Il collega Rosario La Delfa (brescia) ci ha inviato una lettera aperta indirizzata ai liquidatori del Fondo Pensioni della Banca Commerciale Italiana che di seguito trascriviamo. Sappiamo che i destinatari frequentano abbastanza frequentemente il nostro sito: se desiderano rispondere siamo disponibili a pubblicare anche la loro replica.
FONDO PENSIONI PER IL PERSONALE DELLA BANCA COMMERCIALE ITALIANA – IN LIQUIDAZIONE
LETTERA APERTA AI SIGNORI
DOTT. ANDREA BACCHERINI
DOTT. PIETRO DE SARLO
DOTT. ANGELO ELIA
Liquidatori del Fondo
Egregi Signori,
giorni addietro il collega Marini ci ha informato che l’intenzione del Fondo di pagare una sorta di anticipo ai pensionati ante 98,” prima dell’estate”, è andata – per l’ennesima volta – disattesa. Con grande delusione da parte nostra.
Eppure il Collegio aveva precisato che dai colloqui intercorsi con le Autorità di Vigilanza non erano emerse controindicazioni alla predisposizione di una” ulteriore erogazione”.
Il tutto viene bloccato da una lettera delle Organizzazioni Sindacali che diffida il Fondo a non procedere ad alcun tipo di erogazione prima che il Tribunale si pronunci sulla validità dell’art. 27 dello statuto. Ma , se non sbaglio, ………. il Giudice del Lavoro in merito all’art.27 non aveva bastonato ben bene i Sindacati ?
Riporto testualmente:
“ alcuni
Sindacati ( non tutti) avevano presentato un ricorso al Giudice del Lavoro
( a firma propria e non dei lavoratori) per chiedere l’applicazione
dell’art.27. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile con condanna”alle
spese”.
L’appello presentato dai Sindacati subirà la stessa sorte in quanto la Legge non attribuisce ai sindacati il potere di agire in giudizio in proprio per interpretare un accordo collettivo.
Ma intanto il tempo passa.
Quindi perché preoccuparsene?
Purtroppo in questo maledetto paese niente viene fatto se i sindacati (oppure il ducetto di turno) non sono d’accordo.
Reagiamo con forza e determinatezza non siamo sempre passivi e assumiamoci i nostri rischi.
I tempi lunghi dei giudizi valgono anche per loro e non solo per noi.
Se il nocciolo del problema poi è costituito dalla esclusione degli attivi ( fortunati che percepiscono uno stipendio sicuro e non certo paragonabile a certe pensioni di fame di tanti vecchi colleghi ) si dia spazio anche a loro al pagamento di questa forma di anticipo, sempre che ne abbiano diritto.
E’ meglio un poco per tutti che niente per nessuno.
Una cosa è certa questo fondo è stato amministrato come peggio non si poteva.
Da ultimo (non voglio entrare nel merito della contrattazione con “Fondi immobiliari “) ma i “Soloni” che condussero la trattativa ( strapagati da noi) non potevano fare in modo che la parte fiscale venisse gestita con un minimo di competenza e senza che l’Agenzia delle Entrate potesse contestare il mancato pagamento di quanto dovuto? O presunto tale?
Molto altro ci sarebbe da dire ma mi limito a sottoporre alla Vostra attenzione queste impellenti, improcrastinabili necessità per molti di noi.
Distinti saluti.
ROSARIO LA DELFA - BRESCIA
25 giugno 2015
ecco la new comparsa il 3 aprile 2015 sul
sito del Fondocomit
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