In effetti ci aspettavamo che dal connubbio sindacati/banca uscissero nuove
nefaste notizie per i pensionati iscritti al Fondo Sanitario Integrativo
Intesasanpaolo.
La notizia è apparsa su un volantino sindacale del 19 c.m. intestato
pomposamente Fondo Sanitario Integrativo: equilibrio delle gestioni
che trascriviamo nello spazio sottostante: come noterete è privo di
qualsiasi riferimento alle novità e con molta ipocrisia fa riferimento ai
principi fondanti di mutualità e solidarietà generazionale del Fondo, che
devono necessariamente coniugarsi con quello di sostenibilità economica nel
lungo periodo (sic!). Osserviamo invece che nulla viene detto sui 70 milioni di
liquidità giacente sui conti del fondo sanitario, riteniamo presso Intesasanpaolo
o qualche sua controllata. Per l'ennesima volta i sindacati (a proposito,
avete strappato le tessere?) ci stanno prendendo in giro rifiutandosi
di utililizzare ca. 140 miliardi di vecchie lire in buon parte di pertinenza
del personale in quiescenza ed esodati.
Infatti gli appesantimenti sotto il duplice profilo
"contribuzioni/prestazioni" saranno a carico di queste due categorie, mentre
i colleghi in servizio sono tranquilli - almeno sino al momento del loro
pensionamento: allora ne vedremo delle belle! - con le pingui riserve che, di anno
in anno, continuano a crescere e fanno felici gli istituti di credito.
Sinora si erano massacrate le prestazioni, ora si passa anche ai contributi, a
conferma che l'unicità del Fondo non esiste: esistono di fatto due Fondi
Sanitari ben distinti, con travasi inadeguati di risorse dalla gestione
attivi a quellapPensionati; basterebbe, come più volte richiesto dai
rappresentanti dei pensionati nel direttivo, unificare il bilancio,
anziché accumulare riserve di decine di milioni che restano "congelate" per
i posteri. Del resto questa mancata attenzione ai quiescenti è una costante
delle OO.SS., come attesta la questione del Fondo Pensioni Comit.
Per quanto concerne le modifiche apportate dalla famosa commissione di
"saggi" (?!) dalla quale sono stati esclusi i rappresentanti dei pensionati,
abbiamo raccolto alcune voci di corridoio tutte da verificare che di seguito
riepiloghiamo:
- le modifiche saranno in vigore dal 1° gennaio 2014
- unica nota lieta (si fa per dire.....)il contributo di solidarietà della gestione del personale in servizio (solo se questa sarà in attivo) viene fissato nel 6% (ex 4%), che sarà presumibilmente ancora insufficiente e costringerà a nuovi interventi i pensionati
- le percentuali dovute dai pensionati per i familiari a carico passano allo 0,25% (ex 0.10% sino ad un massimo dello 0,30%) e all'1.50% (ex 0.90%)
- pensionati: franchigia 30% su assistenza diretta e 40% su indiretta su alta diagnostica, visite specialistiche, accertamenti, analisi di laboratorio, fisioterapia con prescrizione medica su ricettario ASL (ex 20% su entrambe); mezzi correttivi oculistici franchigia del 30% con massimale annuo di 250 euro (ex 450) escluso montatura; cure dentarie franchigia 30% con massimale annuo di 600 euro (ex 1500); Intervento cataratta (ricompreso negli interventi correttivi dei difetti visivi) massimale 1.800 euro (ex 1500) euro con franchigia del 25%
- sono diventate strutturali le misure adottate e riportata la differita al 15% (al netto franchigia) nella diretta e al 30% nell'indiretta (al netto franchigia)
Per personale in servizio e in quiescenza sono stati ridefiniti i
requisiti degli istituti di cura (es. no centri massaggio) e quelli
fisioterapici (il centro che emette fattura deve avere il Direttore
Sanitario).
Sono stati modificati gli elenchi degli interventi equiparati a chirurgici,
esami di alta diagnostica e gravi eventi patologici GEP (grandi interventi
chirurgici e malattie gravi).
Secondo le OO.SS. le modifiche gravanti sulle deboli spalle dei
pensionati consentiranno un risultato positivo nei prossimi 3 anni (altri
fondi da accumulare sui conti presso la banca?) e gli esiti saranno
controllati ogni anno: stranamente le verifiche saranno estese alla gestione
del personale in servizio nonostante in questo comparto siano stati resi
effettivi solo interventi marginali.
Ci rendiamo conto che i dati riepilogati sono frammentari e di difficile
comprensione ma al momento non ne possediamo altri: torneremo in argomento
non appena possibile.
Piazza Scala ringrazia le OO.SS. per la loro comprensione delle
problematiche dei pensionati, 600 dei quali sarebbero già usciti dal fondo
per l'impossibilità di sostenere i continui aumenti della contribuzione e/o
il depauperamento delle prestazioni. Intesasanpaolo, che non vuole
assolutamente versare contributi che vengano in ultimo posti a favore dei
quiescenti, è ben felice, ringrazia i sindacati e (forse) si prepara ad
abbassare il proprio contributo agli attivi per accontentare l'azionista
(boh!). Nell'occasione reiteriamo il consiglio di strappare le tessere
sindacali: crediamo che sia il solo sistema per far rinsavire qualcuno.....
Piazza Scala
Fondo Sanitario Integrativo: equilibrio delle gestioni
Nella giornata di giovedì 19 settembre sono stati ratificati interventi di
modifica al Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, decisi
nel corso di incontri svoltisi prima della pausa estiva.
Le soluzioni concordate sono finalizzate a conseguire l’equilibrio delle
gestioni Attivi e Pensionati e sono successive alla verifica dell’andamento
del Fondo, prevista dall’accordo di costituzione dell’ente del 2 ottobre
2010, dopo tre anni di attività.
Gli interventi convenuti si riferiscono prevalentemente alla Sezione
Pensionati, che nell'arco del triennio 2011/2013 ha fatto annualmente
registrare un disavanzo strutturale.
Per fare fronte a questa situazione sono state definite misure correttive
che riguardano le contribuzioni e le prestazioni della Sezione Pensionati,
nonché il contributo di solidarietà da parte della Sezione Attivi qualora
sia in equilibrio. Al riguardo è stato quindi predisposto un distinto
Regolamento delle prestazioni per i pensionati.
Per quanto concerne la Sezione Attivi rimane l’attuale assetto delle
prestazioni, contribuzioni e rimborsi. Sono stati decisi alcuni
aggiustamenti su prestazioni e rimborsi con l’obiettivo di miglioramento ed
equità, finalizzati anche a mantenere nel tempo il risultato di gestione in
attivo.
Tutte le modifiche introdotte avranno efficacia dal prossimo 1° gennaio
2014.
L’operazione complessiva è finalizzata a dare concreta attuazione ai
principi fondanti di mutualità e solidarietà generazionale del Fondo, che
devono necessariamente coniugarsi con quello di sostenibilità economica nel
lungo periodo, alla luce anche del progressivo incremento dell’aspettativa
di vita e peggioramento della Sanità Pubblica.
Milano, 19 settembre 2013
LE DELEGAZIONI TRATTANTI DI GRUPPO INTESA SANPAOLO
DIRCREDITO – FABI - FIBA/CISL - FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA
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Piazza Scala - settembre 2013