"Ignazio Sanfilippo - Un Gattopardo nel Deserto":
la quarta di copertina
L'avventurosa
vita di un gentiluomo siciliano vissuto tra la metà del 1800 e la seconda
guerra mondiale è il filo conduttore del racconto di una Sicilia delle
èlites proprietarie di miniere di zolfo, ma anche una Sicilia delle
drammatiche condizioni di lavoro degli zolfatari, dell’incontenibile
fenomeno del brigantaggio e dell'agguerrita mafia delle zollare.
L'esame di documenti inediti sulle zolfare del territorio di Casteltermini
(AG), tra le più importami di tutto il bacino minerario siciliano, e degli
interessi che su di esse esercitarono grossi gruppi industriali e finanziari
quali Casa Florio e Banca Commerciale Italiana, offrono una nuova chiave di
lettura degli avvenimenti industriali che influenzarono l’economia e la vita
sociale dei paesi di quell'area e dei loro abitanti, tutti direttamente o
indirettamente dipendenti dall'attività estrattiva.
Imprenditore illuminato, inventore, studioso di geologia e profondo
conoscitore dell'arte mineraria, agli inizi del 1900 Ignazio Sanfìlippo
riceve dal Governo Giolitti l’incarico di effettuare delle esplorazioni
scientifiche in Tripolitania e Cirenaica per accertare l'esistenza di zolfo
e fosfati nel sottosuolo della futura colonia italiana. Le missioni si
organizzano segretamente sotto la copertura del Banco di Roma, longa manus
del Governo nell'azione di penetrazione commerciale della I.ibia allora
sotto il dominio dell’impero Ottomano. I.a seconda missione ha però un
epilogo drammatico per lo scoppio della guerra italo-turca cui segue una
lunga prigionia che tiene col fiato sospeso l'opinione pubblica nazionale
circa la sorte degli ostaggi italiani.
Il torte spirito d’avventura del personaggio, ci porta poi sui monti
innevati dell’Alto Adige, a Monteneve (Schneeberg), la miniera più alta
d’Europa c poi ancora in Libia per un’altra spedizione scientifica voluta
dal Governo fascista nel quadro del completamento dell'occupazione della
“quarta sponda*.
Avventura e prigionia, spionaggio e diplomazia, sfarzo aristocratico e
sciagure minerarie, deserti e ghiacciai, ascesa e decadenza. Una biografia
scritta sulla scorta di una meticolosa ricerca archivistica: la scoria di un
personaggio affascinante, di un coraggioso Gattopardo del quale forse vale
la pena conservare il ricordo.
Piazza Scala - gennaio 2012