Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo: pubblichiamo integralmente un comunicato approfondito del 25 settembre 2013 dell'Associazione Amici Comit - Piazza Scala
Quantunque non ancora ufficialmente promulgate, segnaliamo le modifiche apportate dalle Fonti Istitutive, con un nuovo Accordo, allo Statuto e ai Regolamenti del Fondo relativamente ai contributi ed alle prestazioni, di cui alla recente comunicazione sindacale (cfr.allegato: clicca qui per visualizzarlo). La nostra esposizione si basa su informazioni circolate sul web. I provvedimenti entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2014; ci riserviamo di apportare rettifiche all’informativa ove emergessero difformità quando le nuove regole verranno rese pubbliche.
◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊
Non sono ancora
passati tre anni da quando le Fonti Istitutive hanno
celebrato la nascita del Fondo Sanitario Integrativo del
Gruppo Intesa San Paolo. Ne erano state sottolineate le
dimensioni, uniche nel panorama italiano, e soprattutto ne
venivano ribaditi i principi di solidarietà, mutualità e
universalità. Un patto intergenerazionale avrebbe legato
dipendenti e pensionati, cui erano destinate prestazioni
univoche, uguali per tutti.
Purtroppo i fatti erano apparsi ben diversi sin dall’inizio.
La carenza di serie analisi, la mancanza di un piano
industriale, la fretta di raggiungere un obiettivo a soli
scopi propagandistici, avevano fatto sì che la vecchia Cassa
Sanitaria sia stata cancellata con procedimenti a dir poco
discutibili. Infatti, quattro Consiglieri della Cassa in
rappresentanza della nostra categoria (Amici, Cobianchi,
Colace, Marini) hanno presentato ricorso alla Magistratura
per le irregolarità commesse e la vicenda volge a favore dei
ricorrenti. La nuova istituzione mostrava subito il punto
dolente: la tanto sbandierata solidarietà era tale solo a
parole, mentre nei fatti penalizzava pesantemente la parte
più debole, verso cui maggiormente si sarebbe dovuto
attivare il presidio assistenziale. Era di tutta evidenza
che la separazione delle gestioni fra Attivi e Quiescenti
avrebbe cancellato decenni di gestione realmente equa e
solidale.
Nei primi due esercizi il Fondo, nella sua gestione
complessiva, ha prodotto consistenti avanzi di bilancio.
Questo avrebbe potuto agevolmente consentire, per il primo
triennio, il mantenimento integrale della solidarietà e,
nello stesso tempo, studiare le misure per un maggiore
equilibrio gestionale, basato su dati consuntivi e
proiezioni attuariali.
Si è preferito invece accumulare, nella gestione dei
dipendenti in servizio, ingenti avanzi d’esercizio,
destinati a chissà a quali scopi, e penalizzare con drastici
tagli le prestazioni a favore dei pensionati. Infine, pur
con qualche aggiustamento nella misura del contributo di
solidarietà, le Fonti Istitutive hanno tolto la maschera e
hanno istituito separati regolamenti per la liquidazione
delle spese mediche. Ormai, nei fatti, i Fondi sono due e,
ineluttabilmente, uno di essi si avvia verso l’estinzione.
Si sta così realizzando quello che era verosimilmente lo
scopo originario, e cioè l’allontanamento dei Quiescenti,
colpevoli di essere ammalati istituzionali, dato che, come
affermavano gli antichi, la vecchiaia è essa stessa una
malattia. In questo senso, è emblematica l’istituzione di un
massimale per una delle patologie più frequenti
dell’anziano, la cataratta.
Amareggia molto constatare come le OO.SS. abbiano pienamente
condiviso e sostenuto – a difesa degli Attivi - questa
“ghettizzazione” della categoria dei Quiescenti, alla quale
anch'essi approderanno, presto o tardi.
Ecco un argomento di seria meditazione per i nostri Colleghi
tuttora iscritti a tali Organizzazioni: chiediamo loro di
intervenire sul proprio Sindacato per chiedere con
determinazione opportuni chiarimenti.
Riportiamo, in breve, le principali modifiche che toccano la
categoria del Quiescenti.
Statuto
Contributo di
solidarietà
Lo Statuto sinora in vigore prevedeva che la Gestione
Attivi versasse annualmente alla Gestione Quiescenti un
importo pari al 4% del totale dei propri contributi
contabilizzati nell’esercizio. Tale percentuale è stata
elevata dal 4% al 6% a decorrere dal 1° gennaio 2014. Si
ricorda che per l’anno 2011 era stato stanziato un
contributo straordinario di Euro 2,5 milioni a parziale
ripianamento della perdita di gestione verificatasi in
quell’esercizio; un contributo straordinario di Euro 1,5
milioni è stato stanziato per il 2012 e lo stesso ammontare
è stato deliberato per l’esercizio 2013 tuttora in corso.
Il beneficio numerico dell’incremento percentuale deliberato
dipenderà dall’andamento dell’importo dei contributi
apportati alla gestione attivi, cifra che tende a diminuire
in conseguenza del declino del numero dei dipendenti.
Tuttavia si può ragionevolmente prevedere che nel 2014 sarà
superiore ai 2 milioni di euro, per un contributo
nell’ordine complessivo di Euro 6,5 milioni, a fronte dei
4,8 milioni circa previsti per il 2013.
Contributi dei Quiescenti
Queste le nuove aliquote contributive previste dal nuovo
Statuto a partire dal 1.1.2014:
3% per il socio (invariato)
0,25% per ogni familiare a carico, max 0,75% (ex 0,10%, max
0,30%)
1,50% per ogni familiare non a carico (ex 0,90%)
Regolamento delle Prestazioni
Al momento
dell’istituzione del Fondo Sanitario, le prestazioni erano
identiche per tutti i soci, attivi e quiescenti.
Dopo le risultanze del primo esercizio, è stata introdotta
una prima serie di modifiche riguardanti le prestazioni a
favore dei Quiescenti, con un Accordo delle Fonti Istitutive
stipulato il 29 marzo 2012. Una seconda serie di modifiche è
stata apportata con l’Accordo del 27 febbraio 2013.
Dal 1° gennaio 2014 – a seguito di un ulteriore accordo
delle Fonti Istitutive - entreranno in vigore due distinti
Regolamenti delle Prestazioni, destinati rispettivamente
agli Attivi e ai Quiescenti..
Le modifiche di volta in volta introdotte, volte a
riequilibrare il disavanzo di gestione della Gestione
Quiescenti, hanno comportato una riduzione nella percentuale
delle spese mediche rimborsate agli iscritti, mediante:
•
Innalzamento delle quote non
rimborsate (franchigie), sia in percentuale, sia in cifra
fissa;
•
Creazione di limiti massimi di
spesa (massimali) o abbassamento di quelli in essere;
•
Innalzamento della parte
liquidabile in via differita e solo in presenza di avanzo
d’esercizio.
Si fornisce qui una sintesi dell’evoluzione del Regolamento
Prestazione | Regolamento al 1.1.2011 |
Regolamento in vigore post accordi 2012 e 2013 |
Regolamento Quiescenti decorrenza 1.1.2014 |
Prestazioni
Ospedaliere Se a fronte di Grandi Eventi Patologici |
Non previsti limiti | franchigia 20%
per evento massimo € 1.500 franchigia 15% per evento massimo € 1.500 |
franchigia 25%
per evento massimo € 2.000 Franchigia 15% per evento massimo € 2.000 |
Spese
pernottamento familiari € 100 al giorno, max 30 gg. |
solo per Grandi Eventi Pat. | solo per Grandi Eventi Pat. | |
Alta
diagnostica - limiti: € 15.000 per nucleo familiare € 30.000 in caso di G.E.P. |
20% se
indiretta, € 50 fissi se convenzionata |
20% se
indiretta, € 50 fissi se convenzionata |
40% se
indiretta, 30% se convenzionata |
Prestazioni
specialistiche massimale: € 3.000 |
30% se
indiretta convenzionata: € 20 fisse per visita, € 35 per accer tamenti diagnostici |
30% se
indiretta convenzionata: € 20 fisse per visita, € 35 per accertamenti diagnostici |
40% se
indiretta 30% se convenzionata |
Mezzi
correttivi oculistici Quota a carico: 30% |
max € 450
annuo per nucleo familiare |
max € 350
annuo per nucleo familiare |
max € 250
annuo per nucleo familiare |
Correzione dei difetti visivi | max
annuo € 1.500 franchigia 20% |
max
annuo € 1.500 franchigia 20% |
max
annuo 1.800 franchigia 25% inclusa l'asportazione della cataratta |
Cure dentarie Franchigia 30% |
max annuo € 1.500 più € 75 per ablazione Tartaro | max annuo € 1.200 inclusa ablazione tartaro | max € 600 annuo inclusa ablazione tartaro |
Rimborsi -
tempistica di liquidazione N.B. - Sinora la liquidazione differita non è stata mai effettuata ai quiescenti |
indiretta: 80% immediata 20% differita convenzionata: 100% immediata 0% differita |
indiretta: 60% immediata 20% differita convenzionata: 70% immediata 30% differita |
indiretta: 70% immediata 30% differita convenzionata 85% immediata 15% differita |
Legenda: - diretta: accesso a strutture convenzionate col Fondo Sanitario, previa autorizzazione; - indiretta: accesso a strutture non convenzionate e successiva richiesta di rimborso al Fondo |
Piazza Scala - settembre 2013