Nel Salento centro-orientale a
circa 25 km circa da Lecce in direzione sud e a 10 km circa da Otranto sorge
Melendugno, un’antica cittadina dal caratteristico centro storico nota per
gli antichissimi dolmen Placa e Gurgulante (cfr. Le costruzioni megalitiche
nel Salento – settembre 2009)
http://www.piazzascala.altervista.org/pagineinterne/dolmen/dolmen.html
e soprattutto per le sue splendide marine che costituiscono una meta
battuta dal turismo estivo. Da diversi anni le Marine di Melendugno sono
insignite del prestigioso riconoscimento di Bandiera Blu.
Sono sei le marine che si susseguono lungo il litorale caratterizzato da faraglioni a sud e isolotti piatti a nord, inframmezzato da cale, spiaggette, grotte e insenature. Le marine di Melendugno sono Torre Specchia, Villaggio Nettuno, San Foca, Roca, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea e si snodano una dopo l’altra (cfr. Torri di avvistamento – settembre 2009 ).
http://www.piazzascala.altervista.org/pagineinterne/torriavvistamento/index.html
San Foca, con l’omonima Torre costiera della metà del ‘500, è un villaggio di pescatori che d’estate si trasforma in una località di forte richiamo turistico con le sue belle spiagge dei Brigantini e degli Aranci che si fanno largo fra le rocce e la famosa Grotta degli Amanti. Secondo la leggenda qui due innamorati trovavano riparo dal freddo e durante il periodo primaverile nella grotta si possono ancora udire i loro gemiti e sospiri.
Roca (Roca Vecchia), oggi porto di pescatori, era una ricca città messapica e attualmente è un importante sito archeologico. La sua costa particolare è caratterizzata dai ruderi del castello abbattuto da Carlo V a picco sul mare, dalla torre di avvistamento cinquecentesca e, più nell’interno dal santuario della Madonna della Roca del XVII secolo. Il gioiello di Roca, oltre ai resti archeologici, è la Grotta della Poesia dove anche qui, secondo la leggenda, una bellissima principessa era solita fare il bagno. Con la diffusione di questa notizia schiere di poeti si sarebbero recati in questo posto per ammirare la bellissima principessa e comporre versi in suo onore
Torre dell’Orso, circondata da una pineta a ridosso di una lunga e bianca spiaggia di sabbia finissima, ha la costa puntellata da insenature e grotte e risaltano due faraglioni chiamati le “Due sorelle” per la loro spiccata somiglianza. La leggenda vuole che due sorelle si siano tuffate da una rupe in mare per una delusione amorosa. Gli Dei le videro ebbero pietà per la loro sorte e le tramutarono nei due faraglioni. Il mare ha aspetti “caraibici” di particolare limpidezza grazie alle correnti del Canale d’Otranto e ne fanno una meta frequentatissima d’estate. Gli anziani del posto la chiamano ancora oggi “La spiaggia degli Dei”.
http://www.piazzascala.altervista.org/pagineinterne/mazzotta/torredorso/galleria/index.htm
http://www.piazzascala.altervista.org/torreorso/index.html
Il Gasdotto Trans Adriatico (TAP – Trans Adriatic Pipeline) è un gasdotto che importerà gas naturale dall’Azerbaijan dalla regione del Mar Caspio all’Europa. Si estenderà, secondo il progetto, per circa 870 km e attraverso la Turchia, Grecia e Albania e il mare Adriatico dovrebbe approdare proprio a San Foca.
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Gli azionisti del progetto TAP, ovvero Norwegian Statoil, Swiss Axpo e German E.ON, sono società energetiche internazionali che intendono rifornire di gas l’Europa settentrionale attraverso la rete italiana della SNAM Rete Gas.
Esiste una vasta casistica di incidenti legati al trasporto di gas ad alta pressione che hanno limitato i danni a cose e persone solo perché l’infrastruttura era in zone isolate e scarsamente abitate. Uno dei tanti dubbi sollevati dagli amministratori locali e dal movimento NO TAP è relativo alla densità di popolazione nelle zone interessate nell’area di Melendugno e dei comuni viciniori.
A settembre 2014 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del Governo Renzi ha firmato il decreto di compatibilità ambientale nonostante il parere negativo della Regione Puglia e del Ministero dei Beni Culturali, ma la gente del Salento non vuole pagare sulla propria pelle i vizi e l’impatto non eco-sostenibile di un mega-gasdotto che dovrà fornire l’Hub per il gas in Europa, nonostante le rassicurazioni del TAP.
Le “potenze” industriali nord europee nello scorso mese di agosto sono state capaci di far cancellare il profilo Social da Facebook del Comitato NO TAP con il pretesto che il Comitato avrebbe usato il profilo come quello di un’Azienda!
Ora, per concludere, non volendo entrare in problematiche socio-politico-economiche che non sono pertinenti con lo spirito della nostra Associazione Amici Comit, pongo solo una domanda: E’ mai possibile che in nome degli interessi di un’Europa che spesso ci guarda con disprezzo e diffidenza, quasi come se fossimo la Cenerentola della famiglia, dobbiamo sacrificare le sorti di un territorio ad alta vocazione turistica come quello delle Marine di Melendugno???
Le immagini che vi propongo sono molto eloquenti e parlano da sé e lascio a voi ogni considerazione su questo ulteriore “massacro” ambientale che si vorrebbe compiere a danno del nostro territorio.
Quasi tutte le fotografie sono state realizzate dall’artista fotografo Alfonso Zuccalà.
Fernando Mazzotta (Taranto)
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Piazza Scala - ottobre 2014