Introduzione - Una minima dose di egoismo è necessaria per una sana sopravvivenza. Ma quando si considerano il nostro lavoro, i nostri progetti, le nostre idee, i nostri capricci come l'obiettivo da perseguire in assoluto, senza provare empatia verso gli altri individui, allora si tratta di egocentrismo.

 

“Mamma, mi racconti quella storia? La fiaba della preghiera?”.

“Sì, Beatrice, poi, da brava, ti metti subito a dormire, okay?”.

“Sì, mamma, promesso”.

“C’era un tempo un essere chiamato Dio, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Tutto il genere umano lo conosceva. Non tutti credevano in Lui, ma quasi tutti nella loro vita gli avevano rivolto una preghiera, avevano parlato ad alta voce forti del fatto che Egli li ascoltasse. E Lui li ascoltava. E sapeva tutto, prima ancora che la preghiera fosse recitata. E ascoltò per molto, molto tempo questi sussurri lontani, e più li ascoltava meno capiva che cosa gli uomini volessero. C’erano persone che pregavano per il potere, altre per la pace, chi per la guerra, chi per il denaro e ancora e ancora e ancora. Un giorno Dio si stancò. E capì. Capì quello che agli uomini era sempre sfuggito e persino a Lui stesso. La preghiera era solo un pretesto. La preghiera era dettata dalla paura. La paura era generata dall’incertezza. Dio si rese conto che gli uomini erano governati da un egoismo così profondo da essere diventato fondamento stesso della loro natura. Ogni azione o preghiera era indotta dall’egoismo. Si rese conto che l’altruista traeva beneficio aiutando gli altri, quindi era un egoista. Chi pregava per una persona cara, lo faceva perché non voleva restare solo, quindi era un egoista. E così via. Dio decise di morire. Per mano stessa dell’uomo e la sua morte risvegliò l’uomo. L’uomo capì di essere egoista. Ma questo non l’indusse in disperazione, tutt’altro. La consapevolezza rese il quadro così chiaro che tutti piansero di gioia. L’egoismo non è peccato. Essere uomini vuol dire essere egoisti...”.

“Io quindi sono egoista Mamma?”.

“Sì, tesoro. Anche io sono egoista, lo è tuo padre, lo sono tutti …”.

“E non è male questo?”.

“No, tesoro, non lo è. Io darei la vita per te, ma resterei comunque un'egoista. Sei ancora piccola per capire. Un giorno ti sarà tutto chiaro. E in te regnerà la pace...". 

A Beatrice si chiusero gli occhi, la mamma spense il lume e sussurrò: "Ora dormi, amore mio!".

 

 

 

 

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Piazza Scala - novembre 2015