Fortuna Della Porta
MULINARE DI MARI E DI MURI

 ….tienimi pronte le lenzuola di terra
E la coperta di muschio cardato

Alfonsina Storni
 




Mare nostrum
 

Ho vinto tutti i mari per arrivare
a questo tramonto di distanze.
Nel nulla dei giorni, coi mesi e gli anni
che precipitano in avanti,
riesco a pensare che solo la morte
tiene il passo dall’inizio alla fine.
Eppure non mi muovo. Non tocco nulla.
Nemmeno la tua mano.
A me basta guardarti la radice del polso
per sentirne il battito e il rantolo.
La vita tenebrosa non ha bisogno di parole.
Lontana da esse, mi crescono
tra i labbri le medesime rughe e le paure
che tremano tremano nelle tue pose rudi.
Vedo nascere dal segreto le vocali
del tuo luogo oscuro che come me urla
sanguinando al tempo che si chiude.
Questo ho imparato dal mio tacere:
le solitudini sono tutte ferme come il marmo
e non si trova una frase a descrivere l’inesprimibile.
Non servono le sillabe, bastano
gli emboli del cuore nella mia e nella tua sera
gettandoci la rete come pescatori
abdicati al silenzio come pesci.

                                                                                      

                                                                                     

 

 

Piazza Scala - novembre 2010