Iniziativa legale tesa ad ottenere il ricalcolo della pensione per tutti coloro che sono transitati per il Fondo Esuberi (“Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del credito”, istituito con D.M. 158 del 2000), compresi coloro che ancora non sono in pensione.

 

Gioacchino Costantino si era rammaricato di non aver potuto approfondire l'argomento a margine nel corso dell'incontro di Milano del 15 c.m. Per ovviare a ciò ci ha inoltrato l'approfondita sottostante memoria, stilata di concerto con l'Avvocato Iacoviello di Torino, per permettere a tutti i nostri lettori (iscritti e non iscritti ad associazioni di categoria) che ricadono nella specifica fattispecie di verificare la propria posizione ed iniziare, se del caso, azioni legali.
Chi desidera avere ulteriori chiarimenti può contattare Gioacchino utilizzando il modulo inserito in questa pagina.
Piazza Scala - 29 dicembre 2011

 

 

 

Il presupposto dell’iniziativa è che i contributi versati da Banca IntesaSanPaolo (e prima ancora da Banca Intesa), per ogni dipendente, per il periodo di “scivolo” (cioè durante la permanenza) a carico del Fondo Esuberi, sono illegittimi perché inferiori al dovuto, con conseguenti riflessi penalizzanti per il calcolo della pensione per l’intera anzianità lavorativa.

Questi, in estrema sintesi, i contenuti dell’ iniziativa :

L’ assegno straordinario
L’assegno straordinario erogato dall’INPS, viene calcolato come se fosse di importo pari alla pensione che il lavoratore avrebbe percepito, aggiungendo subito i contributi relativi al periodo futuro di Fondo Esuberi.
Ad esempio se un lavoratore ha 30 anni di contributi effettivi, e potrebbe andare in pensione fra 5 anni, gli vengono subito accreditati virtualmente questi 5 anni di contributi ai fini dell’ assegno straordinario e gli viene così calcolato l’ importo della sua pensione “virtuale”. Tale importo viene erogato mensilmente in forma di “assegno straordinario” per 5 anni.

La pensione
La pensione, poi, una volta maturati i requisiti e prima di essere erogata , viene nuovamente calcolata.
In pratica, però, non si prosegue con lo stesso importo già erogato quale assegno straordinario, ma si procede ad un nuovo calcolo della pensione.
Ricordiamo che nel momento in cui vengono calcolati sia l’importo dell’assegno straordinario sia l’importo della pensione, si considera rispettivamente la media retributiva degli ultimi 5 e 10 anni di contributi.
Per l’ esattezza si considerano gli ultimi 5 anni di contributi per il periodo dall’ assunzione fino al 31/12/92 (quota A sia dell’assegno che della pensione) e gli ultimi 10 anni di contributi per il periodo successivo all’ 1/1/93 (quota B sia dell’assegno che della pensione).

Ogni lavoratore, che sia già ormai in pensione, confrontando le due lettere con cui l’ INPS gli ha comunicato sia l’ accoglimento dell’ assegno sia l’accoglimento della pensione, può da sè verificare che nei due calcoli dell’assegno straordinario e della pensione c’è di norma una differenza contabile tra le due quote A, nonchè tra le due quote B.
Infatti , nel calcolo dell’ assegno straordinario l’ INPS inserisce un certo importo quale “retribuzione media settimanale pensionabile”. Quando però, dopo alcuni anni (fino a 5), viene calcolata la pensione vera e propria, si vedrà che tale importo è diminuito.
La causa di tale diminuzione è il “peso” più leggero dei contributi per il periodo del Fondo Esuberi, che quindi abbassano la media retributiva nel passaggio dal calcolo dell’ assegno straordinario a quello della pensione.
Le Banche di norma (e Banca Intesa è una di queste) versano al Fondo Esuberi la contribuzione non sull' ultima retribuzione effettiva, ma solo sulla cosiddetta R.A.L. (Retribuzione Annua Lorda), ovvero sulla sola retribuzione tabellare mensile, senza i compensi extramensili (VAP, premi ecc.).

Tale modalità comporta, purtroppo per il lavoratore, la diminuzione della media della sua retribuzione pensionabile, circostanza che conseguentemente si riflette per l’ intera anzianità lavorativa sin dall’ assunzione.

Spesso la diminuzione della media rimane occultata dal fatto che l’ assegno straordinario (a differenza della pensione) non viene rivalutato nel corso degli anni e quindi perde in parte il suo potere d’ acquisto, e quindi al momento del pensionamento non si nota lo “scalino” del calcolo.
Tale perdita però si verifica sempre, ed è tanto più grave quanto maggiore è la permanenza nel Fondo Esuberi (fino a 5 anni).

Tutto ciò premesso, con questa iniziativa si chiede quindi , per il periodo di permanenza nel Fondo esuberi, il versamento dei contributi non sulla cosiddetta R.A.L. ma sull’ultima effettiva retribuzione e naturalmente il ricalcolo della pensione con recupero degli eventuali arretrati.


Coloro i quali sono transitati nel Fondo Esuberi e vogliono avviare questa iniziativa legale possono rivolgersi allo Studio Legale Iacoviello di Torino, che da anni assiste molti ex dipendenti Comit per altre e diverse iniziative, alle seguenti interessanti condizioni :

- per l’avvio : € 100 (+ Iva e Cpa) quale acconto per l’istruttoria (in tale cifra è compreso anche il costo dei calcoli),
poi,
- un compenso aggiuntivo del 10% (+ Iva e Cpa) di quanto riscosso per arretrati pensione, quest'ultimo da pagare quindi solo in caso di vittoria.

Allo scopo si precisa l’ indirizzo dello Studio Legale con il quale, chi è interessato, può mettersi direttamente in contatto fornendo la documentazione di cui agli allegati:

Studio Legale Iacoviello
Avv. Michele IACOVIELLO
Avv. Silvia SANTILLI
v. Vassalli Eandi 28 - 10138 TORINO
Tel. 011 / 43.41.372 - Fax: 011 / 44.74.148
studio.iacoviello@virgilio.it

 


 

Un'ulteriore precisazione di Gioacchino Costantino

Qualcuno chiede se vale la pena avviare questa nuova iniziativa legale per cercare di ottenere pochi spiccioli di aumento della pensione.

Al riguardo va innanzitutto precisato che tale iniziativa mira ad ottenere un recupero di quella parte (anche se per taluni modesta) della pensione che si è persa o meglio è stata  sacrificata per effetto del transito nel Fondo esuberi.

Infatti, molti di coloro i quali sono stati nel Fondo esuberi, secondo la nostra tesi, hanno avuto una penalizzazione, prima nel calcolo dell'assegno d'esito (che comunque non è oggetto di tale iniziativa

legale) poi nel calcolo della pensione; penalizzazione connessa al fatto che sia l'uno che l'altra sono stati calcolati tenendo conto dei minori contributi "correlati" versati dalla Banca -nel periodo di permanenza nel Fondo Esuberi- perchè calcolati sulla base del RAL (Reddito Annuo

Lavorativo) tabellate e non sulla base dell'ultimo effettivo reddito anno comprensivo di eventuali extra.

Per cui la penalizzazione risulta  per coloro che normalmente percepivano oltre allo stipendio tabellare anche altre indennità temporanee e/o premi extra non ricompresi nel RAL.

Naturalmente per costoro  maggior era l'entità di tali extra e la permanenza temporale nel Fondo Esuberi, maggiore risulta la penalizzazione.

Precisato doverosamente tutto ciò , nonché il fatto che l'iniziativa deve poi essere favorevolmente accolta da un Tribunale, e tornando alla domanda iniziale :"vale la pena qualora si trattasse di pochi spiccioli?" direi che ognuno deve decidere da sè,  tenendo però presente un fatto importante e cioè che l'eventuale incremento della pensione quand'anche dovesse risultare di soli pochi euro al mese (perchè per molti potrebbe essere anche di pochi euro mensili) questo aumento andrebbe poi percepito per tutti gli anni per i quali si prenderà in futuro la pensione, per cui alla fine non si tratta di pochi spiccioli ma di cifre più o meno importanti.

Altra considerazione che va fatta è che salvo il versamento iniziale, di circa 124 euro (da versare inizialmente allo studio legale per i calcoli e l'avvio della pratica),  l'iniziativa non costerà nulla se alla fine non si dovesse incassare nulla, e solo il 10% (+ IVA e CPA naturalmente) di quanto si dovesse  incassare come arretrati qualora eventualmente si vincesse  la causa.

Alla luce delle considerazioni sopra espresse penso che tutti hanno ora maggiori elementi  per poter decidere.

Un caro saluto.

Nino
02 gennaio 2012

 

 


 


Per azionare le cause occorre allegare:
q 1. Copia del documento d’ identità;
q 2. Delega per il ricorso in 2 originali (all. 2);
q 3. Racc. alla Banca ed all’ INPS di interruzione della prescrizione (all. 3)
q 4. Domanda di adesione al Fondo Esuberi;
q 5. Comunicazione di liquidazione dell’ assegno da parte dell’ INPS;
q 6. Domanda di pensione INPS;
q 7. Comunicazione di accettazione della pensione da parte dell’ INPS;
q 8. Estratto conto INPS dei contributi (ECOCERT);
q 9. Buste paga degli ultimi tre anni;
q 10 Modulo di incarico (all.1);
q 11. Versamento acconto di € 100 + Iva e Cpa, per un totale di € 124,80 alle coordinate bancarie indicate nel modulo di conferimento di incarico.

 

Allegati nel formato pdf (cliccare sui links sottostanti per visualizzarli e/o stamparli):

raccomandata di interruzione della prescrizione
conferimento di incarico
delega alle liti

 


 

 

 

 

 

Se hai bisogno di ulteriori informazioni scrivi a Gioacchino Costantino
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Commenti:
- 29 dicembre 2011 - da F.P.: Ho letto tutto ma l'iniziativa non mi convince più di tanto. Io ho lavorato a part-time dal 1995 al 2005 prima di entrare nel fondo esuberi per 4 anni e 6 mesi. L'ultimo mese di lavoro i part-time sono rientrati a tempo pieno proprio per permettere alla banca di versarci i contributi riferiti all'ultimo mese di stipendio. La pensione è superiore di circa 100 euro all'assegno del Fondo Esuberi per deduzioni fiscali annue.

02 gennaio 2012 - Risponde Gioacchino Costantino: Bisogna verificare, nelle due lettere con cui l'Inps le ha comunicato sia l'accoglimento dell'assegno sia l'accoglimento della pensione, gli importi delle retribuzioni medie settimanali pensionabili. Qualora nella lettera dell'accoglimento della pensione tali importi medi (o uno di essi) sono più bassi (rispetto a quelli dell'accoglimento dell'assegno) allora vuol dire che è stata penalizzata nel calcolo della pensione altrimenti no. Il fatto che abbia comunque avuto una pensione superiore di 100 euro rispetto all'assegno dipende dal fatto che mentre l'assegno straordinario - negli anni di permanenza nel fondo esuberi - non viene rivalutato la pensione, o meglio le aliquote a base del calcolo della pensione, si rivalutano negli anni.

- 29 dicembre 2011 - da L.M.: Non ritengo valga la pena per i comuni dipendenti iniziare un'azione legale per pochi, suppongo, spiccioli e se sono in errore vi prego di informarmi. Sono certo per coloro che avevano il VAP o assegni ad personam valga la pena anche se un calcolo preventivo in ambo i casi sarebbe opportuno per farsene un'idea. A suo tempo ho parlato con l'avv. Santilli che ha confermato la seconda ipotesi pur restando nel vago.

- 02 gennaio 2012 - da G.V.: Ciao Nino, ti vorrei parlare. Mi puoi chiamare?
- 02 gennaio 2012 - da P.M.: Come forse saprai ho aderito a questa iniziativa, mi sembra, nello scorso luglio. Siccome non ho avuto più notizie a riguardo ho scritto in data 16/12 una mail all'avv. Iacoviello ma non ho ricevuto, sinora, risposta.
Approfitto di questa tua dotta spiegazione per sapere se ci sono aggiornamenti a riguardo (se, per caso, ne sei al corrente).

- 02 gennaio 2012 - da S.M.: Caro Gioacchino  sempre grazie per quello che fate per i colleghi pensionati. Io già  a suo tempo ho inviato la documentazione all'Avv. Iacoviello (compreso l'acconto) e volevo sapere come si sta  procedendo e se è stata già avviata qualche iniziativa.

- 02 gennaio 2012 - da F.P.: Il mio è un problema un po' complicato perchè ho lavorato a part-time gli ultimi 10 anni della mia vita lavorativa. L'ultimo mese (per me marzo 2005) noi part-time siamo rientrate a tempo pieno per permettere alla banca di versarci i contributi al fondo esuberi tenendo come base l'ultimo stipendio. In effetti le due lettere dell'INPS riportano una differenza di circa 40 euro (in meno quella per la pensione effettiva)riguardante il calcolo ante 1992. Mentre il calcolo post 1992 è superiore di circa 40 euro e riporta non so perchè una settimana in più. Secondo me per questo fatto probabilmente non mi conviene iniziare una causa, infatti la retribuzione effettiva annua post 1992 è inferiore all'ultimo stipendio a tempo pieno. Comunque attendo chiarimenti. Grazie

- 03 gennaio 2012 - da L.M.: Ciao Costantino, è un piacere leggerti e, quantunque, a Ravenna al momento non abbiamo intenzione di combattere (io per primo) approvo integralmente le tue precisazioni. Un cordiale saluto ed Augurio di un ottimo 2012!!

- 04 gennaio 2012 - da M.A.: sarei tentato ad iniziare questa nuova battaglia se non fosse che un inatteso, recente e inusuale  comportamento dello Studio Jacoviello relativo ad un precedente intervento legale mi blocca. Ne ho già  scritto a Gianfranco e non mi dilungo oltre, fiducioso che la situazione si possa sbloccare magari con la vs. mediazione. Per quanto riguarda questa iniziativa vedrò di appurare con le cifre l'entità  anche se personalmente sono rimasto con l'"assegno" solo poco più di un anno. Qualunque fosse l'esito di questo mio ricalcolo, ritengo che la rivendicazione vada portata a termine ma altresì, mi auguro che anche il dialogo tra lo Studio e i colleghi migliori. Un plauso, infine, alla dedizione tua e degli altri amici nel seguirci. Auguri sinceri per il 2012 (ne abbiamo davvero bisogno!)

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