro di me le emozioni di quel viaggio Vi auguro buona visione

Filippo Furia - luglio 2010

 

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Piazza Scala - luglio 2010
 

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