Il primo finto francobollo nacque nel periodo di Pasqua del 1989 allorché il geometra napoletano (e chi se non altro?) Lello Padiglione si accorse che dalla stampante della sua calcolatrice veniva fuori una striscia di carta con gli orli dentellati. Insieme ad altri due buontemponi suoi amici Maurizio De Fazio e Pierluca Sabatino, anch’essi napoletani, decisero di mettere in atto una delle burle più simpatiche taroccando i francobolli con la rievocazione e celebrazione degli eventi più assurdi e improponibili creando dei veri e propri raccoglitori da collezione che si divertivano a sfogliare con gli amici e sganasciarsi dalle risate a più non posso!

Un bel giorno, siamo nel 1990, i tre amici acquistano una cartolina sulla quale incollano uno dei loro “franco burla” e la spediscono a un parente che, com’è e come non è, la riceve regolarmente annullata con tanto di timbro dell’ufficio postale!

I tre buontemponi sono al colmo della felicità e realizzano l’idea di affrancare regolarmente una serie di missive con i loro “franco burla” e di spedirle ad amici e parenti in giro per l’Italia. Detto e fatto: le missive giungono regolarmente ai destinatari passando del tutto inosservate dimostrando, con l’arrivo a destinazione, che il sistema Poste Italiane faceva acqua.

I destinatari fungevano da veri e propri collettori che provvedevano a rispedire in busta “regolarmente affrancata” questa volta ai tre goliardi la prova della burla riuscita per testimoniare il successo dell’impresa.

Il cronista di un giornale venne a conoscenza da uno dei diretti interessati la storiella dei finti francobolli che riuscivano a viaggiare e arrivare a regolarmente a destinazione: al fatto venne dedicata un’intera pagina del giornale e i tre buontemponi finirono in Tribunale su denunzia di Poste Italiane per falso.

L’inchiesta fu archiviata in quanto l’avvocato difensore riuscì a dimostrare che i francobolli non erano delle falsificazioni in quanto non erano la riproduzione di quelli già esistenti regolarmente emessi da Poste Italiane, ma erano in realtà il risultato di una finzione, di una “burla”.

Fu pubblicato un libriccino con tutte le riproduzioni e con un intervento autorevole del noto filatelista Alberto Bolaffi.

I tre decisero di internazionalizzare la loro attività cercando di mettere a nudo le debolezze dell’intero sistema postale. Pertanto, da Parigi partì una lettera affrancata con un’improbabile descrizione incisa sull’Arco di Trionfo “ Se Parigi teness’ lu mer foss’ na piccola Beri”. Dalla Germania, per celebrare i “paesi del gregge” fu inoltrata una missiva affrancata con un BEE anziché CEE!!! Potete divertirvi sfogliando le immagini che vi propongo di alcuni esemplari “regolarmente viaggiati” con esilaranti vignette satiriche il cui unico scopo è stato quello di lanciare dei messaggi, di comunicare qualcosa in modo non convenzionale.

Le immagini sono tratte dal libro edito dalla casa editrice Leonardo di Milano.

Ma per ritornare alle affrancature tradizionali, queste ormai sono soppiantate dalle mail che non costano niente e arrivano prima. Quindi, quasi tutti i Paesi a parte l’Italia naturalmente, hanno adottato criteri di lotta per sopravvivere alla concorrenza di Internet. L’idea lanciata dagli uffici postali è quella del francobollo su misura: noi scegliamo l’immagine, stampiamo il francobollo con l’immagine che più ci piace che può essere il logo aziendale, la foto di un prodotto o uno slogan o, piuttosto gli auguri di compleanno, un annuncio di matrimonio, ecc. ecc. Ma come funziona? Il soggetto interessato, privato o azienda, dopo essersi registrato consegna un’immagine via Internet a Stamps.com, Finland Post, Poste Svizzere, Francia, Australia e tanti altri, che provvedono alla stampa su un supporto autoadesivo con il valore di prima classe, pari a €uro 0,65, in fogli da 10 o 20 esemplari o altro a scelta del cliente al quale, dopo il “login” e relativo pagamento del controvalore, sarà recapitato quanto richiesto nel giro di qualche giorno. Si possono realizzare francobolli con vignetta fissa personalizzabile e francobolli con vignetta fissa e bandella personalizzabile. Come già detto, questo sistema è valido e riconosciuto in quasi tutti i Paesi del mondo tranne che in Italia, per cui mi sono limitato a produrre un campione con una mia immagine a puro titolo dimostrativo oltre a presentarvi alcune immagini di questi singolarissimi francobolli che già hanno aperto una nuova via al collezionismo tematico.

 

Fernando Mazzotta - dicembre 2012

 

 

 

Francobolli finti
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Francobolli personalizzati
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Piazza Scala - dicembre 2012