Fortuna Della Porta
MULINARE DI MARI E DI MURI

 ….tienimi pronte le lenzuola di terra
E la coperta di muschio cardato

Alfonsina Storni
 




Bonaccia
 

Abitare la fatica della vita
gettando lampi nella gelida calma
i pensieri coperti di polvere.
La materia, nella sua tenebra,
vibra, scola e sbatte
orribilmente alla fine.
Col fiato tra i denti, il piede oscilla.
Ma qui radicati, o Fato,
sulla terra assennata di vento
che stacca le foglie morte
e già culla in boccio le gemme,
oziando nella furia dell’alba
torna ogni volta uno sprazzo
ad appropriarsi del cielo
e le guance del tramonto
inchiodarsi all’aria con un sorriso.
Respirare nelle pietre
che sanno di storia e leggende
fin dove succhia la radice il nettare
e fa capolino un fiore
nelle albealbe, bianche spume,
al corteo della luna, la sorella notturna
che cuce con la passione la garza dei corpi:
qui ogni rosa o merlo o amore parla
a labbra tumide il linguaggio del ristoro.
Celeste meraviglia è la trappola dei sensi
e sia pace al pungiglione dell’etere.

                                                                                      

                                                                                     

 

 

Piazza Scala - novembre 2010