Il compito dei rappresentanti dei pensionati e degli esodati nel Consiglio e nell’Assemblea è quello di salvaguardare gli interessi della categoria, di denunciare le situazioni che pregiudicano i loro diritti e di proporre le possibili soluzioni. Le Associazioni dei Pensionati sono aperte ad accogliere proposte che possano migliorare la condizione di pensionati ed esodati purchè ci sia consapevolezza che nel contesto di grande difficoltà oggettiva è necessario che le stesse siano ragionevoli e percorribili.
Quanto sopra si legge nella risposta alla nostra Lettera Aperta alle Associazioni dei Pensionati. 
Le prime due piccole proposte da noi avanzate (una scheda specifica sugli esodati in vuoto reddituale per integrare le informazioni del sito e far conoscere la possibilità di rateizzazione dei 957 euro e la revisione del modulo per i neo-pensionati che rinnovano l’adesione) sembra che siano state prese in considerazione e saranno portate avanti.
Oggi, con l’approssimarsi della scadenza relativa alla approvazione del Bilancio 2014 del FSI, ci permettiamo di sottoporre una proposta di maggiore spessore, recentemente evidenziata anche da 
Antonio de Rosa. La proposta: i rappresentanti negli Organi Sociali esprimano voto contrario alla approvazione del prossimo bilancio 2014 chiedendo opportunamente di verbalizzare che la previsione dell’art.25 comma 5 (quella che implica nel caso di mancato rinnovo da parte del neo-pensionato l’acquisizione della sua “quota di riserva” alla gestione iscritti in servizio) è illegittima e discriminante perché nei fatti concretizza un indebito arricchimento a favore di una parte degli iscritti ( gli appartenenti alla gestione iscritti in servizio) a danno di altri iscritti (gli iscritti alla gestione quiescenti). Laddove il bilancio venisse comunque approvato senza interventi idonei su questo aspetto, i rappresentanti dissenzienti impugnino la delibera in questione in forza del voto contrario espresso e delle motivazioni verbalizzate.
Pregheremmo l’avv. 
Michele Iacoviello di voler cortesemente esaminare la presenza dei requisiti validi per essere presa in seria considerazione e confermare la percorribilità giudiziaria della iniziativa in questione con possibilità di una vittoria in giudizio, verificando inoltre se l’azione in parola -sotto il profilo della legittimazione attiva- sia proponibile anche ad istanza dei semplici iscritti in quiescenza. 
Apprezzeremmo infine che la Falcri Unisin - che diceva di condividere la valutazione negativa sull’attuale criterio di trasferimento annuale del patrimonio intersezioni nei termini attualmente previsti dallo Statuto del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo IntesaSanpaolo- si associasse all’iniziativa. Come pure apprezzeremmo che prendessero posizione su questo aspetto quanti abbiamo interpellato in merito come Consiglieri e Delegati di altre sigle sindacali, e quanti altri sarà possibile interpellare in questi giorni. 
Invitiamo pertanto tutti gli aderenti a questo Gruppo su Facebook a rendersi promotori della proposta a tutti gli esponenti di Associazioni Pensionati e Sindacati, nonché ai Consiglieri di Amministrazione e Delegati all’Assemblea di loro conoscenza o che ritengono di poter utilmente interessare in merito.
ESODATI GRUPPO INTESASANPAOLO –
gruppo su Facebook di 1.050 esodati e pensionati 
https://www.facebook.com/groups/esodati.gruppoisp/ 

21 febbraio 2015

 

LETTERA APERTA ai Presidenti delle Associazioni Pensionati che hanno promosso la “Lista Pensionati per il Fondo Sanitario Integrativo” del Gruppo IntesaSanpaolo.

RISPOSTA ALLA “LETTERA APERTA” DEGLI ESODATI DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO IN ORDINE A QUESTIONI RELATIVE AL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO

 

 

 

 

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Piazza Scala - febbraio 2015