Gent.mo Dr. Masia,
Ritengo in questi momenti opportuno scriverle poichè permane molto sconcerto e sorpresa per le vicende dell'Associazione.
Suggerirei:
- un atto di buona volontà che porti alle sue
dimissioni; sarebbero ben apprezzate da tutti e faciliterebbero
la soluzione di buona parte dei problemi;
- una corretta applicazione dello statuto; fra l'altro
se gli organi consiliari sono in regime di "prorogatio" già
da ca. 13 mesi sono da indire solo nuove elezioni quanto prima; qualsiasi
altra cosa ventilata, supposta o
immaginata sarebbe fuori luogo;
- una maggior trasparenza nelle comunicazioni che io
giudico essere un po' a senso unico e spesso
autocelebrative; ad esempio dov'è la documentazione dell'Avv. Iacoviello
di cui lei fa cenno?
- di non chiudere la sede di Milano; sarebbe un grave
errore che porterebbe ad una spaccatura insanabile
nell'associazione con la necessità dei soci di scelta di campo che
dovrebbe preoccupare seriamente anche
Roma. Io ritengo che Milano con Piazza Scala non svolga
un'attività antitetica ma completi quella
dell'Associazione poiché anche Milano è composta per buona parte
dai soci Anpecomit oltre che altri ex
Comit non soci. Milano con Piazza Scala può rappresentare il
superamento di molti problemi di
comunicazione che Roma ha nell'inefficenza del sito e nella sua
scarsa visibilità; in altre parole ora i soci
sono solo destinatari di informazioni per mail, ripetute nel
sito, e non possono interagire.
Naturalmente mi dirà che io sono un ingrato, che ho dimenticato tutto quello che l'Associazione ha fatto anche per me, che sono succube di Piazza Scala ed altro. Nulla vieta che lo pensi ed al di là delle ricorrenti celebrazioni anche dello spirito/stile Comit secondo cui gli appartenenti erano dotati di soli pregi (ora che ne siam parte solo come... nostalgici) dico, invece, che vi erano persone ottime e meno come in tutti i consessi umani; quindi finiamola di incersarci! A me interessa che permanga l'Anpecomit unica ed indivisibile e non cesserò mai di ringraziarla Presidente di quanto l'Associazione ha fatto per noi!
Ma ora si dimetta!
Leo Marchetti, Ravenna . 15 gennaio 2012
P.S. La informo anche che buona parte della sezione di Ravenna e dintorni non pagherà la quota 2012 finché non siano legalmente eletti i nuovi organi dell'associazione e fatta eventualmente salva la letterale applicazione dell'art. 8 dello statuto (Art. 8 Statuto - L'ANPEComit si dota di un fondo Comune rappresentato dalle quote, dai contributi dei Soci e dei non Soci. Quote e contributi e comunque qualsiasi entrata dovranno essere documentati. Le quote dei soci delle sezioni sono di pertinenza delle sezioni che volendo potranno destinare alla sede centrale un contributo a loro discrezione).