Il Mausoleo di
Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione
funeraria degli Ostrogoti. Fu costruito verso il 520
da Teodorico il Grande come sua futura tomba in
marmo bianco d'Istria.
Situato, in origine, fuori dalla città, presso la
necropoli riservata ai Goti, si erge oggi in un
parco nell'immediata vicinanza del centro di
Ravenna.
Innanzitutto si distingue da tutte le altre
architetture ravennati per il fatto di non essere
costruito in mattoni, ma con blocchi di pietra
d'Istria. È a pianta circolare, riprendendo la
tipologia di altri mausolei romani, ed è
caratterizzato da due ordini:
● Il primo è esternamente decagonale, con nicchie su
ciascun lato coperte da solidi archi a tutto sesto,
mentre all'interno è cruciforme;
● Il secondo è più piccolo, raggiungibile da una
scala e anticamente circondato da un deambulatorio
con colonnine che lo rendeva più aggraziato e del
quale restano solo tracce nell'attaccatura di archi
alla parete. È anch'esso a forma decagonale
all'esterno e circolare all'interno, dove erano
custodite le spoglie di Teodorico. Oggi vi si trova
un vaso circolare nel quale si pensa fosse sepolto
il re. I suoi resti furono rimossi durante la
dominazione Bizantina.
La caratteristica più sorprendente dell'edificio è
costituita dalla copertura formata da un enorme
unico monolite a forma di calotta, in pietra
d'Aurisina di 300 tonnellate e di 11 metri di
diametro, trasportato per mare ed issato
sull'edificio con dodici anse (occhielli).- Si
tratta di una caratteristica "titanica", simbolo di
forza e di robustezza militare tipico delle culture
germaniche.
Inoltre qui si trova all'esterno una fascia
decorativa con un motivo "a tenaglia", l'unica
testimonianza a Ravenna di una decorazione desunta
dall'oreficeria gota piuttosto che dal repertorio
romano/bizantino.
Insieme ad altri sette monumenti di Ravenna fa parte
del "Patrimonio dell'umanità" dell'UNESCO.
Da "Wikipedia"
Presentiamo una ricca galleria fotografica del
monumento opera del collega di Ravenna Leo Marchetti,
che ringraziamo per averci consentito di presentare
questo servizio ai nostri lettori.
Piazza Scala - luglio 2010 |