In effetti ci aspettavamo che dal connubbio sindacati/banca uscissero nuove nefaste notizie per i pensionati iscritti al Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo.
La notizia è apparsa su un volantino sindacale del 19 c.m. intestato pomposamente  Fondo Sanitario Integrativo: equilibrio delle gestioni che trascriviamo nello spazio sottostante: come noterete è privo di qualsiasi riferimento alle novità e con molta ipocrisia fa riferimento ai principi fondanti di mutualità e solidarietà generazionale del Fondo, che devono necessariamente coniugarsi con quello di sostenibilità economica nel lungo periodo (sic!). Osserviamo invece che nulla viene detto sui 70 milioni di liquidità giacente sui conti del fondo sanitario, riteniamo presso Intesasanpaolo o qualche sua controllata. Per l'ennesima volta i sindacati (a proposito, avete strappato le tessere?) ci stanno prendendo in giro  rifiutandosi di utililizzare ca. 140 miliardi di vecchie lire in buon parte di pertinenza del personale in quiescenza ed esodati.

Infatti gli appesantimenti sotto il duplice profilo "contribuzioni/prestazioni" saranno a carico di queste due categorie, mentre i colleghi in servizio sono tranquilli - almeno sino al momento del loro pensionamento: allora ne vedremo delle belle! - con le pingui riserve che, di anno in anno, continuano a crescere e fanno felici gli istituti di credito. Sinora si erano massacrate  le prestazioni, ora si passa anche ai contributi, a conferma che l'unicità del Fondo non esiste: esistono di fatto due Fondi Sanitari ben distinti, con travasi inadeguati di risorse dalla gestione attivi  a quellapPensionati; basterebbe, come più volte richiesto dai rappresentanti dei pensionati nel direttivo, unificare il bilancio, anziché accumulare riserve di decine di milioni che restano "congelate" per i posteri. Del resto questa mancata attenzione ai quiescenti è una costante delle OO.SS., come attesta la questione del Fondo Pensioni Comit.
Per quanto concerne le modifiche apportate dalla famosa commissione di "saggi" (?!) dalla quale sono stati esclusi i rappresentanti dei pensionati, abbiamo raccolto alcune voci di corridoio tutte da verificare che di seguito riepiloghiamo:

Per personale in servizio e in quiescenza sono stati ridefiniti i requisiti degli istituti di cura (es. no centri massaggio) e quelli fisioterapici (il centro che emette fattura deve avere il Direttore Sanitario).
Sono stati modificati gli elenchi degli interventi equiparati a chirurgici, esami di alta diagnostica e gravi eventi patologici GEP (grandi interventi chirurgici e malattie gravi).

Secondo le OO.SS. le modifiche gravanti sulle deboli spalle dei pensionati consentiranno un risultato positivo nei prossimi 3 anni (altri fondi da accumulare sui conti presso la banca?) e gli esiti saranno controllati ogni anno: stranamente le verifiche saranno estese alla gestione del personale in servizio nonostante in questo comparto siano stati resi effettivi solo interventi marginali.
Ci rendiamo conto che i dati riepilogati sono frammentari e di difficile comprensione ma al momento non ne possediamo altri: torneremo in argomento non appena possibile.
Piazza Scala ringrazia le OO.SS. per la loro comprensione delle problematiche dei pensionati, 600 dei quali sarebbero già usciti dal fondo per l'impossibilità di sostenere i continui aumenti della contribuzione e/o il depauperamento delle prestazioni. Intesasanpaolo, che non vuole assolutamente versare contributi che vengano in ultimo posti a favore dei quiescenti, è ben felice, ringrazia i sindacati e (forse) si prepara ad abbassare il proprio contributo agli attivi per accontentare l'azionista (boh!). Nell'occasione reiteriamo il consiglio di strappare le tessere sindacali: crediamo che sia il solo sistema per far rinsavire qualcuno.....


Piazza Scala

 


 

Fondo Sanitario Integrativo: equilibrio delle gestioni
Nella giornata di giovedì 19 settembre sono stati ratificati interventi di modifica al Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, decisi nel corso di incontri svoltisi prima della pausa estiva.
Le soluzioni concordate sono finalizzate a conseguire l’equilibrio delle gestioni Attivi e Pensionati e sono successive alla verifica dell’andamento del Fondo, prevista dall’accordo di costituzione dell’ente del 2 ottobre 2010, dopo tre anni di attività.
Gli interventi convenuti si riferiscono prevalentemente alla Sezione Pensionati, che nell'arco del triennio 2011/2013 ha fatto annualmente registrare un disavanzo strutturale.
Per fare fronte a questa situazione sono state definite misure correttive che riguardano le contribuzioni e le prestazioni della Sezione Pensionati, nonché il contributo di solidarietà da parte della Sezione Attivi qualora sia in equilibrio. Al riguardo è stato quindi predisposto un distinto Regolamento delle prestazioni per i pensionati.
Per quanto concerne la Sezione Attivi rimane l’attuale assetto delle prestazioni, contribuzioni e rimborsi. Sono stati decisi alcuni aggiustamenti su prestazioni e rimborsi con l’obiettivo di miglioramento ed equità, finalizzati anche a mantenere nel tempo il risultato di gestione in attivo.
Tutte le modifiche introdotte avranno efficacia dal prossimo 1° gennaio 2014.
L’operazione complessiva è finalizzata a dare concreta attuazione ai principi fondanti di mutualità e solidarietà generazionale del Fondo, che devono necessariamente coniugarsi con quello di sostenibilità economica nel lungo periodo, alla luce anche del progressivo incremento dell’aspettativa di vita e peggioramento della Sanità Pubblica.
Milano, 19 settembre 2013
LE DELEGAZIONI TRATTANTI DI GRUPPO INTESA SANPAOLO
DIRCREDITO – FABI - FIBA/CISL - FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA

 

 

 

 

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Piazza Scala - settembre 2013