A tutti i colleghi della Comit (ma non solo.....)
Nei prossimi giorni potrete trovare in libreria "LE REGOLE DEL FORMICAIO",
un giallo mozzafiato del collega Salvo Barone, che ricordiamo giovane e
brillante Direttore della grande Comit. Il libro è edito da TODARO EDITORE
SA di Lugano, che dal 1999 ha iniziato a pubblicare gialli di autori di
lingua italiana, dando ampio spazio agli esordienti.
All'amico Salvo i nostri più affettuosi complimenti: attendiamo la
distribuzione del volume in libreria per poter leggere le gesta del
Commissario Sorgiu che, da poco a Milano, assiste ad un suicidio in
Metropolitana.
Salvo Barone è nato a Palermo nel 1956, è sposato e ha due figli. Vive
a Como.
Nella sua vita bancaria, ormai lunga 28 primavere, si è forgiato al
cambiamento e ormai più niente lo impaurisce. Anche per questo scrive
gialli.
In Comit assaporato i rigori delle campagne ex carichi D.C., è poi passato per la
campagna di Sardegna (10 anni) giungendo in riva al Lario nel 1999. Nel 2001
ha preso atto della scomparsa della Comit rinnovando il suo vincolo
matrimoniale con Banca Intesa, oggi Intesa Sanpaolo.
Ama coltivare legami a lungo termine. Non pratica il bon ton
deliberatamente, evitando però di farsene accorgere. Ecco perché
complessivamente è una persona a modo.
"Le regole del formicaio" è il suo terzo romanzo, il primo ad essere
pubblicato.
Piazza Scala - settembre 2010
Le regole del formicaio
di Salvo Barone
Trasferito da qualche giorno a Milano, il commissario Efisio Sorigu assiste a un suicidio in metropolitana. Puressendo consapevole che questo tipo di evento non è solitamente materia di indagini, lo sguardo scambiato con la vittima pochi secondi prima del salto, lo costringe a porsi una serie di domande. Nel frattempo strani avvenimenti scuotono la città aumentando il Caos e, visto l’approssimarsi delle elezioni, il tema della sicurezza occupa le prime pagine dei giornali. Efisio Sorigu non si arrende all’evidenza di semplici coincidenze e, appoggiato dalla sua squadra, scava sino a trovare il formicaio. Ma dovrà subirne le regole.
L’indagine del commissario Sorigu si consuma all’interno di uno scenario opaco nel quale emergono le inquietudini della società contemporanea manipolata dagli effetti persuasivi dei mezzi di comunicazione. Sullo sfondo una strisciante forma di eversione amica, tara delle istituzioni e arbitro corrotto della formazione del consenso.
Ha mai osservato un formicaio? Può essere uno spettacolo molto istruttivo.
Si accorgerebbe che il punto di osservazione da tenere è quello generale.
Capirne il funzionamento, le azioni e le strategie, senza perdersi nel
dettaglio. Certamente esiste un ordine ben preciso nei movimenti delle
singole formiche sul piccolo territorio che occupano. (…) La forza
dell’azione sociale di quella comunità sta nella capacità operativa della
sintesi, la capacità di imporsi a tutte le formichine presenti sul
territorio. Per un fine di utilità comune. Ciò che lei chiama Legge, o
magari Governo, altro non è che una sovrastruttura successiva.
Piazza Scala - settembre 2010