una riflessione conseguente ad un sogno particolarmente singolare 

 

Il sogno

Mercoledì 19 dicembre 2012 . Sono le tre del mattino. La località non è ben definita.

Vedo avanzare, con un bellissimo gallo fra le mani, l’ex Presidente del Consiglio on. Lamberto Dini seguito da una donna piccoletta che indossa l’abito di infermiera.

Intorno a questi due soggetti si forma un gruppetto di persone che assistono incuriosite ad un’operazione alla quale si sta per dedicare Lamberto Dini, cioè trasformare, mediante evirazione dei testicoli, il gallo in cappone.

Per prima cosa gli toglie il parrucchino (quando si dice il sogno!). Poi lo colloca a pancia in sù su un tavolo. L’infermiera s’incarica di tenergli le zampe divaricate dopo avergli spennato il basso ventre.

Poi Dini, con in mano un bisturi, gli pratica un’incisione e gli trancia i testicoli che consegna all’infermiera. Quindi disinfetta e ricuce la ferita e il novello cappone, ignaro della grave menomazione, viene consegnato in un pollaio perché continui ad ingrassare per la felicità dei futuri buongustai.

Lamberto Dini, soddisfatto, si allontana, seguito dall’infermiera con in mano i trofei.

Fine del sogno.

 

I fatti oggettivi antecedenti che impediscono qualsiasi interpretazione fantasiosa

Martedì 18 dicembre 2012 , cioè il giorno prima sogno, il “Corriere della sera” – che io leggo ogni giorno – pubblica a pag.3, fra le altre, una foto che ritrae Lamberto Dini nell’atto di introdurre una scheda nell’urna (1996), come Presidente del Consiglio del primo governo tecnico della storia repubblicana.

Nel pomeriggio di quello stesso giorno, chiacchierando con mia moglie sulla composizione del pranzo in vista delle imminenti festività natalizie, stavamo orientando le nostre preferenze verso un cappone, di cui io elogiavo la bontà del brodo, ma verso il quale brodo mia moglie, invece, nutriva qualche riserva.

In serata, assistendo alla trasmissione ‘Ballarò’ su RAI-3,  mi ero divertito parecchio quando il comico Crozza, indossando un parrucchino ad hoc, ha imitato il professor Zichichi fra le risate generali del pubblico presente.

Questo è quanto________________________________________________________________________

 

L’interpretazione corretta

Come si può costatare, il sogno contiene – rappresentati, non si sa con quale criterio di composizione e seguendo quale misteriosa strada – tutti gli ingredienti “vissuti” nella giornata precedente. In questo modo sembra voglia  persuaderci, vista l’inconfutabilità dei dati oggettivi, a non andare a cercare, chissà dove, motivazioni inesistenti e a evitare interpretazioni bizzarre che condurrebbero il nostro cervello a conclusioni distorte e, se è permesso il gioco di parole, cervellotiche. Domandiamoci piuttosto se non convenga stare bene ancorati con i piedi per terra, consigliando sommessamente ai nipotini di Freud di sottoporre a seria revisione critica certi loro convincimenti riguardo a queste delicate manifestazioni del cervello umano, quali sono appunto i sogni, riflettendo se non sia il caso di abbandonare per sempre la navigazione in un mare tanto pieno di insidie. Ma come si fa a farglielo sapere?.(Se appartenessi alla loro corporazione ne farei una proposta nelle sedi opportune).    

                                                    

Dicembre 2012                                                                                                      Lorenzo Milanesi

 

 

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Piazza Scala - gennaio 2013