Piazza Scala

 

 

 

    un nuovo invito all'Anpecomit   

 

 

Caro Antonio Masia,

 

       permettimi, da sincero amico e collega, anche se in forte dissenso per certe cose, di dirTi che  l’indignazione dei soci e di coloro che si sono tolti dall’associazione, traspare in ogni lettera che ricevo, così come mi pare indegno  ricevere mail da un paio di Tuoi paladini, (della qualcosa sono inequivocabilmente certo in quanto ciò viene confermato da loro stessi attraverso voli pindarici fra il farneticante e l’insipienza argomentativa anche quando lo… negano), circostanza che fa davvero sfigurare anche la Tua persona che, certamente, ha dei meriti. 

      

      Dovrai ammettere che la liquidazione del Fondocomit ha preso una brutta piega, forse non per colpa Tua, proiettato in buona fede come eri alla ricerca di un interesse di noi tutti, ma dovrai anche ammettere che nel frattempo si è presentato un coacervo di situazioni sorte ed alimentate dall’imponderabilità degli eventi, per le quali, forse nel tuo subconscio, …sogneresti oggi un passo indietro, se non addirittura una quasi cancellazione di quelle iniziative che Tu hai promosso e che stanno avendo purtroppo dei risvolti negativi,  sin qui inimmaginabili da parte di tutti, me compreso... La situazione è vergognosa, tanto per usare un eufemismo !

 

       Prova a sentire tutti i soci e, se hai, come pare, qualche remora a mandami l’elenco completo di essi al fine di conoscere il loro parere, fallo da Te e constaterai che il mio pensiero è ben fondato, non solo perché i soci sono quasi tutti in linea con il mio pensiero (fatte salve rare eccezioni vicine a Te), ma anche perché, purtroppo,   dalle loro potenziali risposte in merito alla sindacabile gestione di Anpec, molto verosimilmente ci staresti molto e molto male.

       

      Sono nato 77 anni fa e  sarei  davvero un “rimbambito” se non capissi che due mail a  difesa del Tuo operato (che ho ricevute ieri)  non siano il frutto di altrettanti Tuoi paladini, a cui però fanno da contraltare numerose altre mail a Tuo  completo sfavore che ricevo e continuo a ricevere. Esiste una fortunosa realtà spesso a Tuo favore: sono in pochissimi ad interessarsi del problemi perché vecchi di età, malati, stanchi e impossibilitati a far sentire la loro voce attraverso mail in quanto poco versatili verso l’informatica, se non incapaci.  E di questi non Ti fai interprete o demandi ciò, come è successo ieri, ad un paio di Tuoi compaesani un tale compito che, oltretutto, squalificano la Tua persona  ? 

 

        Ammetti che nella vita ci può essere anche qualcosa che non va per il verso giusto, o che comunque non è possibile prevedere l’imponderabile, ma ora che siamo in un burrone, datti da fare per ritirare tutti i ricorsi, ripeto tutti, anche quelli che non conosciamo, e vaglia la possibilità di accantonare provvisoriamente una cifra approssimativa per i ricorrenti, procedendo  al riparto immediato a favore di chi aspetta i soldi, altrimenti siamo fuori da qualsiasi umana ragionevolezza. E questo diventerebbe un grave sopruso  da parte  Anpec !    Per ora non mi muoverò più di tanto, anche perché la mia parola conta come il due di picche,  e resterò-resteremo in attesa delle determinazioni dell’assemblea che,  per quel che ne so,  è troppo ristretta e certamente non valida quando si tratta di assumere decisioni di straordinaria amministrazione come prescrive il codice, e che addirittura, a mio parere,  elude lo statuto, anzi lo protegge all’art. 18 (non quello di cui si discute tanto oggi)  che in pratica recita: chi c’è c’è,  chi non c’è non c’è…

        

        Mi auguro che in un’urgentissima riunione assembleare venga deciso in maniera razionale, e si promuova, di conseguenza,  l’immediato ritiro di ogni ricorso, magari accantonando una certa somma a favore dei ricorrenti, da conguagliare in più o in meno successivamente. Possibilmente prima della morte di noi vecchi.

      

       O aspetti che i futuri “de cuius” vengano a tirati le gambe mentre dormi ?  Anche perché, apprendo ora  una notizia allucinante:   pare che siano più di qualche centinaia i colleghi che ci  lasciano purtroppo   ogni anno....        

       

      Cordiali saluti. 

     

     

ARNALDO DE PORTI - BELLUNO-FELTRE, 23 febbr. 2012

                                                                                                    

 

 

P.S.  Mi permetto di attirare la Tua attenzione sul fatto che, per mia onestà intellettuale, io non mi si scontro mai  (e mai mi scontrerò) con la persona , nel caso specifico quella di Antonio Masia, anche se i toni aspri e schietti lo potrebbero far supporre. Le idee sono una cosa e la persona per me è sacra e rispettabile,  anche se  - purtroppo - ciò non può dirsi per alcuni del tuo stretto entourage...

 

 


Commenti:

 

24 febbraio 2012 - da Aldo Morpurgo: Caro Arnaldo, condivido pienamente. Ed aggiungo che non è giusto, sul piano morale, che le rivendicazioni di pochi impediscano di fatto la chiusura della vicenda con grave pregiudizio delle aspettative della quasi totale maggioranza degli interessati.

 



 

 

 

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