Nelle ultime News avevamo accennato all'apertura di uno spiraglio: la FABI, il più importante sindacato dei bancari, fonte istitutiva del Fondo stesso, aveva pronunciato il suo disaccordo con i sindacati minori che avevano interposto il noto  appello che verrà deciso nel dicembre 2016 (non ci risulta che nonostante le affermazioni in tal senso delle stesse OO.SS. e di un'associazione di ex Comit sia stato fatto alcun tentativo di abbreviare i tempi) dichiarandosi disponibile ad una transazione per i soli ricorrenti. A quanto pare la FABI è riuscita a smuovere una situazione incancrenita da ripicche e veleni fra colleghi giovani e meno giovani.
Verranno infatti erogati ca. 96 milioni ai pensionati e agli attivi: la cifre rappresenta sostanzialmente quanto residua dopo gli accantonamenti effettuati (ca 180/mln. per la nota causa Agenzia delle Entrate attualmente in Cassazione e ca. 80/mln. per le eventuali spettanze che toccherebbero ai ricorrenti in caso di accoglimento di quanto da loro richiesto).
Finiamo con quanto scritto da Michele Iacoviello su Facebook, che facciamo nostro certi che il legale perdonerà il nostro "scippo":
Sconfitta la linea di chi voleva bloccare tutto all' infinito con cause interminabili (ma perchè ?).

 

Il comunicato ufficiale n. 5 dell'Associazione Amici Comit Piazza Scala del 6 luglio 2015

Cari Soci e Socie, il Collegio dei Liquidatori del nostro Fondo Pensioni ci ha segnalato, nei giorni scorsi (cfr. documenti allegati), che -a breve- provvederà a versare, come previsto nella loro comunicazione del 3 aprile scorso un ulteriore acconto ai pensionati ed agli “attivi” inseriti, come creditori, nello Stato Passivo, depositato presso la Cancelleria del Tribunale Fallimentare in data 7 novembre 2013.
Tale operazione, che è stata espressamente autorizzata dal Presidente del Tribunale Fallimentare, è resa possibile in quanto sono ampiamente scaduti i termini per nuove opposizioni o insinuazioni tardive allo Stato Passivo di eventuali ulteriori creditori. Pertanto, una volta accantonati gli importi necessari per riconoscere appieno i crediti vantati dai “ricorrenti/opponenti” - gli unici che possono ancora sperare di veder accolta la loro istanza – il saldo rimanente può essere liberamente distribuito – a titolo di acconto – tra gli attuali aventi diritto.
In sostanza, il Presidente del Tribunale Fallimentare con questa operazione ha voluto porre fine ad ogni velleitaria iniziativa tendente ad ostacolare ed a ritardare la procedura di liquidazione che, ricordiamo, era stata decisa dalla Suprema Corte di Cassazione nel 2013, al termine di un contenzioso durato alcuni anni.
Auspichiamo, ora, che i Liquidatori ed i loro Legali vogliano portare a conclusione questa annosa vertenza accogliendo le giuste istanze dei “ricorrenti” (oltre un migliaio) che hanno avuto la perseveranza di continuare a credere nella Giustizia, nella certezza che alla fine sarà loro riconosciuto il danno subito nel lontano 1999, affrontato per salvaguardare il pagamento della pensione ai colleghi, allora già posti in stato di quiescenza.
La nostra Associazione continuerà a seguire la vertenza con attenzione, perseguendo l'unico scopo di salvaguardare gli interessi degli opponenti, anche valutando eventuali accordi “transattivi” che potessero porre fine alla vertenza, senza dover attendere la conclusione del previsto lungo iter giudiziario.
Da sito Fondocomit: 3.7.2015 – Comunicato relativo al deposito nella Cancelleria del Tribunale di Milano (Sezione Fallimentare) del prospetto di erogazione di acconti
 

Il Collegio dei Liquidatori informa che, essendo scaduti gli ultimi termini per nuove opposizioni o insinuazioni tardive allo Stato Passivo del Fondo, è divenuto possibile calcolare con sufficiente approssimazione l’importo da accantonare prudenzialmente a fronte delle pretese patrimoniali finora presentate e suscettibili di influire sullo Stato Passivo medesimo. Accantonato l’importo così calcolato, risultano attualmente disponibili - e dunque erogabili mediante una nuova distribuzione di acconti – un po’ più di Euro 96 milioni (lordi). 

In tal senso un progetto di erogazione è stato illustrato all’Autorità di Vigilanza (Presidenza del Tribunale di Milano) (v. Decreto in “Comunicazioni”) e questa, con provvedimento in data 30 maggio 2015, ha autorizzato i Liquidatori ad eseguire l’erogazione secondo i criteri indicati, per la somma complessiva di Euro 96.659.538,15

Lo stesso progetto è stato illustrato ed approfonditamente discusso con la Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione - COVIP nel corso di apposita riunione svoltasi in data 28 aprile 2015 nella sede dell’Autorità, la quale, riscontrando le successive comunicazioni del Fondo, ne ha preso favorevolmente atto in data 24 giugno 2015. 

A seguito di quanto sopra, il Collegio dei Liquidatori evidenzia i principali elementi dell’erogazione prevista: 

Importo erogabile: Oltre Euro 96 milioni lordi (cui verranno applicate le relative trattenute fiscali), come detto sopra. 

Beneficiari: Come si ricorderà, l’ultima erogazione di acconti era stata disposta nel 2008 (ed era stata interamente eseguita, salvo i limitati casi di soggetti, prevalentemente eredi, che non hanno ancora completato la presentazione dei documenti utili ad attestare il loro diritto alla percezione). Quella erogazione del 2008 – basata su accantonamenti allora necessariamente più ampi e differenti - portava a percentuali d’acconto assai differenziate fra “attivi”, pensionati “1998/1999” e pensionati “ante 1998” (i quali ultimi ricevettero acconti particolarmente limitati). La nuova erogazione – oggi basata su accantonamenti minori e meglio definiti -  prevede quindi un criterio di distribuzione complementare a quello utilizzato in precedenza, e ciò comporterà di fatto che la quasi totalità degli importi sarà attribuita ai pensionati più anziani (pensionati “ante 1998”). In questo modo le percentuali globali degli acconti saranno tendenzialmente uniformate, e comunque le residue differenze saranno molto ridotte.  Per ragioni pratiche, non si erogherà l’acconto per quei casi nei quali il calcolo porti ad un ammontare inferiore ad Euro 500,00 (lordi). Il prospetto dell’erogazione, con gli importi previsti per ciascun beneficiario, sarà riportato sulla piattaforma FALL.CO (consultabile con le password fornite a tutti coloro che hanno comunicato la propria PEC al Fondo), oltre ad essere stato depositato in data 29 giugno 2015 nella Cancelleria del Tribunale (Sezione Fallimentare) dove era già stato depositato a suo tempo lo Stato Passivo. 

Modalità di erogazione agli “attivi”: Per quanto riguarda i soggetti “attivi”, gli importi verranno trasferiti mediante bonifico al Fondo di gruppo a cui sono attualmente iscritti, e tale pagamento sarà comunicato con apposita distinta ai singoli beneficiari. 

Modalità di erogazione ai “pensionati”: Per quanto riguarda i pensionati (ed eventualmente i loro eredi se già noti), il Fondo ha generalmente a disposizione i dati dei conti utilizzati a suo tempo per corrispondere la pensione e/o precedenti erogazioni. Essendo trascorsi ormai diversi anni dall’ultimo pagamento, verrà svolta innanzitutto una verifica sull’esistenza attuale di quei conti. In caso di verifica positiva i pagamenti verranno effettuati con bonifico su quei conti correnti.

Ove invece non risultasse possibile utilizzare dati precedentemente in possesso del Fondo, non verrà effettuata dal Fondo stesso una nuova raccolta di dati bancari, perché tale raccolta si svolgerebbe raccolta si svolgerebbe necessariamente con comunicazioni a distanza, passibili di lungaggini ed errori, senza contare il rischio di inserimenti in danno dei legittimi beneficiari, spesso anche di età avanzata. Perciò è stato preordinato un ‘servizio dedicato’, delegato a Intesa Sanpaolo SpA, cioè alla stessa Banca che è custode dei valori del Fondo, oltre ad essere diffusa capillarmente sul territorio nazionale e ovviamente ‘vicina’ a molti dei probabili percettori di queste somme. In pratica, il Fondo indicherà alla Banca gli elementi identificativi necessari dei beneficiari e l’importo netto da riconoscere e questi ultimi saranno avvisati, con apposita lettera di recarsi in qualsiasi filiale del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, dove le somme loro destinate potranno essere incassate previa opportuna identificazione (da svolgersi mediante presentazione di uno o più documenti di identificazione e verifica della concordanza tra i dati riportati in tali documenti e quelli indicati dal Fondo nell’ordine di bonifico). 

Documentazioni degli eventuali eredi: Occorre ricordare infine che dall’avvio del processo di liquidazione vi sono ormai migliaia di pratiche di eredi da gestire, pratiche in costante aumento.  Ciò fa sì che gli Uffici del Fondo debbano costantemente raccogliere e verificare una importante documentazione ereditaria (certificato di morte, atto notorio, verbale di pubblicazione o attivazione dell’eventuale testamento, comunicazione degli eredi in ordine alla suddivisione percentuale delle somme quando gli eredi siano più di uno). A questo proposito si fa presente che, in assenza di tale documentazione, non vengono disposti pagamenti e le relative somme vengono accantonate per essere poi erogate al completamento della pratica. 

In conclusione si precisa che, appena sarà stato predisposto il flusso dei bonifici, un apposito comunicato ne darà notizia su questo sito; analoga notizia sarà pubblicata allorquando sarà inviata la lettera a ciascun beneficiario che consentirà ai restanti percettori di presentarsi in qualsiasi filiale del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo. 

Tutte le informazioni al momento disponibili sono presenti in questo comunicato; perciò si fa cortese preghiera ai partecipanti al Fondo di evitare - per quanto possibile - di telefonare o inviare email agli Uffici del Fondo (già sottoposti a una mole di lavoro in questa occasione) relativamente al progetto di erogazione.

 

 

 

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Piazza Scala - luglio 2015