Vi proponiamo la relazione dell'Avvocato Catenaccio, Presidente FAPCREDITO, sull'ultima assemblea del Fondo Sanitario Integrativo IntesaSanpaolo, documento che condividiamo in ogni suo punto.
Esprimiamo ancora tutta la nostra amarezza per il trattamento che le
Organizzazioni Sindacali riservano ai pensionati, in particolare anche ai
loro iscritti in quiescenza: suggeriamo nuovamente a questi ultimi di
strappare le tessere e svincolarsi da enti che, a quanto pare, non li
rappresentano, anzi tendono a complicare loro la vita.
Piazza Scala - agosto 2013
Il 25 giugno scorso si è svolta l’Assemblea dei delegati del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesasanpaolo che, come noto, ha avuto per oggetto, per la parte ordinaria, l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2012 e, per la parte straordinaria, le modifiche statutarie inerenti solamente le disposizioni transitorie (allungamento a tre anni della durata in carica dell’attuale Assemblea dei delegati e inserimento dell’art. 36 che prevede anche per il 2013 l’erogazione “una tantum” di 1,5 milioni di Euro da parte della gestione “attivi” alla gestione “pensionati” a copertura dell’ormai cronico disavanzo annuale)
E’ il secondo anno
che partecipo a questa Assemblea e mi chiedo
quale senso e quale utilità la stessa possa
avere, posto che:
- Allo stato, i componenti in maggioranza sono
nominati da Azienda e Sindacati in misura
paritetica (18 ciascuno), essendo riservati solo
due posti ai pensionati;
- Evidenti ragioni di convenienza (anche
personale) impongono alla componente aziendale
di non esprimere alcuna critica in merito agli
argomenti all’ordine del giorno, bilancio
compreso, evitando di conseguenza qualsiasi
intervento;
- Quanto alla componente sindacale, nessuna
esclusa, nemmeno quelle che fingono di essere
critiche, aderisce incondizionatamente e non
parla mai, se non altro perché le questioni in
discussione sono già, prima d’ora, esaminate in
sede sindacale e lì decise;
- Anche quando l’Assemblea sarà elettiva,
quantomeno da parte degli iscritti, le cose non
muteranno, posto che le elezioni avverranno per
lista e le liste degli attivi saranno proposte
dai soliti noti.
Franco Catenaccio
Presidente Fapcredito
Luglio 2013
◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊
L'articolo 36
dello statuto:
Art. 36
Per l’esercizio 2011, in aggiunta a quanto
stabilito all’art. 25, comma 4, è versato un
contributo pari a 2,5 milioni di euro dalla
sezione iscritti in servizio alla sezione
iscritti in quiescenza.
Per l’esercizio 2012, in aggiunta a quanto
stabilito all’art. 25, comma 4, è versato un
contributo pari a 1,5 milioni di euro dalla
sezione iscritti in servizio alla sezione
iscritti in quiescenza, a condizione che la
sezione iscritti in servizio sia in equilibrio
in tale anno.
Per l’esercizio 2013, qualora disposti gli
accrediti ed i riversamenti di cui ai commi 4, 5
e 6 dell’art. 25, erogate le prestazioni anche
senza il pagamento della “quota differita” di
cui al capitolo “Rimborsi” del Regolamento delle
Prestazioni ed utilizzate le riserve nei termini
stabiliti dallo Statuto, si evidenziasse
comunque un risultato negativo della sezione
iscritti in quiescenza, prima di dar luogo
all’eventuale ripianamento da parte degli
iscritti alla sezione iscritti in quiescenza
secondo il criterio di addebito proporzionale
alle contribuzioni versate, si darà corso al
pagamento di un contributo straordinario dalla
sezione iscritti in servizio in favore della
sezione iscritti in quiescenza, finalizzato al
ripianamento del disavanzo residuo nella misura
massima di 1,5 milioni di euro, a condizione che
la sezione iscritti in servizio sia in
equilibrio in tale anno e nel limite di tale
condizione.
◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊
Commenti:
• da Giulio Mazzocchini: Grazie all'Avv. Catenaccio per la relazione sull'assemblea del FSI e per il suo impegno. Purtroppo non possiamo che constatare ancora una volta che gli interessi di bottega prevalgono su tutto. La gestione distinta tra 'attivi' e 'pensionati' che gia' di per se' e' discutibile comporta una riduzione progressiva della validita' del FS. Probabilmente chi manovra non pensa che un giorno (forse) arrivera' anche lui alla pensione e passera' dall'altra parte con relativi oneri (molti) e onori (pochi).
◊ ◊
◊ ◊ ◊ ◊