Piazza Scala


 

 

Venerdì 5 ottobre u.s. ho partecipato nell’ aula magna della scuola Aldo Moro  di Saronno ad un incontro organizzato dal comune con Andrea Gallo,prete scomodo,fondatore a Genova della comunità di san benedetto al Porto.

Detta comunità è impegnata da tempo per la pace nel mondo e nel recupero degli emarginati. Si tratta di in prete “strano”, inviso alla potente curia genovese.

Sono andato alla conferenza un po’ scettico, conoscendo da genovese, pur emigrato dal 1971, le idee non certamente ortodosse di Don Gallo.

Tra me mi sono detto in una cittadina come Saronno (abulica, non più industriale - Isotta  Fraschini, Lazzaroni, Cantoni Parma, Philips aziende ormai cancellate - dapprima democristiana, poi berlusconiana  e leghista,  oggi retta da una giunta civica) saremo in quattro gatti. Invece no, la sala alle 20,30 era già strapiena  si erano date appuntamento almeno duemila persone: giovani, molte donne, uomini quarantenni e molti  anziani. Il sindaco presente alla manifestazione ha dovuto chiamare la polizia municipale per garantire l’ordine pubblico.

Don Gallo,classe 1928 ha tenuto la scena per più di due ore,senza alcuna pausa solo alla fine si è seduto. La platea forse ha partecipato per curiosità ma poi si è fatta trascinare dalle parole di Don Andrea. Parole forti,qualcuno potrebbe dire qualunquiste  ma che hanno centrato il momento che la nostra Italia sta attraversando. 

Oggi non c’è amore,non c’è rispetto per gli altri non omologati,non c’è più quell’ ardore operoso che ci ha portato il benessere e l’onestà. Il malaffare  regna sovrano e i fatti di questi giorni ne sono la prova. Cosa fanno i cittadini onesti, stanno zitti dice Don Gallo, rinchiusi nelle loro case a farsi “rimbelinire”* dalla televisione. Le parola di Cristo ormai sono nell’animo di pochi, oggi si pensa solo a noi stessi, invidiando quelli che hanno la macchina costosa, dotata di tutto, quelli che non pagano le tasse e vivono a sbafo degli onesti. Don Gallo ha invitato le persone perbene ad alzare la testa senza violenza, cambiando il modo di vivere non pensando solo a se stessi ma anche ai più poveri ma ricchi dentro. 

Ho voluto scrivere queste righe per riflettere insieme a Voi.

Cosa possiamo fare di concreto per cambiare questo nostro bel Paese, al momento non ho risposte se non quelle di partecipare nelle nostre città a convegni, incontri e far sentire che anche noi esistiamo e siamo persone perbene.

Allego alcune foto scattate durante la manifestazione.

 

Renzo Saitta

12 ottobre 2012

 

* parola usata da Don Gallo

 

 

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - ottobre 2012