E’ stato firmato il 2 ottobre scorso l’accordo sul Fondo Sanitario di
Gruppo e, in questi giorni, ci è pervenuta una lettera che richiede
compilazione e spedizione di formulari entro il 15 dicembre.
Le Associazioni dei Pensionati hanno richiesto ai propri Iscritti di unire a
tale documentazione un'apposita lettera di riserva, in quanto il passaggio
dalla Cassa al Fondo è stata deliberata in palese violazione delle vigenti
norme di Legge e di Statuto.
Non voglio annoiare nessuno con disquisizioni tecniche, né citare
burocratici articoli di regolamento; ritengo per ora opportuno richiamare
alcuni elementi degni di nota, già in parte riportati nella documentazione
sopra accennata.
CONTRIBUZIONE: passa dal 2,3% al 3%, oltre all'introduzione di un
balzello di 0,10% per ogni persona a carico (massimo 0,30%) e 0,90% per ogni
familiare non a carico (ex € 650 fissi); è introdotto un massimale sul
reddito di €uro 100/mila, rivalutabile dal 2012 con i parametri ISTAT;
PRESTAZIONI: pressoché immutate, ma con una rilevante novità: quelle
a rimborso verranno liquidate per l'80% subito e per il restante 20% l'anno
successivo – entro giugno – se il bilancio evidenzia capienza;
SEPARAZIONE DELLE GESTIONI: i Lavoratori in servizio avranno la loro
sezione, e noi la nostra; ciò significa che se la nostra sarà passiva, come
sempre sinora avvenuto per evidenti ragioni “di età”, dovremo pareggiare le
perdite rinunciando in tutto o in parte al 20% sopra accennato e, se non
bastasse, versando ulteriori contributi in proporzione a quelli già versati;
ASSISTENZA DIRETTA: dal I° gennaio 2011 le impegnative non verranno
più rilasciate tramite Filiali, ma esclusivamente dal Fondo con ricorso ad
un Call-Center con numero verde, in funzione 24 ore su 24 compresi sabato e
domenica, o via Email o fax; costo €uro 20 per impegnativa (ex €uro 10) ed
accesso a Centro convenzionato prescelto con esibizione dell'impegnativa nel
frattempo trasmessaci dal Fondo con i mezzi sopra citati;
CENTRI/CLINICHE/PROFESSIONISTI CONVENZIONATI: è già possibile
individuare quelli della propria provincia accedendo alla parte pubblica del
sito www.fondosanitariointegrativogruppointesasanpaolo.it;
RICHIESTE DI RIMBORSO CON LA CASSA ATTUALE: quelle del 2010 devono
essere presentate entro il 31 marzo 2011; dopo tale data non verranno
accolte;
RICHIESTE DI RIMBORSO AL NUOVO FONDO: l'apposito formulario non è
ancora disponibile, ma lo sarà sul sito entro breve; si dovranno allegare
gli originali dei documenti di spesa (senza fotocopie);
POSSIBILE DISDETTA: entro il 30 aprile 2011 si può dare disdetta, con
decorrenza 1° gennaio 2011, tenendo presente che i contributi verranno
addebitati, con cadenza mensile da gennaio; chi è indeciso se disdettare o
meno è opportuno si astenga dal richiedere rimborsi per il periodo
gennaio/aprile, presentandoli dopo se resta iscritto.
Tutto bene dunque?
Si direbbe proprio di no, visto che ogni decisione è stata
presa senza il nostro contributo e, soprattutto, in assenza di qualsiasi
piano industriale utile per valutare le conseguenze economico/finanziarie di
un passaggio dagli attuali 97/mila “assistiti” ai futuri 165/mila, dei quali
circa il 21% appartenenti a nuclei familiari della nostra categoria.
Per questa evidente ragione le nostre Associazioni stanno insistendo perché
la separatezza delle gestioni contabili fra Attivi e Pensionati venga
rinviata di almeno due esercizi; nel frattempo gli Organismi collegiali del
Fondo potranno apportare tutte le correzioni utili per un contenimento del
probabile disequilibrio della nostra “famiglia”; è in fase d'avvio anche
un'iniziativa di carattere legale per raggiungere questo obiettivo.
* * *
Concludo con un suggerimento: il meccanismo di rimborso in due quote sopra
descritto (80% e poi 20%) induce a ricorrere, laddove possibile, alla
assistenza diretta, vale a dire con impegnativa presso Professionisti o
Centri convenzionati; si evita così il diabolico meccanismo sopra citato, in
quanto con i 20 €uro dell'impegnativa si soddisfa ogni spettanza dovuta al
Fondo.
Un caro saluto, Buon Natale e ...buona salute a tutti!
Sergio !6 dicembre 2010arini
COMPARAZIONE
CASSA SANITARIA PER IL PERSONALE DEL GRUPPO INTESA e
FONDO
SANITARIO INTEGRATIVO DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO
Cliccare sull'icona sottostante per visualizzarla (formato pdf)
Commenti:
1) 16 e 17 dicembre 2010
da Fernando Mazzotta: Non ho compreso bene la questione dei
rimborsi: se decido di esercitare l'opzione disdetta entro il 30 aprile 2011
sono costretto comunque a subire per i primi quattro mesi dell'anno
l'addebito di quattro rate mensili, ma non mi è chiaro cosa voglia dire
Marini (riferito alle richieste di rimborso) "presentandoli dopo se resta
iscritto". POSSIBILE DISDETTA: entro il 30 aprile 2011 si può dare disdetta,
con decorrenza 1° gennaio 2011, tenendo presente che i contributi verranno
addebitati, con cadenza mensile da gennaio; chi è indeciso se disdettare o
meno è opportuno si astenga dal richiedere rimborsi per il periodo
gennaio/aprile, presentandoli dopo se resta iscritto. E chi non resta
iscritto? Credo che ci sia un refuso..... Comunque, se un pensionato
effettua la disdetta entro il 31.12.2010 cosa accade?
Risponde Sergio Marini: E' chiaro che se si chiedono e ottengono
rimborsi, magari con la formula 80% subito e 20% entro giugno dell'anno
successivo, e si dà disdetta al 30 aprile, si avranno notevoli complicazioni
nel pareggiare i conti. L'addebito mensile parte a gennaio e quindi la
restituzione di quanto già versato andrà compensata con quanto ricevuto a
titolo di rimborso: meglio aspettare (non costa nulla) ovviamente
soltanto se si è indecisi sul da farsi.
Precisazione di Fernando Mazzotta
Preciso meglio la mia domanda: Se, evidentemente, invio disdetta
entro il 31.12.2010 il rapporto si estingue, mentre se sono ancora indeciso
e desidero aspettare il 30 aprile per esercitare la facoltà di recedere o
meno, nel frattempo subisco gli addebiti mensili del premio per i primi
quattro mesi: E' a questi rimborsi che mi riferivo: se decido di disdettare
qualche giorno prima del 30 aprile, poi le rate pagate saranno rimborsate e
con quali modalità, oppure per questi primi quattro mesi valgono comunque
come copertura assicurativa ,anche se non devo chiedere rimborsi per
prestazioni fatturate nello stesso periodo?
Conclusioni di Sergio Marini
Visto che la disdetta vale dal I° gennaio, è evidente che le rate nel
frattempo pagate verranno rimborsate.
Almeno questo hanno verbalmente affermato.
Ma a questo punto, visto che ormai conosciamo quasi tutto del nuovo Fondo,
tanto vale decidersi subito, visto che da qua ad aprile non vedo cosa possa
cambiare; salvo ovviamente che il nostro ricorso non induca le parti a
concederci quel biennio di moratoria che abbiamo chiesto.
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