L’
amica su Facebook, Anna Pascuzzo, mi ha inviato stamattina una
lettera, chiedendomi se volevo condividerla e firmarla
(attualmente siamo a 300 firme di cui 100 non virtuali). Vivono
in Calabria entrambe, lei e il sindaco di Monasterace, Maria
Carmela Lanzetta, distanti da dove risiedo io… un buon motivo
per scriverne in internet e sperare che altri come me
reagiscano. ”Solidarietà e vicinanza da parte di tutti i Sindaci
italiani’‘ è stata espressa dal Presidente dell’Anci e Sindaco
di Reggio Emilia Graziano Delrio”. Vi allego le ultime notizie
dalla stampa nazionale oltre ovviamente la lettera suddetta,
perchè il “Sindaco minacciato, lascia: ‘Mi hanno distrutto
l’anima‘ . Disposta la scorta. Il comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria, presieduto
dal Prefetto Luigi Varratta, ha disposto la scorta nei confronti
del sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, che si è
dimessa dopo numerose intimidazioni. Il sindaco viaggerà a bordo
di una automobile dei carabinieri con due militari. E’ stata
disposta anche la vigilanza fissa nei pressi della farmacia di
Lanzetta oltre alla sorveglianza per il Municipio Gratteri: ‘Se
si dimette è una sconfitta’.
Tra
i commenti su FB, mi ha colpita in particolare questo :
“…Allora, basta con gli eroi solitari (Povero quel Paese che ha
bisogno di eroi, scriveva Goethe), diventiamo finalmente un
popolo e, collettivamente, riprendiamoci in mano il nostro
destino”
Sottoscrivo a nome mio e del blog Reset Italia, con questo
articolo la lettera che si conclude così: “Questa è l’azione
delle mafie, della criminalità organizzata: sgretolare la
bellezza fatta di tutela dell’ambiente, di ogni bene comune, di
servizi pubblici, di relazioni umane. Maria Carmela Lanzetta ha
detto No a tutto questo, al maleodore che gli attentati verso di
lei hanno sprigionato. Dobbiamo sentirci tutti quella puzza
addosso, nessuno di noi deve sentirsi distante quando un essere
umano viene colpito dalla criminalità. Solo la nostra unità e il
nostro coraggio “collettivo” possono restituire bellezza alle
nostre vite e ai nostri luoghi. Noi siamo con Te Maria Carmela
Lanzetta.”
Correre con i lupi a noi donne ci conforta…Non abbiamo paura dei
lupi, creature umane.
Doriana Goracci
LA MAFIA E’ UNA MONTAGNA DI MERDA ! Se condividete firmate e diffondete ! di Anna Pascuzzo
“Vetri rotti nella notte ed è di nuovo attentato al Sindaco
di Monasterace, è una donna il primo cittadino, la prima
cittadina fra poco più di 3500 cittadini.Ha coraggio da
vendere quella donna e non è certo nuova a simili episodi,
l’anno scorso le avevano bruciato la farmacia e lei non
aveva piegato il capo, non l’ha fatto nemmeno adesso, non lo
farà mai. Si è dimessa è vero, ma lo ha fatto perchè sa che
per fare il sindaco di un Paese nel quale chiami tutti per
nome, conosci tutti e sei da tutti conosciuta, devi essere
serena e, dopo quei vetri rotti, dopo quei proiettili nella
notte, Maria Carmela Lanzetta ha deciso che ora è il caso di
separare le due cose, l’attività amministrativa e la propria
vita. Non si può e non si deve morire per vivere. Non si può
e non si deve diventare eroi perchè i riflettori di chi sta
intorno siano finalmente puntati su chi rischia
quotidianamente la vita solo perchè ha deciso di occuparsi
del bene comune.Non so quanti di voi conoscano Monasterace,
è una bellissima cittadina situata lungo la costa jonica
della Calabria, nei pressi di Punta Stilo, tra Reggio
Calabria e Catanzaro. Si divide in Marina e Superiore.
Pensate, nella zona marina del paese si trovano i resti
dell’antica Kaulon, fiorente colonia della magna grecia,
nella zona superiore del paese, sulla cima di una
collinetta, sorge invece il piccolo Borgo medioevale, dove
si possono ammirare opere architettoniche tra le più
importanti della Calabria. Monasterace è quindi uno dei
pochi paesi della Calabria ad avere due origini: magno greca
e medioevale, un vero capolavoro in cui si mescola una
natura fatta di colori che vanno dal verde smeraldo
all’azzurro, quello tipico del lapislazzulo, toccando in
alcune zone della costa il turchese che sorprende e spalanca
lo sguardo di chi viene a visitare questi posti. Fare il
sindaco in queste terre dev’essere un privilegio e per la
qualità dell’aria e per la qualità umana.E invece no, non è
così.C’è la mafia, sempre la mafia. Quella maledetta non ha
alcun interesse verso la sua terra, non ha il ben che minimo
rispetto verso la bellezza, l’armonia della natura, la
storia e la memoria di un popolo. La mafia spazza via tutto
quel che di bello c’è, lo rifiuta perchè ha in sè bruttezza,
sgradevolezza, orrore. La mafia è una fetenzia, non
contempla l’odore buono del mare, dei gelsomini fioriti, la
mafia conosce solo la puzza degli incendi dolosi, della
polvere da sparo che si sparge sulla carne dopo aver fatto
fuoco, la mafia conosce solo l’ignoranza della quale da
sempre è intrisa e devastata. Contiene dunque in sè
sudiciume, lordura, sozzura e se anche fa affari in
doppiopetto con tanto di titoli di studio in tasca, quella
piaga, quel bubbone che è in essa preme e squarcia la
bellezza, la sgretola come fosse terracotta fragile. Questa
è l’azione delle mafie, della criminalità organizzata:
sgretolare la bellezza fatta di tutela dell’ambiente, di
ogni bene comune, di servizi pubblici, di relazioni umane.
Maria Carmela Lanzetta ha detto No a tutto questo, al
maleodore che gli attentati verso di lei hanno sprigionato.
Dobbiamo sentirci tutti quella puzza addosso, nessuno di noi
deve sentirsi distante quando un essere umano viene colpito
dalla criminalità. Solo la nostra unità e il nostro coraggio
“collettivo” possono restituire bellezza alle nostre vite e
ai nostri luoghi. Noi siamo con Te Maria Carmela Lanzetta.”
Reggio Calabria, dopo intimidazioni aumentate misure di
sicurezza per sindaco di Monasterace
“Si è riunito questa mattina in prefettura a Reggio Calabria
il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza
pubblica, chiamato a discutere dell’atto intimidatorio nei
confronti del sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta.
Alla riunione hanno partecipato i responsabili delle forze
di polizia, il procuratore facente funzione di Reggio,
Ottavio Sferlazza, e lo stesso sindaco.Maria Carmela
Lanzetta ha spiegato le iniziative dell’amministrazione
comunale in vari settori, evidenziando gli sforzi fatti per
il recupero dell’evasione dei tributi locali e per
accelerare la realizzazione di nuove opere pubbliche, cui si
e’ unita una particolare attenzione alle problematiche
socio-occupazionali del territorio connesse a vertenze
aziendali in atto. Ha inoltre auspicato la possibilita’ di
ottenere risorse aggiuntive per sostenere l’azione degli
uffici comunali impegnati su tali fronti.Sul punto la
prefettura ha assicurato la disponibilita’ a trovare una
soluzione e valutare specifici interventi di supporto, anche
attraverso la promozione di accordi o convenzioni tra enti
locali. Sotto il profilo investigativo il procuratore
Sferlazza ha rappresentato che si e’ dato massimo impulso
alle attività d’indagine, immediatamente avviate dai
militari del Comando provinciale dei carabinieri che hanno
curato la redazione di un’apposita informativa di reato.In
parallelo si e’ preso atto dell’avvenuta predisposizione di
un piano straordinario di servizi coordinati di controllo
del territorio già in atto che interessa punti sensibili del
comprensorio.Si è ancora disposto l’innalzamento del livello
delle misure di protezione personale di cui Maria Carmela
Lanzetta è destinataria mediante l’assegnazione alla stessa
di un servizio di tutela che ne prevede l’accompagnamento da
parte di un carabiniere e il trasporto, in occasione dei
suoi spostamenti, su autovettura dell’Arma condotta da un
secondo militare, al quale sono stati affiancati servizi di
vigilanza, in forma fissa durante le ore notturne, presso l’abitazione.Il
sindaco, alla luce delle risultanze della riunione, ha
voluto rinnovare i sensi della propria gratitudine ai
rappresentanti delle istituzioni dello Stato per le
rassicurazioni ricevute, riservandosi una pausa di
riflessione in ordine all’eventuale ritiro delle dimissioni
dalla carica presentate negli scorsi giorni.” “Si dice che c’è un posto nel deserto in cui lo spirito
delle donne e lo spirito dei lupi s’incontrano attraverso il
tempo…quel posto nel tempo in cui lo spirito della donna e
lo spirito della lupa si incontrano, il posto in cui la sua
mente e i suoi istinti si mescolano, dove la vita profonda
della donna fonda la sua vita mondana è il luogo in cui le
donne corrono coi lupi”. Donne che corrono coi lupi, Clarissa Pinkola
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