E' ormai noto il problema degli esodati Intesasanpaolo che a seguito
degli effetti della Legge Sacconi e per i ritardi del governo rimangono
senza assegni di sostegno per diversi mesi: Claudio Santoro - ex Comit
felicemente in pensione -ha formulato una proposta più che ragionevole alla banca
(spesso le sue filiali di sono rifiutate di erogare finanziamenti a questi
colleghi per "reddito insufficiente"!!!!!). Speriamo che Bazoli, convinto
assertore dell'eticità di Intesasanpaolo, legga la proposta intervenga
per risolvere lo spinoso problema.
Ecco quanto scrive Claudio
Buongiorno. Sono Claudio Santoro, un ex - esodato ISP, da sei mesi
felicemente pensionato e con "vuoto reddituale" (i mesi quando non
percepisci nè assegno nè pensione) felicemente colmati dal fondo sociale.
Quindi il problema non mi tocca personalmente.
Riguarda, invece, centinaia di colleghi che stanno vivendo o vivranno dei
mesi di vuoto reddituale che durano spesso anche oltre l'anno.
Non è una situazione simpatica e chi può deve attingere ai risparmi
personale, al TFR, allo zainetto per raggiungere la pensione.
Poi, come previsto dalla legge e come è già avvenuto nel 2011/2012 e 2013 il
Governo finanzia il fondo sociale che, solo successivamente colma i mesi
vuoti.
La mia proposta è semplice:
- a richiesta degli interessati (solo a richiesta);
- a fronte di casi ben precisati ed escludendo chi, magari, ha un deposito
titoli corposo;
- assistita da una cessione del credito sui futuri introiti del fondo
sociale
perche ISP o Banca Prossima non concedono un finanziamento "ponte" a queste
persone?
Vantaggi:
- quelli di immagine notevoli: la Banca non abbandona chi ha lavorato presso
di lei per 30/40 anni nei momenti di difficoltà; lo fa per i cassintegrati
di altre aziende, vuoi che non lo faccia per i suoi ex-dipendenti?
- cesserebbero le punture di spillo sui social, i cartelli alle
manifestazioni o i prossimi interventi in sede di
assemblea azionaria da parte degli esodati, cose di cui vengono a
conoscenza anche i clienti;
- sono convinto che le richieste sarebbero non molte, dato che molte persone
hanno già in casa i viveri
sufficienti a superare il vuoto reddituale; si farebbe bella figura con
poca spesa e rischio bassissimo (in
presenza della cessione).
Un'operazione di marketing low cost e poi da valorizzare nei luoghi
opportuni. Per quel che mi riguarda vi cedo sin d'ora i diritti per l'ideuzza.
Buona Pasqua.
Claudio Santoro - Lecco
18 aprile 2014
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