Ogni tanto capita di voler rompere con “l’ordinario del quotidiano”  e si senta la voglia di tuffarsi mentalmente nella storia del passato per dare...respiro alle ansie che l’età, i malanni e la complessità del vivere moderno,  ci esimono sempre più spesso da un minimo di riflessione sulla caducità delle cose. 
Quale miglior “fuoriporta” mi è venuto in mente oggi se non quello di fare una capatina ad Asolo, ad una quarantina di Km da Feltre ed altrettanti da Venezia,  ove la storia raccoglie un patrimonio di eventi legati a personaggi come Eleonora Duse, Gabriele D’Annunzio, Caterina Cornaro e persino Napoleone Buonaparte ?
Dapprima, con la moglie, ho fatto visita alla famosa cittadina di Asolo, patria di Eleonora Duse, definita meritatamente la più grande attrice teatrale di tutti i tempi, un “mito” del teatro italiano a cavallo tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento,  fino a spingermi davanti alla sua tomba.
La Duse, nata il 3 ottobre 1858 in una stanza d'albergo di Vigevano (Pavia) dove la madre, attrice girovaga, sostò per partorire, muore a Pitttsburg nel 1924  e poi, su volontà della stessa,  verrà seppellita ad Asolo.
 
ELEONORA DUSE E  GABRIELE D’ANNUNZIO.
 
Asolo, in qualche modo, è legata anche al..Vittoriale.  Infatti, da quella cittadella-museo simbolo del lusso, del personalissimo gusto estetico, ma anche della decadenza in cui Gabriele D' Annunzio visse i suoi ultimi 16 anni,  egli si è preso  una piccola-grande vendetta. Tra quelle mura del Garda dove, ancora inconsapevole di essere per sempre «condannato all' acqua dolce del lago», si era ritirato a combattere la sua tragica battaglia contro il declino, torna alla luce il D' Annunzio estremo che conosciamo, quello indomito degli anni belli della sua relazione sentimentale e artistica con Eleonora Duse, la più grande attrice italiana dell' epoca. . Per la Duse, all' epoca già 36enne, non fu certo facile gestire un amore con un genio incontrollabile e focoso come D' Annunzio (più giovane di 5 anni) che non perdeva occasione per farle pesare la differenza d' età e che, peggio ancora, traduceva le parole in fatti: le sue amanti accertate furono circa 150, ma si ipotizza che ne avesse quasi 500.  Anche per  questo,  nel 1904, stufa degli infiniti tradimenti, la Duse lo congedò come amante e come autore: «Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato». Lui, devastato dal rimorso, insisterà con Mussolini perché «la salma adorabile» potesse rientrare in Italia al più presto.
 
REGINA CATERINA CORNARO
 
Asolo, entrò in una fase di grande splendore nel 1489.  Venezia investì della Signoria di Asolo Caterina Cornaro, ex regina di Cipro, che diede vita ad una sfarzosa corte rinascimentale di artisti, letterati e poeti, lasciando un'indelebile impronta nell'arte e nell'ideale stesso della città. Venezia diede ad Asolo un importante riassetto urbano e la legò a sé e alla propria aristocrazia in maniera imprescindibile fino alla caduta della Serenissima. "Asolo è Venezia e Venezia è Asolo" si dice da queste parti, a sottolineare un'affinità di atmosfera che si manifesta nell'architettura come nello spirito.
 
NAPOLEONE BUONAPARTE
 
Nel 1797 vi fece il suo ingresso Napoleone. Nell'Ottocento con la dominazione austriaca Asolo fu interessata da riforme delle istituzioni civili e da un programma di opere pubbliche, come ad esempio la ristrutturazione del teatro Duse. Infine nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia.
 
Non è possibile ovviamente raccontare tutto, lasciando alle foto scattate ieri 28.12.2011, di esprimersi, anche sulla base delle conoscenze storiche in possesso a ciascuno di noi. Di certo, Asolo è un paese dai mille risvolti e dalle mille risorse, nel quale tutti vorrebbero avere un posto per risiedere, stante la sua configurazione geografica, il suo clima e la sua storia viva  Sicuramente il suo fascino ha sempre richiamato e richiama da sempre i più famosi personaggi di questo nostro mondo, al punto da dover dire che è più facile indicare quei pochi che non l’hanno visitata rispetto a coloro  che effettivamente hanno  voluto conoscerla ed amarla. Non per niente è stata definita un

 

“Habitat naturale di viaggiatori, artisti, scienziati, musicisti, teste coronate, che raccoglie nel centro storico uno scrigno di gioielli e suggestioni, in cui ogni passo è una traccia a ritroso..”


Perché ?   Forse perché la sua aria   sa  “rompere”  con il quotidiano e consente ancora di pensare...
Come da titolo e da foto che seguono.

 


 
ARNALDO DE PORTI - gennaio 2012

 

 

 

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