Ogni anno il 25 dicembre si celebra, secondo la tradizione cristiana, la nascita del Salvatore.
La nascita del Salvatore? Quale Salvatore? Quanti nel mondo hanno la cognizione che questo è il vero senso del Natale?
Per tantissima gente il Natale è considerato come una opportunità per fare festa e…. basta.
Solo i cristiani - non tutti - si accostano al Natale con la dovuta devozione per ricordare la nascita di Gesù.
Per alcuni è babbo natale, per altri Santa Claus, per molti altri è un “non senso”: ma si festeggia lo stesso .
Si costruisce attorno al giorno diNatale e anche molti giorni prima una girandola di iniziative, soprattutto commerciali, con particolare riguardo al cibo e le bevande,che servono solo ad appagare e a sollecitare quello che gli antichi romani chiamavano “panem et circenses”.
Per una vecchia consuetudine avviene uno scambio di regali. Si organizzano spettacoli, cene, veglioni , si confezionano cinepanettoni e divertimenti vari. Si approfitta di qualche giorno in cui non si “lavora” per programmare gite e soggiorni nelle parti più strane del globo;più sono esclusivi più vengono apprezzati.
Da che mondo è mondo,ovviamente, l’uomo cerca qualsiasi scusa per fare baldoria. Ed è legittimo. Ma perché scegliere il Natale degradandolo a evento di puro divertimento parossistico.? Lo possiamo ancora chiamare tale o dire buon Natale è solo una formula che rispecchia un modo di dire tradizionale, tramandato dai vecchi?
Che dire poi di chi per una scelta tristemente ideologica vuole cancellare o camuffare il Natale?
Mi rifiuto di commentare queste scelte; dovrei bollarle con parole di fuoco.
Io, cattolico molto praticante, provo tanto dolore a sopportare l’idea di quello che il futuro potrebbe riservarci.
P.S.
Mentre finivo di vergare queste modeste note mi è balzata agli occhi una notizia riportata dalla stampa e dai media in cui un Vescovo di Santa Romana Chiesa così si esprime in merito al “problema” che crea il Natale.
“ per mantenerci nella pace, nella tranquillità e nelle relazioni fraterne io non avrei alcun problema a fare un passo indietro su tante nostre tradizioni “ Testuale.
Evidentemente finora abbiamo sbagliato tutto. Stavamo facendo gesti contrari alla fraternità, alla pace e all’amicizia e che vuole fare apparire i cristiani come dei veri e propri fondamentalisti.
Naturalmente segue la tentata retromarcia (sempre in questi casi): sono stato frainteso.
Io suggerirei al Monsignore di rileggere il Vangelo di Luca 12, 49-53 :
Gesù dice.
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione, D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre.
Padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera.
Chi prende alla lettera questi versetti, rischia di trovarsi in un labirinto di errori. Per trovare dunque il giusto significato a queste parole del Signore, si deve cercare il movente a causa del quale Gesù si sentì in dovere di esprimersi in questo modo.
ROSARIO LA DELFA
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