Sul sito dell'Associazione Amici Comit - Piazza Scala è uscito il comunicato n. 4 che contiene importanti raccomandazioni e che potete visualizzare in questa pagina (mancano peraltro i testi delle raccomandate da indirizzare al Fondo da parte di zainettati, esodati, ceduti e "ragazzi del 98/99 coperte da password).
Una precisazione: confermiamo ancora in politichese la frase "incomprensibile"  (così definita da uno scritto assurdo trovato da qualche parte: lasciamo ogni commento all'intelligenza dei nostri lettori, che hanno invece capito benissimo) che non vi è la certezza  assoluta che l’accordo Unp/Anpecomit non venga applicato  (a nostro giudizio le due negazioni rendono bene lo stato delle cose: da parte nostra non possiamo che auspicare questa circostanza) e temerariamente ribadiamo che l'accordo UNP/ANPEC è merito esclusivo di due ex colleghi (forse è meglio dire ex soci Anpec.....), Costantino e Minotti.

Una raccomandazione: in questa prima fase chi scriverà al Fondocomit per precisare il proprio credito potrà farlo senza ricorrere ad un legale (sarebbe però opportuno segnalare nella raccomandata la pec a cui si desidera ricevere le comunicazioni). Se però la raccomandata venisse inviata da un legale convenzionato  potrebbe significare che in caso di accoglimento (del quale non siamo comunque certi) dell'accordo UNP/Anpec (o quantomeno dei suoi contenuti) la sottoscrizione di una procura sulla base di una convenzione che la prevede potrebbe voler dire pagare il 10% della cifra incassata al patrocinatore che sulla base di una semplice raccomandata verrà retribuito con un cifra spropositata: meglio quindi chiarire questo particolare all'atto di sottoscrizione della cennata procura. Per chi preferisce il fai da te (e nella fase iniziale è possibile) i colleghi dell'associazione Amici Comit - Piazza Scala sono disponibili a prestare consulenza come indicato nella pagina iniziale del sito http://www.piazzascala.altervista.org/amicicomitpiazzascala/index.htm
Sottolineiamo per finire che per quanto possibile è opportuno cercare di evitare nuove cause legali (anche se siamo del parere che i liquidatori potrebbero essere più diretti): meglio attendere settembre per verificare lo stato passivo.
Piazza Scala - 17 giugno 2013

 

Comunicato n. 4 del 16 giugno 2013

Cari Soci, facciamo seguito a quanto preannunciatovi nel nostro comunicato precedente (n. 3 del  30 maggio scorso) per segnalarvi  che nell'area riservata del sito internet dell'Associazione sono state pubblicate le diverse versioni (relative alle categorie esodati, zainettati , ceduti) delle lettere raccomandate che gli interessati dovranno inviare, ai sensi dell' art. 208 della Legge Fallimentare, nonché  le  osservazioni/istanze  dei 'pensionati 98/99', ai sensi dell'art.207 LF , ai Liquidatori del Fondo Pensioni per il Personale della Banca Commerciale Italiana - entro e non oltre il prossimo 1° luglio - allo scopo di poter richiedere l'eventuale riconoscimento del  proprio credito.
Nella zona riservata si troveranno anche le versioni relative agli “eredi” (di "zainettati"/"esodati"/"ceduti"/"pensionati 98-99"), con l'elenco della documentazione che ne attesti la qualità di eredi.

Tutti i nostri Soci che hanno già fatto ricorso verso il Fondo - con cause passate in giudicato presso il Tribunale di Milano, la Corte d'Appello e, per ultima, la Suprema Corte di Cassazione -  avvalendosi di studi legali diversi, dovranno adoperarsi affinché il proprio legale provveda all'invio della raccomandata nei termini previsti dalla legge
e ne curi il seguito

Come potrete notare nel testo di tali lettere, in  osservanza con la politica fin qui seguita dalla nostra Associazione, è stata inserita la seguente frase "In via subordinata rispetto alle quantificazioni sopra indicate, il sottoscritto dichiara sin da ora che non si opporrà, e quindi dichiara di accettare in via convenzionale, una quantificazione del proprio credito che il Fondo vorrà operare seguendo i criteri di ripartizione come concordati nell’Accordo stipulato in data 12 luglio 2010 tra UNP e ANPEC".

Ciò anche perché il Fondo sembra ritenere  che, in questa prima fase, non sia risultato con chiarezza che l'eventuale applicazione dell'accordo UNP/ANPEC assicuri una via di sicura riduzione del contenzioso.

Nella lettera raccomandata – indirizzata al Fondo - gli interessati dovranno  inserire l'importo presunto del  credito vantato, sulla base delle motivazioni indicate nel testo della lettera stessa (chi dei nostri Soci avesse difficoltà a calcolare il credito vantato, può contattarci per una consulenza al riguardo). Dovrà, inoltre, essere indicato  - sempre sulla base di quanto richiesto dalla vigente legge -   il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) al quale il Fondo inoltrerà l'eventuale corrispondenza.
Come è stato più volte evidenziato, per indirizzo di PEC può essere utilizzato quello in possesso di un parente, di un amico, di un commercialista, di un legale, di un'Associazione o, con spesa limitata, provvedere direttamente alla richiesta tramite siti internet ad hoc (ad esempio aruba.it, poste.it, ecc .). Ribadiamo il fatto che, nella circostanza, non è utilizzabile l'indirizzo di posta elettronica certificata del sito www.postacertificata.gov.it , riservato esclusivamente per le comunicazione da e con gli enti pubblici.
Comunque, in questa prima "fase amministrativa", il Liquidatori potranno esaminare anche le osservazioni e le istanze inviate per semplice raccomandata cartacea e  non munite di indirizzo di PEC.
Tale indirizzo diventerà, comunque, 
 indispensabile per la fase susseguente alla pubblicazione dello "Stato Passivo", in quanto, trattandosi di atti legali, i Liquidatori non potranno esimersi dal rispetto della normativa vigente. In mancanza di indirizzo di PEC, qualsiasi comunicazione inerente la procedura liquidatoria sarà deposita presso la Cancelleria del Tribunale di Milano a disposizione dell'interessato.
In questa prima fase non appare necessario dare mandato ad un Legale, da parte di coloro che non hanno mai avviato alcun tipo di contenzioso col Fondo; sarà invece utile farlo dopo le eventuali risposte dei Liquidatori – qualora non fossero soddisfacenti – prima, o appena dopo, il deposito dello “stato passivo”; sarà cura dell'Associazione indicare in tempo utile i Legali di riferimento e le condizioni che verranno concordate.
 

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Segnaliamo, infine, che il Fondo Pensioni  Comit sta per inviare ai titolari di pensione ed agli "attivi", in servizio al 1° gennaio 2005, considerati d'ufficio creditori del Fondo stesso, una lettera raccomandata con l'indicazione presunta del proprio credito, importo che potrà subire variazioni sulla base delle istanze che perverranno al Fondo.
Solo al termine della "fase amministrativa" e con la pubblicazione dello "stato passivo" tale l'importo diventerà definitivo. Entro 15 giorni dal ricevimento della  raccomandata coloro che riterranno di dover effettuare osservazioni   in merito, dovranno comunicare al Fondo  - a mezzo lettera raccomandata -  le proprie motivazioni, precisando il proprio indirizzo di PEC, per le successive notifiche.  

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L'Associazione rimane ad esclusiva disposizione dei Soci per fornire chiarimenti ed assistenza sulla materia. Con l'occasione, vi invio i miei più cordiali saluti

Associazione "Amici Comit - Piazza Scala"
Il Presidente del Consiglio Direttivo
Sergio Marini
Milano, 16 giugno 2013

 

 

 

 

 

 

 

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