L’altra sera c’è stata un’assemblea condominiale o ho avuto la sorte di fungere da Segretario della riunione.

Supportato dall’Amministratore, ho segnato le presenze, distinguendole in dirette e per delega, conteggiato i millesimi, verificato che ci fosse la maggioranza necessaria, marcato i punti all’odg, messo a verbale le cose che mi veniva chiesto di mettere, segnato chi e a che ora lasciava la riunione.

Alla fine ero stremato e meno male che l’Amministratore mi ha detto che ci pensava lui a stendere il verbale della riunione.

Ebbene voi mi direte: “Ma cosa c’entra tutto questo con il Fondo Sanitario Integrativo Intesa Sanpaolo (FSI)?.

C’entra, c’entra vi dico io.

Il FSI, forte di 210mila assistiti, da qualcuno presentato come il più grande d’Europa, ha il 31% di iscritti che sono Pensionati (o quiescenti come si dice in gergo).

Negli organi collegiali che costituirebbero la governance del Fondo (il condizionale ve lo spiego dopo, se mi seguite) i pensionati sono 1 su 19 nel Consiglio di Amministrazione (CdA) e 2 su 38 nell’Assemblea dei Delegati. Il resto dei posti è coperto in modo paritetico dalla banca e dalle OO.SS., quindi 9 e 9 nel CdA e 16 e 16 nell’Assemblea.

Anche al più sprovveduto in aritmetica salterà all’occhio che qualcosa non funziona.

E’ come se all’assemblea condominiale, all’inquilino che rappresenta il 31% dei millesimi io gliene attribuissi il 6%!

Ma le anomalie non finiscono qua. Navigando in internet scopro degli scalmanati che appartengono alle Associazioni dei Pensionati (ce n’è quante ne vuoi e solo della Comit ce ne sono tre!) oppure che si sono radunati sotto il vessillo di Facebook che dicono cose strane.

Del tipo che hanno incontrato il vecchio rappresentante dei pensionati nel CdA e che sostiene che lui contava quanto il due di denari quando la briscola era a coppe, tanto era stretto nella tenaglia della banca e dei sindacati.

Il nuovo rappresentante, invece, pare che si sia chiuso in un mutismo che ha dei risvolti di ascetico.

Poi leggo di incontri con sigle sindacali, dove i rappresentanti dei lavoratori bancari, in particolare degli “attivi”, ovvero di quelli che non sono né esodati né pensionati, dichiarano che loro in sede di CdA e di Assmblea non possono far altro che ratificare quanto viene proposto loro dalle…..FONTI ISTITUTIVE (FI).

Ohibò, ma chi sono queste FI? Armato delle migliori intenzioni vado sul sito del FSI e di queste fonti istitutive non trovo traccia alcuna, sia nell’organigramma, sia nel link degli Organi collegiali previsti dallo Statuto.

Con un filo di sgomento mi chiedo: “Ma come, questi sarebbero quelli che comandano e impongono le loro scelte a CdA e Assemblea e, salvo errore, non è dato sapere chi siano se non  un generico banca e OO.SS.?” (I pensionati non ci sono).

Ma non è troppo poco?

Ma come io l’altra sera, nel corso dell’Assemblea condominiale ho segnato tutto, comprese nelle “Varie ed eventuali” le lamentele per il cane della signora del terzo piano che guaisce la notte, oppure il ragioniere del quinto piano che sgrulla la tovaglia con le briciole per redigere il verbale e qui non so chi sono le persone che formano le fonti istitutive, quando si riuniscono, di che parlano, cosa decidono, come votano?

La realtà supera la fantasia.

Credo che sia giunto il momento di chiedere aiuto a qualcuno: alle Associazioni dei pensionati (una qualsiasi va bene), ai rappresentanti dei Pensionati che siedono nel CdA e nell’Assemblea (se ci siete…battete un colpo, di grazia), ai Sindacati che siete negli Organi collegiali in misura così forte.

Chi sono queste Fonti Istitutive, questo supremo organo di comando che riesce a concentrare in sé tutto questo potere?

Non sono valide le risposte del tipo “Banca e Sindacati” che, converrete con me, è un po’ generico.

Se mi date una risposta esauriente e convincente, vi prometto che mi ripropongo come Segretario alla prossima assemblea condominiale.

Attendo in speranzosa e radiosa fiducia.

                                                                                                   

Francesco Saverio Indelicato
febbraio 2015

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - febbraio 2015