I continui ritardi e le contraddizione nell'invio delle famigerate lettere fanno invelenire l'ambiente e alimentano forti dubbi sulla capacità del Fondocomit (tre persone.....) di procedere alla chiusura dell'operazione. Per la prima volta una nostra lettera ai liquidatori non è stata riscontrata e non riusciamo a spiegarcene il motivo.
Piazza Scala riceve numerose richieste (mail e/o telefono) sull'argomento e deve suo malgrado tacere non avendo notizie al riguardo.
Pubblichiamo per tutte le segnalazioni che ci arrivano un messaggio dell'amico Rosario La Delfa (ex CSE) sperando che arrivi anche al Fondocomit e faccia vergognare qualcuno....
Piazza Scala - ottobre 2015

 

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La presente fa seguito alla mia lettera inviata al Fondo il 24 settembre u.s. sullo stesso tema tramite P.E.C. - NESSUNA RISPOSTA.
Sono esattamente le ore 11,00 del giorno 5 ottobre e  della “lettera” con la quale mi dovrei recare in banca per l’accredito dell’acconto di quanto dovutomi, con riferimento alla comunicazione del Fondo del 3 luglio 2015,non ho visto nemmeno l’ombra.
Ci stanno prendendo per i fondelli spostando continuamente gl’invii.
Erano stati previsti prima entro il 15 settembre poi il 20 e infine a fine settembre.
Ci hanno informato  (e ho avuto conferma) che 1.601 colleghi di cui erano a conoscenza del conto corrente hanno ricevuto l’accredito fin dal 3 luglio.
Agli altri avrebbero inviato le “lettere” di cui sopra.
Hanno pensato bene di attivare un “SERVIZIO DEDICATO” delegato a Banca Intesa.
In altri termini come affidare la ……..(con quel che segue).
Questa mia è indirizzata ai:
CONTABILI DEL “FONDO” e alla
“CONTABILITA’”DI BANCA INTESA


Egregi Signori, Vi sembriamo degli sprovveduti o che abbiamo l’anello al naso?
Il problema si poteva risolvere in una settimana.
Banca Intesa premendo un tasto poteva chiedere al “sistema” i nominativi e i relativi numeri di conto di tutti i pensionati ex Comit (attivando uno speciale “filtro” ad hoc) basandosi sul codice di categoria economica inserito all’atto dell’apertura del conto .Di tutti i conti della banca.
Se l’ A.D. vuol sapere quanti ingegneri,medici, avvocati etc. gestisce la Banca cosa fa, va in giro a chiedere?
La Banca tramite un supporto elettronico avrebbe fornito l’elenco al Fondo e questi, in risposta, sempre sullo stesso supporto, avrebbe provveduto a inserire gl’importi dovuti ai singoli autorizzando la Banca a procedere agli accrediti.
Di quali “lettere” parliamo? I ritardi a chi giovano?
E se a qualcuno ( creditore di grosse cifre) venisse in mente di chiedere gl’interessi per i tre mesi trascorsi , cosa succederebbe?


Nonostante siamo e siamo stati bastonati da tutti: Istituzioni, Magistratura, Sindacati, Ufficio delle Imposte e quanti altri, pur tuttavia siamo anche bravissimi a farci del male da noi stessi.
Qualcuno dirà che io sia un ingenuo, uno sprovveduto un incompetente e un visionario; desidererei, però, che si venisse a dimostrarmelo.

ROSARIO LA DELFA
BRESCIA

 

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Piazza Scala - ottobre 2015