Consulenza fiscale a cura del Dott.Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.
Il Quotidiano, domenica 18 dicembre 2011
 

Che la si chiami lei o Imu, come ribattezzata dal governo Monti, la reintroduzione dell’imposta sull’abitazione principale e i potenziali aumenti della aliquota sugli altri immobili daranno luogo dal 2012 ad un pesante esborso per i proprietari. Il tributo sarà, rispetto agli anni precedenti, più caro a causa dei moltiplicatori di adeguamento che innalzeranno le rendite catastali degli immobili nel calcolo dell’imposta. I nuovi moltiplicatori sono i seguenti: 160 per le unità immobiliari contraddistinti nelle categorie catastali del gruppo A, con la sola esclusione di A10; 140 per il gruppo B, C3, C4 e C5; 80 per A10; 60 per il gruppo D ed infine 55 per C1. Per i terreni agricoli, al reddito dominicale rivalutato del 25%, si applicherà un moltiplicatore pari a 120. Il gettito fiscale dell’imposta Municipalizzata Unica andrà a finanziare sia le casse dei comuni sia quelle dello Stato. Sono previste due aliquote di imposta di cui una di base allo 0,76% pagata da tutti i proprietari di immobili a partire dalla seconda casa in poi. Gli enti municipali potranno tuttavia usufruire della possibilità di far aumentare o ridurre l’aliquota base di 3 punti millesimali. Una ridotta allo 0,4% applicata invece sulla abitazione principale e relative pertinenze con possibilità per gli enti municipali di aumentare o ridurre l’aliquota di 2 millesimi di punto. Dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e per le relative pertinenze, tutti i contribuenti potranno detrarre, fino a concorrenza del suo ammontare, 200 euro rapportate al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione. I comuni possono anche stabilire che la franchigia di 200 euro venga aumentata. Alla fine, l’entità del sacrificio richiesto ai proprietari di immobili, dipenderà molto dalle scelte adottate dalle amministrazioni locali. Le recenti correzioni del Parlamento hanno però ulteriormente alleggerito l’Imu sulla prima casa. Per ogni figlio che vive in famiglia di età inferiore ai 26 anni è concessa una detrazione aggiuntiva a quella stabilita per l’abitazione principale di 50 euro. Il limite massimo di riduzione sarà di 400 euro comprensivo della detrazione di base di 200 euro concessa a tutti. Quindi, quattro figli al massimo, e tutti con dimora e residenza nell’abitazione. Lo sconto a figlio dà luogo ad una tassazione modulata in base alla composizione del nucleo familiare. Mentre senza figli o con figli di età superiore ai 26 anni lo sconto si ferma a 200 euro, importo fisso, non legato né alla capacità di reddito del proprietario né alla classificazione catastale dell’immobile. Il beneficio, però, è a scadenza. Infatti la nuova Imu sarà efficace dal 2012 al 2014, mentre la maggiorazione della detrazione legata ai figli resterà in vigore solo nei primi di questi due anni. Resta fuori, dunque, il 2014. L’Imu dovrebbe essere versata nello stesso periodo dell’anno in cui si paga l’Ici e quindi con un acconto a giugno ed un saldo a dicembre. Rispetto alle modalità di pagamento l’imposta si verserà attraverso la delega di versamento F24 e con specifici codici tributo, tali da identificare le caratteristiche dell’unità immobiliare, ma che ad oggi non sono ancora resi disponibili.

 

Associazione Pensionati Carical e Banca Carime
www.asspenscarical.altervista.org

 

 

 

 

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