Abbiamo vinto, anzi stravinto!!!!!!
Il risultato si intravedeva già dallo spoglio dei voti per le candidature del consiglio d'amministrazione e dell'assemblea dei delegati raccolti in via telematica: in ogni caso l'esito finale va oltre ogni più rosea previsione e lascia pensare che i soci Anpecomit (unica associazione di pensionati che incredibilmente non ha partecipato alla nostra lista, anzi spezzato la coesione degli ex Comit)  si siano quantomeno rifiutati in massa di appoggiare la SINFUB nonostante l'invito esplicito a votare alcuni sindacalisti che ci risulterebbero presenti da anni nelle file di questo sindacato (almeno a quanto ci risulta: saremo tuttavia lieti di pubblicare una smentita qualora l'Anpecomit ci segnalasse le date d'ingresso dei candidati SINFUB tra i suoi soci). Infatti chiamati a raccolta dal goffo tentativo del loro vendicativo tribuno, i soci dell'Anpecomit (oltre 2000 iscritti?) hanno risposto picche preferendo astenersi dal partecipare al trionfo del personale in quiescenza sulle OO.SS. (da notare che la SINFUB non è più presente nel consiglio direttivo del Fondo Sanitario Integrativo).

Bando alle polemiche e godiamoci il successo, che ci attribuiamo - sia pure in minima parte - in quanto anche noi abbiamo sostenuto dalla platea di Piazza Scala gli eletti, Baroni e Godino per il Consiglio di amministrazione e Vimercati per l'Assemblea dei Delegati (nonostante il plebiscito - 2 pensionati su 3! - a favore della lista PENSIONATI PER IL FONDO SANITARIO il gioco perverso dei "resti" e l'autolesionismo dell'Anpecomit, hanno impedito l'acquisizione del secondo delegato previsto per il personale in quiescenza a chi sarebbe legittimamente spettato).
A questo punto non ci resta che augurare buon lavoro a Baroni e Vimercati, che, ne siamo certi, sapranno difendere la categoria e proseguire quanto il collega ex Comit Filippo Vasta, che salutiamo affettuosamente e ringraziamo per quanto ha fatto in passato per la categoria dei pensionati, opponendosi alla perversa politica delle fonti istitutive (banca e sindacati) intesa ad impedire quella solidarietà intergenerazionale che ha sempre caratterizzato la previdenza complementare della Banca Commerciale Italiana e della preesistente Cassa Sanitaria.
Piazza Scala

 

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Piazza Scala - luglio 2014