L'aurora arrossa il cielo,
poi il sole splendente lo scolora, mentre la
vita della natura si risveglia al nuovo giorno. Nel
borgo la gente torna alle attività consuete. Nel cuore
del poeta, invece, scende l'ombra triste del rimpianto,
che gli fa ritornare alla mente una figura cara, che
illumina la nostalgia del suo cuore. La lirica è
composta con cura, attenta alle luci e ai suoni che
circondano l'autore, descrittiva senza forzature nel
delineare il paesaggio, e ricca di sfumature sensoriali.
Il sentimento del poeta emerge prepotentemente dal
linguaggio colorito ed espressivo.
(da Antologia “Città di Salò 2008”)
Il vermiglio
vapore dell’aurora
vanescente diviene.
Il sorriso del sole
si fa del cielo padrone.
Il ciuffo di case a mezzo il colle
aprico apre le persiane
come braccia per accogliere
i drappi colorati delle nuvole.
Gaudio di canto la presenza
degli uccelli nell’aria
che cacciano i pensieri
foschi oltre la luce del mattino.
Ma la tua dolce immagine permane
negli occhi e nell’animo a offuscare,
come bruma invernale,
chiarità di pensieri,
di canti e di sorrisi,
anche se albeggia al cuore
un mattino di attese.
Da
“Ali di pietra” di Giovanni Lorè (Edizioni Helicon)
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