Vi presentiamo un libro di Massimo Messa (ex Comit Milano): RACCONTI IMPREVEDIBILI (2015)
In esso l'autore raccoglie 20 brevi racconti, punti di vista estremi, imprevedibili, che non saprebbe "affrontare su narrazioni più ampie".
 

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NOTA DELL'AUTORE
Da saggista a romanziere a scrittore di racconti: una corsa in discesa, uno slalom speciale? La prima risposta che percepisco è la libertà di sperimentare. Un romanzo è un lavoro che dura mesi, quello di un racconto giorni, settimane. Possiamo sperimentare stili differenti, generi nuovi (questa volta ho voluto provare "l'effetto domino"), prenderci carico di personaggi con cui non potremmo convivere a lungo. Questo per me è un fattore abbastanza primario. Con i personaggi dei miei romanzi, si diceva, ho dovuto convivere per mesi, sostituire alla mia la loro maniera di vedere il mondo. Perché siano dei buoni personaggi devono avere difetti e lati oscuri. In ogni caso ho dovuto reggere psicologicamente stretti e intensi legami. I racconti presuppongono convivenze minori, meno durature. Quindi, scrivendoli, posso sperimentare anche punti di vista estremi, imprevedibili, che non saprei affrontare su narrazioni più ampie.
L'autore.
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La biografia di Massimo Messa (visualizza)
La prefazione di Antonio Chargè (visualizza)
I 20 racconti (cliccate sui links sottostanti in rosso per visualizzarli)
  1. La beretta (settembre 2015)
  2. La serenata (settembre 2015)
  3. La fiaba dell'egoismo (novembre 2015)
  4. Effetto domino
  5. La mamma fashion
  6. Il grembo di Lavinia
  7. Il volto di Giuda
  8. Una donna per amica
  9. L'uomo che nacque morendo
  10. Razionalità versus orgoglio
  11. L'uomo che leggeva
  12. Le conseguenze del passato
  13. La modella di Maspalomas
  14. L'anima del violino
  15. La ragazza evanescente
  16. Gli scrittori prediletti
  17. La compagna della solitudine
  18. Un sorriso gratis
  19. Il bacio di Natale
  20. La fata dell'isola

 

 

Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai racconti, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l'unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice. (Stephen King)

 

Grazie a:
Luciano Zucca Marmo, per l'analisi complessiva.
Luisa Camisasca, per tutto ciò che mi ha ispirato.
Ambra Ruffini, per le opportune correzioni formali al testo.
Antonio Chargè, per la Prefazione e la sua chiave di lettura.
Chiara Beretta Mazzotta, per la supervisione del racconto "La compagna della solitudine".
 

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - settembre 2015