Nel 2011/2012 la città di Genova non avrà più due squadre di calcio nella massima divisione: infatti la Sampdoria è "caduta" in serie B dopo aver ceduto i suoi pezzi più pregiati, Cassano e Pazzini a Milan e Inter.

Questo è il calcio, che infiamma i cuori di tutte le età nel bene e nel male.


Piazza Scala - maggio 2011

 

  Ecco come la vedono due colleghi genovesi 

 

Caro Renzo, ho sentito da radio 19 via web le due partite di Genova e Bari, mentre capitan Palombo da solo va a salutare i tifosi - i radiocronisti stessi sono commossi ed emozionati.
Mi pare che nel confronto con tutti gli avversari, dopo la cessione delle stelle, la Samp abbia meritato di perdere il proprio posto in A.
Peccato che già sento dire alla radio e quindi al mondo che ora tocca ai  Garrone di comprare campioni nuovi e direttori sportivi abili per tornare subito in A.
Preferirei l'auspicio che nel confronto con nuove squadre, in B, i  blucerchiati attuali e magari qualche giovane rinforzo imparino a giocare meglio.
Se no c'è la C ecc. finché si raggiunge il livello giusto.
Vedo con piacere che anche Ziegler è in uscita, lasciando un posto in più per un giovane meritevole.
Carlo - 15 maggio 2011

Caro Carlo, mi hai preceduto;come ti ho detto più volte mi spiace per la Doria,solo chi ha passato questo momenti può capire. E' vero sono milionari ma il tifo  ha radici profonde che prescinde dai guadagni dei giocatori; vedere la propria squadra vincere è sempre un piacere,partecipare è importante ma vincere è l'essenza dello sport agonistico in ogni campo.
Ho visto capitan Palombo chiedere scusa ai tifosi piangendo e un grande applauso si è levato dal "Ferraris".
A volte ricominciare con un nuovo progetto è più appagante,largo ai giovani con qualche vecchietto d'esperienza.
Ho pensato tanto a mio suocero (doriano doc!), ascoltava le partite fumando come un turco ed in caso di vittoria in silenzio stringeva i pugni.
Un caro saluto,da genoano un pò speciale....
Renzo - 15 maggio

 

 

 

Ecco la poesia del Genoa (scovata su Internet da Renzo Saitta, tifoso genoano)


"Per quei Grifoni che son volati lassù in alto
ma che al Terzo Anello ci fan sempre un salto
che gli avrei regalato una galassia intera
altro che una stella vera!...

Per l'operaio che non ha più il suo lavoro
ma che mette sempre da parte un euro...
perché al Genoa non può rinunciare
ed allo stadio se ne va a cantare!

E per tutto un popolo fiero
che difende uno Stadio, uno Stadio vero
così belli a gridarci dentro
che è inspiegabile vedergli gente contro!

Per il bastardo che sta sempre al sole
per il vigliacco che scrive false parole
che butta fango su questa memoria
ignaro di così tanta Storia!

Chiamami ancora Genoa
chiamami sempre Genoa
che questa maledetta gente...
dovrà pur andarsene perdente!

Perché la scacceremo Noi da qui...
con bandiere, canti e cori!
 
Chiamami ancora Genoa
chiamami sempre Genoa

 

In questo disperato sogno
tra il mare e il cielo
difendi questa libertà
fossi anche l'ultimo in città...

Chiamami ancora Genoa
chiamami ancora Genoa
chiamami sempre Genoa!

Perché il Genoa è un Grifone
vola come un'aquila e lotta come un leone
perché il Genoa è come una stella
che non la ferma una rivoltella...

Perché il Genoa è voci di padri
mai piegatisi al potere dei ladri...
ed è come diventare Champions of the World
quando segna il Genoa ed esplode la Nord!

Chiamami ancora Genoa
chiamami ancora Genoa
chiamami sempre Genoa

Perche Noi... SIAMO Genova!!!"

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - maggio 2011