Piazza Scala

 

 

un articolo di Gino Luciani che ci accomuna tutti....

 

Sappiamo bene che i vertici di IntesaSanpaolo si dimenticano, a mio avviso volutamente, di ricordare la Comit in circostanze in cui invece sarebbe quanto mai opportuno e giusto fare menzione del glorioso Istituto al quale tutti noi siamo fortemente legati e del quale sentiamo sempre più la mancanza, in un contesto di banche disumanizzate, divenute ormai dei supermercati che vendono prodotti.

Mi limito a ricordare due dei tanti episodi:

  • il primo, l’affermazione di Passera a Pechino in occasione di una visita istituzionale in Cina del giugno 2011: IntesaSan Paolo dal 1981 è la la prima banca italiana presente in Cina, guardandosi bene dal precisare che quella banca era la Comit;
  • l’altro, lo scarso risalto, per non dire il silenzio, sulla Comit, padrona di casa, in occasione della recente apertura della Galleria di Via Manzoni a Milano.

Speriamo che la stessa cosa non accada nella primavera prossima quando verrà completata l’iniziativa museale con l’apertura della storica sede di Piazza Scala.

Sarebbe quanto mai opportuno che i maggiori esponenti di IntesaSanpaolo andassero ogni tanto a rileggere i risultati del sondaggio pubblicato dal Sole 24 Ore del 27 ottobre 2006 (vedi) e facessero qualche riflessione sui loro comportamenti.

Gino Luciani - gennaio 2012
 


 

 

Ecco i risultati del sondaggio riportati dal Sole 24 Ore del 27 ottobre 2006:

Intesa-Sanpaolo Spa: ecco il nome della nuova superbanca
Si chiama "Intesa Sanpaolo Spa" la superbanca nata dalla fusione tra Intesa e Sanpaolo Imi. Lo si ricava dal titolo primo dello Statuto del neonato istituto di credito: «La società si denomina "Intesa Sanpaolo Spa", senza vincoli di rappresentazione grafica». Nel testo si precisa che «marchi e segni distintivi della società d'origine potranno essere combinati anche in maniera diversa».
Il nome della nuova banca risulta tra i tre preferiti dal sondaggio che Il Sole 24 Ore.com ha svolto negli ultimi dieci giorni. Attraverso migliaia di e-mail i nostri lettori hanno dapprima dato le indicazioni con numerosi suggerimenti, dai quali sono stati ricavati i tre nomi maggiormente selezionati: Banca Commerciale Italiana, Sanpaolo-Intesa e, appunto, Intesa-Sanpaolo. Le ultime due indicazioni sono state giustificate dalla necessità di dare alla nuova banca una riconoscibilità e un'identità immediata attraverso la sintesi dei due nomi d'origine. Il sondaggio tra i tre nomi "finalisti", ha tuttavia indicato una preferenza assoluta per Banca Commerciale Italiana auspicando il ripristino di un nome glorioso nel settore del credito italiano.
Questi i risultati del sondaggio tra le prime tre indicazioni:
Banca Commerciale Italiana 42%
Sanpaolo-Intesa 32%
Intesa-Sanpaolo 26%

 

Osserviamo che comunque la nuova Superbanca ha preso nome dalla meno "cliccata" delle tre indicazioni. Fa piacere che i lettori del Sole 24 Ore abbiano attribuito il maggior numero di preferenze alla Banca Commerciale Italiana, sicuramente la più grande ma sicuramente la meno gradita a Bazoli & C. che, come tutti sanno, rimangono proprietari di un marchio che per noi (ma non solo) ha un valore incalcolabile.

Piazza Scala - gennaio 2012
 

 

Commenti:
12 gennaio 2012 - da Salvatore Vella: Ma perchè non facciamo qualcosa di più utile invece di piangerci sempre addosso? Sarebbe sufficiente anche fare un'associazione fra noi, cui conferire uno scopo di trasmissione di storia e valori quanto meno...

12 gennaio 2012 - da Sergio Iosti: Segnalo, anche se con un pò di ritardo, che nella pubblicazione offerta in omaggio ai soci del T.C.I per l'anno 2012, dal titolo Campagna e Città , a pag 83, viene riprodotto il quadro di Umberto Boccioni "Officine a Porta Romana"1909,esposto nel Museo Le Gallerie d'Italia con l'indicazione "Collezione Intesa BCI"

Clicca sull'immagine per ingrandirla


06 gennaio 2012 - da Enzo Barone (a mezzo Facebook) : Ciao Alfredo e grazie della segnalazione. L'articolo l'avevo letto sul sito poco fa. Ovviamente ha ragione Gino: l'oblio forzoso del nome della Comit è non solo una vergogna, ma pure un insulto alla storia, e non solo a quella economica. Con orgoglio, rivendichiamo il ruolo decisivo della nostra grande Banca nello sviluppo industriale del nostro Paese per oltre 100 anni.

06 gennaio 2012 - da Michele Scorrano (a mezzo Facebook): Posso fare il "Bastian-contrario"? Oltre al fatto che il mondo bancario cui apparteneva la Banca Commerciale Italiana si è disciolto poco meno di venti anni fa, che durava da tempo immemorabile e che non tornerà (ahinoi) mai più... non sarà che la Comit ce la ricordiamo più gloriosa di quanto non fosse? Ci ricordiamo tutti che dopo quel fatidico 1994 - a causa di un management incapace - la BCI è in poco tempo svanita come niente fosse, dopo aver raccolto una serie di scoppole nel tentare di acquisire le banche... da cui in breve tempo è stata fagocitata!! Mi sembra di poter dire che la parte migliore di quella Banca siamo noi, noi che ci abbiamo creduto, noi che ci abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare nella "evoluzione" (leggasi profonda involuzione) e che - molto, molto modestamente - cerchiamo nel quotidiano di perpetrare quello spirito che ci animava tutti quanti.
06 gennaio 2012 - Replica di Claudio Santoro (a mezzo facebook): Concordo sul fatto che "l'inizio della fine" è stato il 1994 con la c.d. privatizzazione (consiglierei la lettura del libro di Siglienti "Una privatizzazione molto privata") alla fine della quale il management venne decapitato (Grandjacquet, Siglienti) lasciando il solo Fausti. Il management indubbiamente non seppe cogliere l'evolversi dei tempi e, rifiutando la fusione con la Banca di Roma "suggerita" da Bankitalia dimostrò uno snobismo e una supponenza che portò la Banca nel 2000 alla fusione perdente con la già nata Intesa (Cariplo/Ambroveneto). Detto questo con i banchieri che ci ritroviamo oggi, come non rimpiangere gente che finanziava l'Einaudi e la Ricciardi, che aveva una cultura umanistica eccezionale e una visione del mondo per i tempi a dir poco lungimirante (Sudameris nel 1930, per esempio o il tentativo di acquisizione di Irving Trust negli anni "80). E' vero che guadagnavano molto anche loro, ma c'era un po' di decoro che con le stock options si è perso totalmente (per lunghi anni tassate al 12,50%, neanche con la aliquote IRPEF). Credo che siano le banche di oggi ad esser notevolmente peggiorate (si veda Occupy Wall Street) e che quelle vecchie, in conclusione, risultino più serie e meno piratesche.

06 gennaio 2012 - da Crescenzo De Martino (a mezzo Facebook) - Visto che i "nostalgici" siamo tanti, potremmo creare un'istituzione che perpetui nel tempo la memoria di una banca che forse ai giorni d'oggi sarebbe fuori posto...

06 gennaio 2012 -  da Roberto Sardi: Bravo Gino! L'unica, vera, banca internazionale italiana è stata la Comit. L'unica, rispettata, che faceva parte dell'EBIC. Quando c'è stata la fusione gli operatori delle banche estere non sapevano cos'era "Intesa" e per qualche mese chiedevano spiegazioni. E poi, diciamocelo, la Comit è l'unica che porta la denominazione "...Italiana"! Purtroppo gli amministratori di nuove banche sorte da fusione di precedenti non hanno storia ed evitano appositamente di menzionare i singoli nomi o caratteri precedenti. Io sono ex Comit, ma non dimentichiamoci che la Cassa di Risparmio delle Province Lombarde era la più grande Cassa di Risparmio del Mondo.

06 gennaio 2012 - da Bruno Ronchietto: La Comit è come il primo amore: passano gli anni, ne nascono altri (Intesa B.C.I.) e muoiono, ne arrivano ancora di nuovi (Intesa San Paolo), ma il primo è sempre nel cuore e nei pensieri di tutti coloro che bene o male hanno partecipato.

06 gennaio 2012 - da Fernando Mazzotta: Per non parlare poi della vergognosa trasformazione della ragione sociale di tutte le Filiali del Centro-Sud (Sicilia esclusa) in "BANCO DI NAPOLI". Non per essere classista, ma ancora oggi quando sono "costretto" ad accedere in Filiale, mi si accappona la pelle.

06 gennaio 2012 - da Bruno Lavizzari: Grazie per la giusta rivendicazione di dignità. Purtroppo la scelta del nome (il meno apprezzato) risponde ad una logica ormai consolidata di buttare via tutto quello che riguarda la nostra Banca. La cultura della COMIT, che ciascuno di noi conserverà comunque sempre, ha fatto paura a tutti e continua a farlo perchè difficilmente riproducibile.

06 gennaio 2012 - da Saverio Failla: Ho letto "La grande Comit ingiustamente dimenticata". Come non si può non essere d'accordo con il dott. Luciani! Ma la colpa non è di Bazoli ma di chi, all'interno della "grande banca", non è stato all'altezza di fare acquisizioni con tutto quel pò  di denaro che avevamo in seguito alla privatizzazione. Adesso non ci rimangono che che bei ricordi.
06 gennaio 2012 -  da Renzo Saitta: ho letto con piacere il tuo scritto. Evidentemente i vertici della nuova banca avevano timori che il nome Banca Commerciale Italiana oscurasse i loro principi catto.... Ti dirò di più: ieri sono andato con mia moglie a visitare "Le Gallerie " in via Manzoni 10. Al secondo piano vi è una piccola stanza senza quadri. Ho chiesto alla signorina incaricata della sorveglianza l'origine di quel locale e con viva sorpresa mi ha detto: qui si trovava l'ufficio Privato di Raffaele Mattioli che fece aprire una finestra per guardare la casa del Manzoni. Non vi è nessuna targhetta e, nel lamentarmi, ho fatto presente che si tratta di una grossolana dimenticanza. La mia interlocutrice mi ha assicurato che renderà partecipe il responsabile della mostra. Ho,però, i miei dubbi.

06 gennaio 2012 - da Carmelo Profeta: La furia iconoclasta con cui si è attuata la demolizione del nome, dell'essenza stessa e della tradizione della Banca Commerciale Italiana non potrà mai consentire che il ricordo sopravviva e, tantomeno, che siano proprio i demolitori a celebrarne la memoria. Spetta quindi solo a noi cercare di contrastare queste violenze morali che affondano le loro radici nella atavica gelosia (e conseguente storica frustrazione) che i conquistatori neanche si preoccupano di dissimulare.

06 gennaio 2012 - da Claudio Santoro: Giusto per non dimenticare. Grazie!

 

 
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