foto parziale assemblea annuale giornalisti del Veneto

 

A Mestre, venerdì  21 marzo, primo giorno di…. primavera  (stagione metaforica, aggiungo io, di cui ha bisogno anche la nostra categoria che da un po’ di tempo si dibatte in vari problemi)  ho partecipato all’annuale assemblea dei giornalisti, appuntamento nel corso del quale il Presidente  dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, ha con forza sottolineato l’esigenza che tutti i colleghi annettano  più rigore e rispetto per la dignità delle persone.  Si è trattato di un monito ad alto livello di cui non può non condividersi in toto la sua essenza, come anche il sottoscritto ha più volte auspicato sulle pagine di questo quotidiano, prendendo spunto non solo dalle notizie a livello cartaceo, ma anche da certi talk-show che infastidiscono non solo la  privacy delle persone anche per strada, ma anche degli stessi giornalisti, a volte ridotti a questuanti  per fare un pezzo:  Citare certe trasmissioni tv è superfluo, essendo esse agli occhi di tutti.  Riporto pertanto, papale papale, quanto ha detto il Presidente Amadori :

"Va posto un freno al dilagare dell'informazione spettacolo, delle notizie morbose e di quelle che speculano sul dolore delle persone; dei pettegolezzi e delle voci non verificate alla ricerca di sterili polemiche; della costante esasperazione e allarmismo. I punti di riferimento del buon giornalismo sono la verita' sostanziale dei fatti e il loro interesse pubblico; il rigore, la continenza e il rispetto della dignita' della persona: principi che non possono e non devono essere sacrificati nella corsa sfrenata ad acquisire qualche clic in piu' su Internet".

 

Il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Gianluca Amadori, ha lanciato un monito agli operatori dell'informazione nel corso dell'assemblea annuale che ha riunito gli iscritti all'Albo a Mestre, nella sala convegni dell'hotel Bologna. Amadori ha richiamato i giornalisti della regione alle responsabilita' imposte dal proprio ruolo e al rispetto delle norme deontologiche, annunciando un monitoraggio ancora piu' attento e l'avvio di procedimenti disciplinari nel caso di violazioni. Il presidente ha ricordato che a rispondere in sede disciplinare possono essere chiamati gli autori dei servizi giornalistici, ma anche i direttori e i vertici delle testate giornalistiche in relazione alla titolazione e alle scelte di fotografie ritenute contrarie alle norme deontologiche.

Un appello particolare e' stato rivolto in relazione al tema dei suicidi per evitare l'effetto emulazione, provato a livello scientifico, ma anche per rispettare il dolore e la dignita' delle persone: "Il limite e' quello stabilito dal Codice della privacy: essenzialita' dell'informazione e interesse pubblico. Quale interesse pubblico puo' esserci nella scelta privata di una persona di togliersi la vita a casa sua?".

Amadori ha poi denunciato i sempre piu' numerosi episodi di commistione tra pubblicita' e informazione, richiamando i giornalisti - e i direttori in particolare - a garantire trasparenza tra notizie e comunicazioni a pagamento. "La pubblicita' non va demonizzata, tanto meno in un periodo di difficolta' del settore, ma l'autorevolezza e credibilita' dei mezzi di informazione non puo' essere svenduta al miglior offerente e spetta ai giornalisti la difesa di questo principio".

 

Una giornata piena e molto interessante all’insegna della presa d’atto delle predette esigenze,  in vista di un futuro sempre più proiettato verso  veloci cambiamenti correlati ai tempi ed alle tecnologie.  Insomma, una giornata molto  positiva per tutti. 

 

Arnaldo De Porti


 

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Piazza Scala - aprile 2014